Vivica A. Fox a lezione da Uma Thurman: manuale di istruzioni per interagire con Quentin Tarantino
“Amica mia, da Quentin puoi ottenere ciò che vuoi, ma devi renderti conto che può licenziarti da un momento all’altro. Con lui non si scherza”. Da una parte Vivica A. Fox, dall’altra Uma Thurman sul set di Kill Bill.
“Aveva scritto un ruolo per una donna di colore in Kill Bill”, ha ricordato la prima, “una sceneggiatura di cui si parlava tantissimo. Vernita Green era una spietata assassina che si nascondeva nella periferia di Pasadena finché Uma Thurman non va a stanarla. Ero così ansiosa quando mi sono recata al coffee shop. Era come un’audizione. La prima cosa che Quentin mi ha detto è che era in un video store e ha visto il mio nome sulla copertina del DVD Un gioco per due. ‘Vivica Fox!’ Quentin ha urlato il mio mio nome come se fossi già un’eroina action. Porto il DVD a casa e se mi convince ecco chi interpreterà la mia Vernita Green”.
Vivica A. Fox ricorda vividamente la fatica per stare al ritmo delle richieste di Tarantino. Incapace di tacere, Vivica A. Fox rinfaccia a Quentin Tarantino il suo atteggiamento dispotico, ma più tardi l’attrice viene raggiunta da Uma Thurman che le fornisce i consigli necessari.
“Mi ripeteva con voce calma ‘Ho già lavorato con lui. Non devi prendere in maniera letterale quello che ti dice. Devi imparare a gestire la situazione in modo da trarne vantaggio, devi saper tacere perché lui ha il potere di licenziarti e io non voglio che accada’. Uma ha dimostrato solidarietà fraterna, e quando è arrivato il momento di girare si è comportata da grande star e leader del set. L’ho vista discutere con Quentin, in modo intelligente e con successo, sui cambiamenti nel guardaroba e nei dialoghi. Kill Bill è un lavoro incredibile per via degli sforzi condivisi di tutti e per il loro approccio, come se non si trattasse di un semplice lavoro, ma di una pietra miliare delle loro carriere”.
Che si inizi a pensare di un Kill Bill volume 3? Per i protagonisti non è un’opzione impossibile.