Vittime e carnefici, tra favole e incubi: è uscito l’ep di debutto dei Giuditta
È uscito Giuditta, ep omonimo della band bresciana che si è già distinta per l’attività live, incisiva e muscolare. Il disco inaugura il suo percorso discografico con cinque brani, legati da testi ricercati e sonorità che sconfinano nell’indie, rimanendo fedeli alla musica popolare e al cantautorato italiano. Al centro, una domanda intima e allo stesso tempo generazionale: chi siamo noi? Siamo vittime e carnefici, siamo bambini che credono – ancora – alle favole, nere o vere che siano, riflessi, animali in fuga, ma sempre alla ricerca di uno spazio all’interno del quale riposarsi e ritrovarsi.
“Le tracce contenute nell’EP sono cinque. Ciascuna ha un mondo a sé, collegato, però, da un filo sottile, che accompagna l’intero album. I suoni e le parole sono questo filo, non si contraddicono mai.”
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Giuditta è un ep intenso e coerente: la voce sempre riconoscibile di Francesca Cordone guida l’ascoltatore attraverso riflessioni personali e sociali, che affondano le radici in un passato più o meno remoto. Il punto di vista che vuole restituire la band, però, non è né malinconico né nostalgico: siamo orfani di pensieri forti, non sappiamo chi siano le nostre guide, ma non abbiamo perso noi stessi. E la salvezza è e sarà sempre nel riconoscersi e di lì ricostruire un presente d’accoglienza e d’Amore. Già Best Band Lombardia all’Arezzo Wave Love Festival del 2021, i Giuditta per l’EP d’esordio hanno scelto di lavorare con Luca Tacconi, che ne ha curato la produzione artistica. Il master è stato eseguito da Giovanni Versari. Il mini-disco è stato anticipato dal singolo “Pece”.
“Abbiamo scelto di iniziare il nostro percorso con una sorta di amuse-bouche: un assaggio pensato per il nostro pubblico attraverso cui far conoscere i nostri ingredienti e il nostro modo di lavorare. Un incontro – il primo – che è stato a tutti gli effetti un lavoro di squadra. Al testo e alle melodie c’è Francesca, che ha curato anche il lato concept e visual dell’intero progetto”.
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Alla scrittura musicale e all’arrangiamento c’è Ludovico, basso elettrico e guida spirituale dell’intera ciurma: è stato in grado di riunire le quattro menti sotto un universo musicale ordinato, in cui c’è sempre spazio per la creazione individuale. C’è quindi Francesco, che ha saputo costruire una ricchezza di suoni e armonie con una sola chitarra e le sue pedaliere. E infine, alla batteria, Jury, il nostro lato più giocoso e vivace, che ha curato il lato percussivo e batteristico. La produzione del disco è stata seguita in un primo momento da Ludovico e, successivamente da Ludovico e Luca Tacconi che, come una figura paterna, ci ha accompagnato ad ogni singolo passo. Un incontro raro: Luca è stato in grado di entrare nel progetto con un garbo e una risolutezza incredibili. A lui dobbiamo tanto. Il master è stato eseguito da Giovanni Versari, un nome che abbiamo scelto senza dubbi dal momento essendoci riconosciuti in tutti i suoi lavori.
Tracklist
01 Favola Vera / 2:33
02 Caro Mio Giuda / 3:46
03 Pece / 4:03
04 (P)orco / 3:42
05 Corri Qui / 6:10