San Valentino di sangue: quello del tradimento
Cosa lega Luis Figo, Paolo e Francesca di Dante ed Efialte? Il tradimento. Dal latino tradere, composto da tra oltre e dare consegnare. Il tradimento si è però generalizzato: è un venir meno ad un obbligo, in particolar modo la fiducia.
A San Valentino, la festa degli innamorati che rende tutti più innamorati, quale miglior occasione per parlare dei tradimenti più famosi della storia?
Dalla Genesi del tradimento
Tra serio e faceto, mischiando il sacro con il profano, si potrebbe partire dalla Genesi, con Eva che tradì la fiducia di Dio e colse la mela dall’albero, condannandoci tutti ad una vita di fatiche, speranze, amori e…tradimenti.
Come dimenticare Elena di Troia, adultera per eccellenza ma che fu rapita da Paride, verso il quale nutriva disprezzo e al quale preferiva il cognato Ettore. Traditrice si, ma forse avergli affibbiato la colpa per la guerra tra troiani e achei è stato troppo. Neanche ci voleva andare con il principe troiano.
La Grecia ha sempre regalato grandi emozioni, tra miti di amori, guerre. E tanti tradimenti.
Come quello di Efialte di Trachis, noto ai più come il gobbo storpio del film 300 che sedotto dal re Serse con donne, vino e ricchezze, rivela una via secondaria per superare la fortezza eretta nelle Termopili dai soldati spartani guidati da re Leonida. Ovviamente la storia narrata da Erodoto è un pò diversa. Ma il tradimento del pastore, che non era spartano come appare nel film, resta comunque negli annali per aver dato modo alla sconfitta di uno dei più romantici eserciti di sempre.
Tra principi, cavalieri, re l’amore, la fedeltà, l’onore sono sempre stati valori e capisaldi. Cosicché le cosiddette “corna” venivano vendicate con il sangue. Come il tradimento di Ginevra e Lancillotto, rispettivamente moglie e cavaliere di Re Artù, scoperti mentre giacevano insieme nel letto. Lo scontro fra i due uomini fu epico. Decine di cavalieri persero la vita, villaggi distrutti, ma solo l’invasione romana pose fine alla disputa consentendo a Lancillotto di scappare nella foresta e vivere da eremita e predicatore.
“Noi leggiavamo un giorno per diletto
di Lancialotto come amor lo strinse;
soli eravamo e sanza alcun sospetto”.
Con queste parole il sommo Dante introduce la leggenda di Lancillotto nella Divina Commedia. La inserisce nel V canto, II cerchio, quello dei lussuriosi.
Nella vicenda di Paolo e Francesca colti in flagrante da Gianciotto Malatesta. Il “cornuto”, fratello di lui e marito di lei, furioso li uccise nel più classico dei “delitti d’onore”.
In questo canto Dante si perde nel pensare come possa un sentimento così forte, un amore così passionale, essere diventato un peccato da meritare l’Inferno. Come poteva uno dei suoi ideali cortesi portare ad una tale devianza dai precetti morali.
Il tradimento nella letteratura contemporanea
La letteratura è colma di tradimenti che non hanno una vera e propria ispirazione storica. Nei più moderni testi troviamo per esempio Anna Karenina, in cui fu galeotto l’incontro della protagonista del capolavoro di Lev Tolstoj alla stazione con il bel Vronskij, che le diede maggiori attenzioni del marito, troppo impegnato con il lavoro da accorgersi inizialmente della relazione, confessata poi dalla stessa Anna.
Sempre nel XIX secolo fu un’altra relazione adultera ad essere protagonista di un libro. In Madame Bovary, romanzo di Flaubert, la protagonista Emma per sfuggire alla noia ed alla vacuità della vita di provincia inizia ad avere una serie di relazioni extraconiugali. Purtroppo il marito si accorgerà delle bugie della moglie soltanto quando sarà troppo tardi, avendo ella trovato la morte, ingoiando dell’arsenico.
Gossip e tradimenti
Il tradimento implica la rottura di un legame, del rapporto di fiducia. Perchè se i tradimenti sopra elencati sono stati tutti decantati splendidamente in opere letterarie, oggi sono le riviste di gossip a far da padrone per quelle che meno letterariamente vengono definite “infamate”. Come dimenticare il tradimento della modella e show-girl Wanda Nara e Mauro Icardi verso il povero Maxi Lopez, calciatori, ex amici per la pelle, che per mesi furono sotto i riflettori dei paparazzi. Le Barbara D’Urso di ogni specie, canale e riviste, hanno mandato avanti i loro programmi per settimane. Così come gli atelier di bellezza hanno avuto pane per i loro denti, facendo tremare le mura dei locali tra un dibattito e l’altro.
Come i barbieri da uomo, luoghi per eccellenza in cui chiunque è l’Arrigo Sacchi di turno e che solo un infortunio al ginocchio gli ha compromesso la carriera in Serie A. Peccato poi che la sua miglior partita sia stata in un avvincente “scapoli contro ammogliati”, di fantozziana memoria, nell’estate dell’86 sulla spiaggia di Giulianova. Questi santoni del calcio, nelle ore passate a farsi tagliare i capelli, ormai pochi e bianchi, hanno avuto modo di disquisire del tradimento di Luis Figo, passato dal Barcellona al Real Madrid. Cosa che gli costò il lancio di una testa di maiale durante il primo Clasico giocato con la camiseta delle merengues.
Ma soprattutto chi non ha dimenticato l’addio di Ronaldo all’Inter, per tornare qualche anno dopo, sempre a Milano, sponda rossonera. Ma come? “C’eravamo tanto amati”. Ma il denaro, a volte, è più forte di ogni sentimento.
I tradimenti sono migliaia, quotidiani, più o meno espliciti. Più o meno interessati. Ma gli amanti di una delle migliori sit-com degli ultimi anni, Camera Cafè, non potranno certo dimenticare che il tradimento per eccellenza, per Paolo Bitta (interpretato da Paolo Kessisoglu) rimarrà quello di Riccardo Fogli verso i Pooh.
Aspirazioni vs Califano
Nella vita non si può mai sapere, ma è sempre bello credere all’amore, alle storie alla Grease tra Danny Zucco e Sandy Olsson, a Francesco Totti e Daniele De Rossi, a Sandra Mondaini e Raimondo Vianello, a Diabolik ed Eva Kant, ai Jalisse ancora insieme nonostante i continui rifiuti da parte di Sanremo.
Ma d’altronde Franco Califano, il “Maestro”, prima di salutarci ci aveva avvertito:
“Una donna innamorata, anche quella più pulita, prima o poi le corna te le fa. Tanto vale andare avanti e trattare con i guanti solo questa Libertà”.