“Tre uomini e una gamba”: riflessioni sul cinema, ma niente di serio
– E così domani ti sposi..
– Sì, ma niente di serio.
Tre uomini e una gamba è stata la prima pellicola del celebre trio Aldo, Giovanni e Giacomo.
Nel cast oltre ad Aldo Baglio, Giovanni Storti e Giacomo Poretti troviamo anche Marina Massironi (divenuta ex moglie di Giacomo Poretti qualche mese prima delle riprese) e, tra gli altri, Carlo Croccolo.
Tre uomini e una gamba usciva nei cinema italiani il 27 dicembre 1997 e i tre comici – emersi in televisione e a teatro a metà anni novanta – si ritrovarono ad affrontare l’esordio cinematografico insieme a grandi titoli quali il futuro premio Oscar La vita è bella, il cartone disneyano Hercules, Fuochi d’artificio di e con Leonardo Pieraccioni e l’hollywoodiano Sette anni in Tibet.
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Nonostante il carattere di opera prima realizzata in sordina, Tre uomini e una gamba si rivelò un successo oltre ogni aspettativa, lanciando la carriera di Aldo, Giovanni e Giacomo sul grande schermo e di Massimo Venier dietro alla macchina da presa: diventa un vero e proprio film di culto del cinema comico italiano.
La trama
Difficile riassumere in poche righe la trama affatto lineare dell’opera prima del trio comico. Nel classico genere del film on the road, Aldo Giovanni e Giacomo riescono ad inserire senza mai annoiare alcuni degli sketch più apprezzati del loro repertorio: da Ajeje Brazorf sul tram al conte Dracula, al Non posso né scendere né salire della scalata della montagna fino alla parodia dei mafiosi americano Al, John e Jack futuri protagonisti de La leggenda di Al, John e Jack.
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Veniamo al fil rouge: i Tre uomini del titolo sono Aldo, Giovanni e Giacomo, che lavorano a Milano nel negozio di ferramenta di proprietà del suocero di due di loro. Giacomo diventerà presto loro cognato: deve raggiungere Gallipoli per sposare la terza figlia del becero padrone. Aldo e Giovanni decidono di accompagnarlo anche perché devono consegnare al suocero – imprenditore una preziosa gamba in legno, opera di arte moderna del famoso scultore morente Garpez, il cui valore ammonta a milioni di lire.
I tre alla volta della Puglia insieme al cane Ringhio, purtroppo destinato a morire dopo una fermata all’autogrill. Successivamente, tamponano l’auto di Chiara (Marina Massironi), diretta in Puglia per prendere il traghetto che la porterà in vacanza in Grecia, di cui il futuro sposo pian piano si innamora.
Nelle più rocambolesche avventure comiche i tre perdono più volte la gamba di legno e tentano maldestramente di recuperarla, tra partite in spiaggia – citando espressamente il film di Gabriele Salvatores Marrakech Express (1987) in cui la posta in gioco era però un tubo di scarico – e commissariati di polizia.
Quattro attori protagonisti per ben quattordici personaggi: oltre ad interpretare se stessi nei panni dei tre ferramentisti, rispettivamente Aldo interpreta anche Al, Ajeje Brazorf e Dracula; Giovanni diventa John, Il controllore e Gino, mentre Giacomo veste i panni di Jack, l’anziano e Michele. Anche Marina si sdoppia, dando vita ai personaggi Chiara e Giusy.
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Tre uomini e una gamba non è solo un riuscitissimo esordio cinematografico per il trio comico tra i più amati della comicità italiana, ma anche una continua parodia del cinema di genere, dal mafia movie al neorealismo e al genere horror/vampiresco. Per non parlare dell’esplicito riferimento a Point Break nella scelta di indossare le maschere di politici italiani (Francesco Cossiga, Oscar Luigi Scalfaro e Sandro Pertini) durante un disperato tentativo di ritrovare la famosa gamba.
Oggi, martedì 26 settembre, il film sarà proposto in prima serata su Italia 1.