“Troppo nero per il ruolo”: shock per le frasi contro Denzel Washington
Biopic storici e colore della pelle sembrano essere un’accoppiata vincente per far polemica, ma questa volta il dibattito è stato portato all’attenzione del governo: Denzel Washington è “troppo nero” per il ruolo di Annibale?
Sono passati solo pochi mesi da quando social e stampa erano stati invasi da ostinate ricostruzioni da parte di storici, nazionalisti e moralisti per decretare quale fosse la vera carnagione di Cleopatra, quando una controversia simile era sorta in Egitto a seguito del docudrama di Netflix in cui la regina era interpretata da un’attrice afroamericana, Adele James.
In questi giorni il colosso al centro delle polemiche è di nuovo Netflix, che ha scelto l’attore due volte premio Oscar (Glory, Training Day) per interpretare Annibale, il generale cartaginese che diede filo da torcere all’impero romano (quello degli elefanti, sì).
Ebbene il colore della pelle di Denzel Washington ha scatenato un piccolo ma acceso dibattito: questa volta in Tunisia, luogo di nascita del condottiero.
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A diffondere la notizia nel mondo è stata la testata britannica The Guardian, nel momento in cui il dibattito esploso sui social è arrivato alla stampa tunisina, ma soprattutto ha mirato molto più in alto.
Sul quotidiano tunisino La Presse si legge di un “errore storico”, mentre sui social media Netflix è stata accusata di promuovere la cultura woke. Questo neologismo introdotto nel 2021 dal movimento Black Lives Matter è spiegato da Treccani come “detto di chi si sente consapevole dell’ingiustizia rappresentata da razzismo, disuguaglianza economica e sociale e da qualunque manifestazione di discriminazione verso i meno protetti“.
La faccenda minaccia di farsi più seria da quando una petizione online che vanta 1300 firme ha invitato Netflix a “cancellare il suo pseudo-documentario” e ha invitato il Ministero della Cultura tunisino ad “agire contro il tentativo di rubare la nostra storia”.
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Qual era il colore della pelle di Annibale?
Annibale nacque presumibilmente a Cartagine, vicino all’odierna Tunisi, ed è considerato da molti uno dei più grandi leader militari della storia: durante la II guerra punica contro i romani nel 218 a.C. guidò le sue truppe e gli elefanti da guerra africani attraverso le Alpi per colpire Roma da Nord. Il suo violento assedio durò ben 15 anni, ma non riuscì mai a conquistare Roma e fu costretto a ritirarsi nel Nord Africa.
Il colore della pelle di Annibale non è noto, anche se gli storici dell’antico mondo mediterraneo concordano ampiamente sul fatto che fosse di discendenza fenicia – dunque proveniente dalla regione che comprende gli odierni Libano e Siria – anche se le mescolanze etniche di quei secoli, con imperi allargati per migliaia di chilometri, sono di difficile decifrazione.
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Il governo si schiera
Il deputato tunisino Yassine Mami ha chiesto ufficialmente delucidazioni in Parlamento al Ministro della Cultura affermando: “Il Ministero dovrebbe prendere posizione sull’argomento (…) si tratta di difendere l’identità tunisina e di ascoltare le reazioni della società civile”.
Il Ministro della Cultura Hayet Ketat Guermazi ha invece replicato: “Il cinema è finzione ed è un loro diritto scegliere chi vogliono. Annibale è un personaggio storico, anche se siamo tutti orgogliosi che sia tunisino… Cosa potremmo fare? Ciò che mi interessa è che girino anche solo una sequenza in Tunisia e ne parlino. Vogliamo che la Tunisia torni ad essere un set scelto per i film stranieri”.
(Fonte: ilfattoquotidiano.it)