“World Unseen – La mostra che non hai bisogno di vedere”: l’esperienza plurisensoriale alla Camera dei Deputati
La mostra “World Unseen – La mostra che non hai bisogno di vedere“, organizzata da Canon e ospitata alla Camera dei Deputati dal 4 al 17 dicembre 2024, rappresenta un’esperienza unica e innovativa nel panorama culturale contemporaneo.
Non si tratta di una semplice esposizione fotografica, ma di un progetto che ridefinisce il concetto di fruizione dell’arte, ponendo al centro la riflessione sull’inclusività e sulla percezione sensoriale.
Il cuore della mostra è infatti la creazione di un’esperienza multisensoriale che rende l’arte accessibile non solo alle persone normodotate, ma anche a chi ha difficoltà visive, come quelle affette da glaucoma, degenerazione maculare e altre patologie oculari. “World Unseen” si propone, infatti, di permettere ai visitatori di entrare nel mondo dell’arte attraverso modalità alternative, stimolando sensi diversi dalla vista, e di vivere un’esperienza empatica e consapevole delle difficoltà quotidiane che le persone con deficit visivi affrontano.
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Un aspetto fondamentale di “World Unseen” è la presenza di simulazioni che riproducono le condizioni visive legate a malattie come il glaucoma: grazie a dispositivi tecnologici avanzati, i visitatori possono provare a “vedere” come una persona con una malattia oculare percepisce il mondo. Queste simulazioni sono progettate per alterare la visione, rendendo l’esperienza dell’arte più complessa e sfocata, dando così l’opportunità di vivere in prima persona ciò che un ipovedente potrebbe sperimentare ogni giorno. L’effetto stimola una riflessione profonda su quanto la vista sia cruciale nella nostra comprensione della realtà e, in particolare, dell’arte.
La mostra non si limita però a sensibilizzare il pubblico sulle difficoltà visive, ma esplora anche le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie. Canon si è spinto oltre il concetto tradizionale di fruizione visiva, integrando l’esperienza tattile e uditiva. Alcune fotografie, per esempio, sono presentate in forma di rilievi tattili, affinché le persone con difficoltà visive possano “sentire” le immagini, percependo i contorni e le texture degli oggetti rappresentati. In parallelo, gli spettatori possono fruire di descrizioni sonore che accompagnano le opere, approfondendo non solo ciò che è visibile, ma anche il significato e l’emozione che l’immagine trasmette. Questa sinestesia tra i sensi va oltre la mera accessibilità, stimolando un’interazione totale con l’opera, che si fa esperienza a tutto tondo, coinvolgendo non solo l’occhio, ma anche l’udito, il tatto e, in alcuni casi, l’olfatto.
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Il progetto di Canon, in questo senso, si fa simbolo di un’arte che abbraccia la pluralità sensoriale e invita tutti, normodotati e ipovedenti, a percepire la bellezza sotto nuove prospettive. “World Unseen” è, infatti, un’esperienza che invita i visitatori ad allargare il proprio orizzonte percettivo e a riflettere su come la tecnologia possa contribuire a rendere l’arte e la cultura più inclusivi. L’interazione con le opere non è più un fatto esclusivamente visivo, ma diventa una riflessione sulla diversità sensoriale e sull’importanza di dare forma alle esperienze che, altrimenti, rischierebbero di rimanere invisibili.
Obiettivo del progetto è anche una riflessione più ampia su come la tecnologia e la cultura possano abbattere le barriere, facendo sì che ogni individuo possa godere della bellezza e della complessità del mondo. Un invito a riflettere sul nostro rapporto con il visibile e l’invisibile, su come ogni percezione sia filtrata da un insieme di esperienze uniche, e su come la cultura possa diventare strumento di unificazione anziché di separazione.
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Inoltre l’ambientazione in un luogo simbolico come la Camera dei Deputati fa sì che “World Unseen” assuma una connotazione ancora più significativa, toccando temi legati alla percezione collettiva, al diritto all’accesso all’arte, alla cultura e alle informazioni, ma anche alla partecipazione politica e democratica.
In questo contesto, “World Unseen” si presenta come una riflessione sulla nostra percezione della realtà, che diventa sempre più mediata dalla tecnologia. L’arte, in questo caso, non è solo visibile, ma esperibile in modo completo, come un viaggio che va oltre i limiti dei sensi tradizionali, invitando ciascuno a guardare oltre la propria visione immediata, a esplorare mondi che esistono ma che spesso sfuggono alla nostra percezione ordinaria.
Dal 4 al 17 dicembre presso la Biblioteca della Camera dei Deputati “Nilde Iotti” in Via Del Seminario 76 – Roma
Ingresso libero dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 18.30
(Fonte foto: canon.it)