Un secolo di dive senza tempo: intervista a Domenico Palattella
“Ci sono delle ragioni storiche e sociologiche che inquadrano il cinema come fenomeno prettamente maschile e maschilista, un ambiente in cui si parla sempre dei divi, degli attori, dei registi. Eppure, esiste tutto un humus di figure femminili che negli anni ha fatto la storia della settima arte”.
Sono parole di Domenico Palattella autore del volume “Le donne del cinema italiano – 100 anni (e più) di dive senza tempo”. Saggista, giornalista e critico cinematografico Sncci, nonché esperto e docente di Storia del Cinema, Palattella offre attraverso il suo volume un’ottica alternativa. “Parliamo di dive rimaste nell’immortalità, come Sofia Loren, Anna Mangano, Virna Lisi, Claudia Cardinale”, prosegue. “Così come tutte le attrici del cinema muto come Pina Menichelli, Lyda Borelli, alla pari di Elena Sangro che è stata anche la compagna di Gabriele D’Annunzio, nonostante una grande differenza di età fra di loro”.
L’opera di Palattella, presentata anche all’Aquila, alla biblioteca regionale “Salvatore Tommasi”, offre una visione diversa di oltre un secolo di storia del cinema italiano, visto però “in rosa”, ed è un viaggio attraverso le attrici e le dive più rappresentative, tenendo conto del loro valore artistico, della rilevanza divistica, del successo popolare e della traccia che queste bellissime donne hanno lasciato nella nostra società. Dall’epoca del muto fino ai giorni nostri, l’autore ci conduce con eleganza nel mondo magico del cinema, facendoci conoscere anche le attrici erroneamente definite “minori”. All’interno del libro, edito dalla casa editrice Dellisanti Editore, c’è anche una preziosa intervista ad Antonella Lualdi, attrice degli anni d’oro del nostro cinema, nonché diva degli anni ’50 e ’60.
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Palattella affronta non solo il loro valore artistico ma anche la rilevanza divistica e il successo popolare e la traccia che queste bellissime donne hanno lasciato nella nostra società, vere e proprie “influencer” ante litteram. Dall’epoca del muto fino ai giorni nostri, l’autore ripercorre il mondo del cinema italiano, facendo conoscere anche le attrici erroneamente definite ‘minori’, Tina Pica, Ave Ninchi, Valeria Valeri. Il libro, oltre ad una ricca documentazione fotografica, contiene anche un’intervista ad Antonella Lualdi, attrice degli anni d’oro del nostro cinema, nonché diva degli anni ’50 e ’60. Il volume è stato insignito lo scorso anno del bollino di qualità dei ‘200 libri più belli d’Italia’ al Concorso Letterario ‘Tre colori’ di Lenola.
“Il cinema italiano – ha dichiarato Palattella – oggi è in crisi e le piattaforme televisive gli hanno dato la mazzata definitiva. Anche i film che hanno staccato più biglietti hanno incassato cifre imparagonabili rispetto ai tempi addietro. Sarebbe importante che i ragazzi studiassero a scuola la storia del cinema per non perdere questo enorme patrimonio artistico e culturale tutto italiano”. Un’iniziativa a cura di Katiuscia Tomei, in collaborazione con Alessandra Lucantonio.