Il vinile non passa mai di moda: negli Usa superate le vendite dei cd, non accadeva da 40 anni
L’ultima volta che le vendite dei vinili hanno superato quelle dei cd risale anni Ottanta. Questo con riferimento agli Stati Uniti. Quaranta anni fa. Lasso di tempo che nell’universo musicale e multimediale più in generale rappresenta un’enormità. Nel mentre è accaduto di tutto infatti, compreso l’avvento di Internet e delle piattaforme streaming online. C’è stata – e purtroppo perdura tutt’ora – la piaga del downloading illegale.
Come riportato dal sito Dday.it, la RIAA (Recording Industry Association of America), associazione americana dell’industria discografica, nella prima metà del 2020 i ricavi della vendita di vinili hanno toccato il 62%, superando di gran lunga quella dei cd. Come detto, non accadeva dagli anni Ottanta.
Con riguardo alla musica venduta su supporto fisico, DDay.it scrive “…del totale dei ricavi nella prima metà dell’anno (376 milioni di dollari), il 62% di questi è derivato dalle vendite di vinili (232 milioni di dollari). I Cd si sono dovuti accontentare di soli 120 milioni di dollari”. Importante, inoltre, constatare come il pubblico acquirente degli lp sia cresciuto del 2%.
Altro dato rilevante è il crollo delle spedizioni per i cd. La pandemia ha indubbiamente condizionato l’andamento dei mercati, ma ciò che sorprende è come i vinili abbiano avuto un interesse maggiore rispetto a quello dei cd. E’ una situazione anomala, se vogliamo, essendo che le difficoltà nelle spedizioni sono uguali per entrambi. Ma colpisce come, invece, la vendita dei vinili non solo non abbia risentito della crisi ma sembrerebbe addirittura averne tratto beneficio.