Universi prog e spiritualità umana, i Silver Nightmares presentano “The Wandering Angel”
E’ da poco uscito “The Wandering Angel”, ep dei siciliani Silver Nightmares, band dedita a sonorità prog/aor, contenente cinque brani. A febbraio è stato pubblicato il comic video del singolo che dà il nome all’album. Abbiamo scambiato con loro una piacevole chiacchierata alla scoperta di cosa ruota attorno al loro universo musicale, di cosa parlano le loro tracks e quali sono i progetti per l’immediato futuro
Ciao, ragazzi, parlateci del processo di songwriting che ha portato alla realizzazione dei brani che compongono l’ep…
Salve! I Silver Nightmares nascono nel giugno del 2018. I brani dell’EP sono stati composti, sia a livello strumentale che tematico, durante i tre mesi estivi e il processo di songwriting ha coinvolto tutti e tre i componenti della band. Abbiamo scelto una linea concettuale narrativa, optando, da subito, per la creazione di un concept album. Siamo attratti dai grandi quesiti che attanagliano l’umanità e dalla storia dell’umanità stessa.
Di cosa parlano i vostri brani?
Il personaggio principale che apre l’Ep e che è “protagonista” dell’opera è “The Wandering Angel”, un angelo errante della morale e dei valori, benefico che scende sulla terra per dare una scossa al nostro cammino di vita al fine di risvegliare nell’uomo la propria spiritualità. In questa chiave di ricerca spirituale si articolano anche gli altri brani del concept: “Dick Dastardly” (brano strumentale) narra di un personaggio scaltro che contravviene alle regole per cercare di avere sempre la meglio su tutti, “Light Years Away” rappresenta il cammino dell’uomo all’interno della storia, alla ricerca di se stesso nell’universo, “David The King” è la storia di Davide e Golia, dove Davide è l’eroe buono, che, impavido e disarmato, affronta le sfide che la vita mette davanti al suo cammino mentre in “Dame Nature” viene messo in risalto il rapporto dell’uomo con la natura. Ci sono dei riferimenti (citazioni incluse) al pensiero di Rousseau e al suo “Contratto sociale” (l’uomo nasce libero e vive in catene). Nell’articolazione dei brani, quindi, si ritrova sempre il leitmotiv della ricerca spirituale dell’uomo.
Come descrivereste la scena musicale siciliana? Ci sono realmente delle prospettive di crescita?
Decisamente buono. Molti artisti (affermati o meno) della scena musicale siciliana sono davvero di spicco. Purtroppo, a nostro avviso, molta creatività viene soffocata dal desiderio/bisogno, da parte di alcuni validi musicisti, di impegnarsi unicamente in progetti non di musica inedita. Sono, infatti, molteplici le cover bands che gravitano qui nel palermitano (e in tutta la Sicilia) e che preferiscono interpretare il repertorio dei soliti, grandi, gruppi piuttosto che cimentarsi in qualcosa di più personale. L’annoso tasto dolente è rappresentato dai “venues”: non sono molti i locali dove poter fare/assistere a dei concerti, specialmente per quanto concerne il filone rock/metal e il Covid-19 non ha fatto che acuire la piaga. Pertanto, relativamente alle prospettive di crescita, non prevediamo grossi mutamenti nei prossimi anni. Speriamo di sbagliarci!
Quali sono gli artisti che più vi hanno influenzato e quali sono quelli con cui vorreste condividere il palco?
Prima di essere musicisti, siamo dei grossi ascoltatori. Le variegate influenze confluiscono sicuramente nelle nostre canzoni anche se quello che si nota ascoltando i brani dei Silver Nightmares (e quello che, a dire il vero, ci viene riconosciuto unanimemente), è che non siamo affatto un gruppo derivativo ma anzi traspare una certa originalità e già un marchio di fabbrica personale. Ad Alessio Maddaloni, il batterista della band, piacciono molto bands come Testament, Judas Priest, Savatage, Marillion, Genesis, Queen, Virgin Steele, Anvil, Jethro Tull. Gabriele Esposito, il bassista, ama la fusion ma anche bands come Supertramp, Toto, Beatles, Iron Maiden, King Crimson, Triumph, Peter Gabriel. Il tastierista, Gabriele Taormina, predilige gruppi come Kansas, Queensryche, Ten, Asia, Anathema, Dream Theater, Katatonia, il progressive svedese. I chitarristi Tody Nuzzo e Mimmo Garofalo sono tendenzialmente attratti dalle performances dei grandi guitar heroes. Quanto ai cantanti che hanno contribuito alla realizzazione dell’Ep; Michele Vitrano è un grosso cultore dell’Heavy Metal tradizionale mentre Simone Bonomo si muove prettamente su territori pop rock/gospel. Sarebbe davvero bello poter condividere il palco con alcune delle bands storiche del progressive rock italiano o poter calcare i grossi palchi nazionali ed internazionali. Sognare non costa nulla!
Siete a lavoro su nuova musica?
Stiamo già lavorando su un sequel che abbia sempre come riferimento il senso della spiritualità dell’uomo ed il suo percorso nella storia. Si tratterà stavolta di un full-length album. Non nascondiamo, inoltre, che siamo lusingati dell’interesse di critica e ascoltatori che continua ad ottenere il nostro debutto discografico. Finché dura, cavalchiamo l’onda! 🙂 Nel ringraziarvi per lo spazio concessoci, vi ricordiamo che siamo presenti su tutti i più importanti social (Facebook, Twitter e Instagram) e su tutti i digital stores di rilievo (Spotify, Amazon, Google, You Tube, Deezer, Bandcamp). Un saluto progressivo da parte nostra.