Venezia 2024. “Beetlejuice Beetlejuice”: il sequel di Tim Burton divide la critica
L’ottantunesima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia è iniziata col botto: ad aprire l’edizione 2024 della kermesse cinematografica è stato uno dei film più attesi dell’anno, presentato Fuori Concorso. Tim Burton ha conquistato il Lido di Venezia insieme alla sua compagna Monica Bellucci – con cui forma una delle coppie più amate del cinema contemporaneo – e al variegatissimo cast del suo “Beetlejuice Beetlejuice“.
Trentacinque anni per metterlo in cantiere e poi un anno e mezzo per vederlo realizzato: le aspettative per il sequel del capolavoro burtoniano “Beetlejuice” (1988) erano inevitabilmente altissime. Per il pubblico italiano l’attesa deve essere prolungata solo di una settimana: il nuovo film di Tim Burton, presentato ieri a Venezia, arriverà nelle sale italiane il 5 settembre.
Nel frattempo le diverse reazioni della stampa ci permettono di scoprire qualcosa di più circa il sequel. Peccato che siano però schierate su due fronti così diversi.
Vediamo intanto tutto quello che c’è da sapere.
La trama di “Beetlejuice Beetlejuice“
Dopo un’inaspettata tragedia familiare, tre generazioni della famiglia Deetz tornano a casa a Winter River. Ancora ossessionata da Beetlejuice, Lydia oggi conduce un programma televisivo sui fantasmi. La sua ora tiepida vita viene sconvolta quando la ribelle figlia adolescente, outsider colta e sola dedita alla lotta al cambiamento climatico, Astrid, scopre in soffitta il misterioso modello della città e il portale per l’Aldilà viene accidentalmente aperto.
Con problemi in agguato in entrambi i mondi, è solo questione di tempo prima che qualcuno dica il nome di Beetlejuice tre volte e il dispettoso demone torni a scatenare la sua personalissima versione del caos.
Il cast
Dopo trentasei anni dal colossale successo del primo film, Michael Keaton, Winona Ryder e Catherine O’Hara tornato con stile ed efficacia a vestire i panni dei personaggi del lungometraggio datato 1988. Si aggiunge a loro Monica Bellucci, negli oscuri e affascinanti panni di una perfida e voluttuosa villain, che rimanda all’immagine di una strega del cinema gotico italiano.
Fascino gotico è quel che caratterizza la nuova giovane musa di Tim Burton, Jenna Ortega, già scelta dal regista come protagonista della fortunatissima serie Netflix “Mercoledì“, che interpreta la figlia sedicenne di Lydia, nonché nipote di Charles e Delia Deetz. A fianco a lei (ma in un ruolo secondario) Justin Theroux, manager e fidanzato di Lydia.
Entra nel cast del sequel anche Willem Defoe, ex attore ossessionato dal suo lavoro al punto da essere stuntman di se stesso, ora a capo dell’Unità Crimini dell’Aldilà.
Le reazioni della stampa
Nonostante il sequel perda l’effetto sorpresa – generatore di un intero universo – del primo film, lo stile e l’impatto di un Tim Burton ormai maturo sono indiscutibili. Così come la presenza scenica dell’intero cast stellare, che non delude. Non stupiscono infatti i quattro minuti di standing ovation.
Ciò che spacca la stampa italiana e internazionale è se e quanto la trama del sequel valorizzi il cast e lo stile di un autore a dir poco geniale, se “Beetlejuice” avesse bisogno di un sequel.
Secondo Movieplayer, “Beetlejuice Beetlejuice è un sentito omaggio di Tim Burton al suo film degli anni ’80 e a quel pubblico che l’ha seguito sin dagli esordi.”
Anche Tgcom24 tesse le lodi dell’ultimo film di Tim Burton:
“Da Enfant Prodige ad Anzian Prodige, il regista nato il 24 agosto del 1958 continua a mixare brividi e risate perché noi esseri umani siamo fatti di paura e desideri. In fondo i morti sono più vivi dei vivi, talvolta. Ed è proprio questo la malia di Beetlejuice Beetlejuice. Un sequel in cui il passato balla, frenetico e appassionato con il presente“
Ciak Magazine parla invece di uno “zoppicare generale del resto dell’avventura messa in scena, non a caso definita in giro come un esempio di “fan service” per quanto buono. E divertente, aggiungeremmo, seppur poco convinti da un film nel quale la solidità e l’equilibrio della storia sembrano esser passati in secondo piano alla necessità di valorizzare le scelte di casting“.
Anche la stampa estera si divide: Deadline loda il nuovo capitolo della storia come particolarmente divertente, definendolo un’esperienza esplosiva nonostante qualche difetto dal punto di vista visivo, anticipando inoltre molte sorprese, tanti cameo e parlando persino di una parodia del cinema horror italiano.
La Bbc condivide l’entusiasmo sostenendo che il film sia in grado di divertire molto e stupire, mentre Radio Times apprezza i tanti momenti memorabili. The Playlist, tuttavia, sottolinea come il sequel non sia all’altezza del cult degli anni ’80, pur riportando Tim Burton in un’atmosfera gioiosa e al suo stile inconfondibile.
Total Film apprezza alcuni degli elementi proposti, ma dichiara di non ritenere che il sequel possa lasciare il segno nella storia del cinema. Parere condiviso da Empire che ha comunque lodato l’interpretazione di Michael Keaton.
Tra le recensioni più negative a livello internazionale c’è quella del The Guardian che sostiene il tentativo di riportare sugli schermi lo spirito del film originale non abbia avuto risultato positivo. Dello stesso parere Daily Telegraph, che sostiene la trama sia troppo confusa e priva di un vero e proprio scopo.
Non si risparmia invece Vanity Fair:
“Con il suo umorismo moscio, il sentimentalismo preconfezionato e gli sforzi eccessivi per disgustarci, Beetlejuice Beetlejuice spreca un buon cast e deturpa l’eredità di un classico del cinema. La cosa più irritante è che a realizzare di buon grado il film sono state persone che dovrebbero ben sapere che non si deve disturbare chi riposa in pace da tanto tempo.”
Di fronte ad una tale spaccatura nelle reazioni della stampa che ha assistito alla presentazione a Venezia, non ci resta che attendere il prossimo 5 settembre per poter vedere “Beetlejuice Beetlejuice” al cinema.