Veronica Kirchmajer canta la sindrome di Tourette vista dagli occhi di una bambina
Il 13 novembre è uscito “Canto”, nuovo singolo di Veronica Kirchmajer, cantautrice romana anche nota per la sua partecipazione come giudice a All Together Now su Canale 5, che, con delicatezza, racconta il dolore e le difficoltà di chi è affetto dalla Sindrome di Tourette, disturbo neurologico che esordisce nell’infanzia e che causa, tipicamente, tic motori e fonici multipli e involontari. Il brano è nato grazie all’incontro con una bambina, Amelie, affetta da questo disturbo.
Parliamo di “Canto”, il tuo nuovo singolo. Come nasce?
Questo brano nasce da una grande amicizia con la mamma di una bambina tourettica.
Quali eventi hanno ispirato il testo del brano?
Con questa mia amica ci siamo ritrovate a lavorare nello stesso programma televisivo, All Together Now (a cui ho partecipato come giudice) e lei mi ha proposto di scrivere un brano sulla Tourette con l’idea di proporlo a Roberto Cenci (regista della trasmissione). Nel giro di pochi giorni avevo già scritto testo e musica del brano, ispirandomi ad Amelie, sua figlia. Il brano è piaciuto al regista e con mia grande gioia ho avuto la possibilità di presentarlo durante lo special del programma lo scorso luglio!
Nella canzone c’è una visione profondamente intimista ed esperienziale. Quali sono i principali ostacoli di mettere su carta le emozioni e le suggestioni che caratterizzano la fase di songwriting?
Per quanto riguarda la mia particolare esperienza, nonostante sia un’autrice, mi trovo spesso in conflitto con me stessa su ciò che ho dentro e ciò che riesco ad esprimere. Non sempre, infatti, riesco ad esternare le mie emozioni, forse perché è difficile ammettere le proprie fragilità e scrivere un testo è in qualche modo mettersi a nudo, non sempre è facile. Nel caso specifico invece non ho avuto alcuna difficoltà a descrivere le emozioni che provavo pensando ad Amelie ed al suo meraviglioso mondo!
Parli della Sindrome di Tourette e dei bambini che ne sono affetti. L’obiettivo alla base di questa scelta quale è? Sensibilizzare l’opinione pubblica verso questa malattia oppure accogliere l’istanza di un mondo, quello infantile, già provato dal periodo che stiamo vivendo?
Sicuramente l’obiettivo è quello di sensibilizzare su questa malattia ancora poco conosciuta, e sostenere l’Associazione ‘Save the family’ (Associazione a sostegno delle famiglie in difficoltà) fondata dalla mia amica Cristiana insieme a Barbara Sabella, entrambe mamme di bamibini tourettici,
In che modo questi mesi di chiusura dentro casa hanno contribuito alla composizione della tua musica?
Beh, indubbiamente ho avuto tantissimo tempo a disposizione soprattutto per dedicarmi al pianoforte, strumento che amo e che suono da quando avevo 11 anni. Devo ammettere però che non ho avuto tanta ispirazione a scrivere brani nuovi perché questa pressione psicologica e la continua sensazione di ‘paura’ relativamente alla pandemia non hanno contribuito a rendere la mia mente libera per aprirmi a scrivere.
Progetti per il futuro?
Per fortuna durante il lockdown avevo brani già scritti tempo fa su cui lavorare e che ho da poco terminato. Conto di pubblicare il mio primo EP nel giro di 6 mesi e a breve uscirà il mio nuovo singolo.