William Friedkin, addio al regista de “L’Esorcista”
William Friedkin è deceduto quasi al raggiungimento degli 88 anni, che avrebbe compiuto il 29 agosto. Era nato nel 1935 a Chicago da una famiglia di immigrati ucraini e dovette fare una gavetta durissima, partita dalla povertà, prima di scalare gerarchie e arrivare al successo tra gli anni ’60 e in particolare dal 1970 in poi. È morto a causa di una insufficienza cardiaca e di una polmonite. La notizia è stata diffusa da sua moglie, l’ex produttrice e direttrice di studio Sherry Lansing.
Il regista de “L’Esorcista”, causa di molteplici notti insonni per generazioni di appassionati di film horror, sarebbe stato premiato alla Mostra di Venezia con la presentazione fuori concorso del suo nuovo film “L’ammutinamento del Caine: Corte Marziale“. In laguna già nel 2013 ebbe successo con la vittoria del Leone d’Oro.
Nella sua carriera aveva contribuito a cambiare Hollywood con un suo stile rigoroso e personale, mai accondiscendente con la censura che gli causò numerosi problemi. Proprio il film sulla possessione del Diavolo fu tagliato di ben 11 minuti (che furono visibili solo nel 2000) e con “Cruising” con Al Pacino, per il quale venne duramente attaccato da tutte le associazioni gay perché ritenuto retrivo e fascista. Accuse infondate dato il suo essere un noto liberale americano.
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Il suo successo, che gli permise di diventare un punto di riferimento negli studios americani, arrivò nel 1971 quando l’Academy assegnò 5 oscar al suo “Il braccio violento della legge” che per la prima volta inserì alcuni temi nel cinema americano. Novità come la cronaca e un montaggio diverso dai suoi predecessori.
Oltre a questi successi fu un ottimo documentarista, dirigendo anche una puntata della serie “Alfred Hitchcock presenta“, nonché un amante dell’opera arrivando a dirigere opere liriche come il “Wozzek” di Berg per il Maggio Musicale Fiorentino, “Tannhauser” e “Salomè”.
Si spegne a Los Angeles uno dei registi più importanti e innovatori ma meno inflazionati di Hollywood. Uno di quelli che si dice abbia scansato il successo perché credeva di non meritarlo. Lui stesso il giorno dopo del trionfo agli Oscar disse “Il giorno dopo aver vinto l’Oscar è stato l’unico in cui sono andato da uno psichiatra. Ero profondamente infelice e gli dissi che avevo vinto un Oscar e pensavo di non meritarmelo”. Ha avuto, comunque, una vieta piena condita da 4 matrimoni e una vera e propria passione per l’Italia e il buon vino tricolore.
Numerose le reazioni del mondo dello spettacolo. Ellen Burstyn, che interpretò la madre della posseduta in “L’esorcista” e che tornerà protagonista in “L’esorcista – Il Credente” lo ha ricordato con queste parole: “Il mio amico Bill Friedkin era un personaggio originale, intelligente, colto, impavido e di grande talento.Sul set sapeva cosa voleva, avrebbe fatto di tutto per ottenerlo ed era in grado di lasciar perdere se vedeva qualcosa di meglio. Era indubbiamente un genio”.
Elijah Wood, (Frodo de “Il Signore degli anelli”) lo ha definito “un vero maestro del cinema la cui influenza continuerà ad estendersi per sempre“. Il regista e sceneggiatore Edgar Wright, invece, lo ha tributato su Instagram: “Friedkin era un talento sfolgorante, un vero visionario. Per una volta, non è un’iperbole dire che le sue tecniche rivoluzionarie hanno lasciato un segno indelebile nell’industria“.