“Tratturo Magno”: lo spettacolo teatrale che ripercorre sentieri e storie di pastori
Il 13 settembre alle 18 nel Parco Archeologico dei Cunicoli di Claudio ad Avezzano (AQ) debutterà lo spettacolo “Tratturo Magno – Paesaggi d’Abruzzo tra armonie e memorie antiche“, che si inserisce all’interno di “Vitrea Unda“, la rassegna teatrale che ha l’obiettivo di valorizzare il sito archeologico dei Cunicoli di Claudio, nata dalla collaborazione tra il Comune di Avezzano e la Soprintendenza delle Belle Arti dell’Aquila e Teramo.
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“Tratturo Magno – Paesaggi d’Abruzzo tra armonie e memorie antiche” di e con Francesca Catenacci, Alessandro Martorelli e la fisarmonica di Riccardo Laoreti è una produzione del Teatro Off. Gli oggetti di scena provengono invece dal Museo Etnografico De’ Colucci.
Lo spettacolo, a cui sarà possibile assistere seduti su un telo o una coperta, riporterà gli spettatori all’epoca in cui il Tratturo Magno era praticato per giorni e giorni dai pastori abruzzesi che portavano le proprie greggi verso il Tavoliere delle Puglie in attesa del ritorno della bella stagione. Proprio quei “Pastori” di cui ogni anno, a settembre, torniamo a leggere nel celebre componimento di Gabriele d’Annunzio.
Il fenomeno della transumanza è stata studiata attraverso testimonianze di pastori e studiosi. Tra queste spicca la storia di Francesco Giuliani, poeta e pastore transumante di terre bellissime e silenti di soprusi, di gente senza storia, che scriveva:
“Il Tratturo Magno si dispiegava come un erbal fiume silente che conduceva le greggi dal Gran Sasso fino al Tavoliere delle Puglie.
Pane e acqua era molto diceva il padrone. Tutti dovevano tacere e approvare perché ei solo fra cotanta gente crede di saper tutto e non sa niente“
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Per la drammaturgia, Francesca Catenacci ha fatto tesoro anche del libro “Questo antico borgo natio” di Mario Basile, sindaco di Castel del Monte per ben venticinque anni. La sua opera raccoglie anche storie della Transumanza, tramandategli dal suocero Donato Mucciante, ultimo Pastore transumante. Degno di nota il racconto del momento in cui, percorrendo la piana di Campo Imperatore, Mucciante si fermava ad indicare tutti i luoghi in cui c’erano i pascoli dei pastori ormai scomparsi, confessando all’autore Basile:
“Basì è finito un mondo“
Un mondo che oggi appartiene al passato, una tradizione tutta abruzzese da salvaguardare, conservare e tramandare. Con questo spirito, Francesca Catenacci, Alessandro Martorelli e Riccardo Laoreti vi aspettano presso i Cunicoli di Claudio, per tornare sulle tracce dei pastori sull’antico “Tratturo Magno”.
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