Torna Teatri di Vetro 24: dall’8 al 21/12 la XVIII edizione del festival delle arti sceniche
Teatri di Vetro, dall’8 al 21 dicembre, al Teatro India di Roma, Teatro del Lido di Ostia e Teatro Biblioteca Quarticciolo, attraverso strategie performative diverse – spettacoli, performance, pratiche corporee, installazioni performative, sperimentazioni musicali, progetti di partecipazione – pone l’attenzione oltre che sull’opera, sul processo creativo, creando le condizioni per nutrire la relazione con lo spettatore.
La 18esima edizione giunge alla tappa finale del percorso progettuale: Oscillazioni.
Teatri di Vetro è un progetto curatoriale articolato in sezioni. Trasmissioni, Composizioni, Oscillazioni, Elettrosuoni sono gli ambienti, le cornici. Ciascuna parte consente di attivare pratiche specifiche implicando aspetti metodologici, artistici, tematici, relazionali e interconnettendoli tra di loro in un’ottica multidisciplinare e interdisciplinare. Dentro l’architettura l’obiettivo è e resta Oscillazioni. Si configura come la meta e “informa” tutto il resto, ciò che la precede. È lì, nel deragliamento, nell’esplosione dei processi in articolazioni plurali, che si creano le condizioni per condividere e rendere viva la sfida della ricerca e mettere gli spettatori a contatto con il centro che realmente “muove” la scena.
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Composizioni, l’8 dicembre al Teatro Lido di Ostia, prevede il coinvolgimento diretto dei cittadini proponendo progetti artistici dal carattere partecipativo; la musica elettronica e le sperimentazioni compositive tra musica e video di Elettrosuoni, dall’8 al 21 dicembre, attraversano il Teatro India e il Teatro del Lido; Oscillazioni, l’11 e il 13 al Teatro Quarticciolo e dal 16 al 21 dicembre al Teatro India, intercetta le spinte più significative della produzione artistica contemporanea di ricerca presentando in prima nazionale e romana i lavori degli artisti della scena nazionale tra cui Silvia Gribaudi, Operabianco, Alessandra Cristiani, Bartolini Baronio, Carlo Massari, Paola Bianchi e tanti altri.
30 spettacoli – 6 prime nazionali, 5 prime romane – creano un ambiente di dialogo e incontro tra artisti e pubblico, invitando gli spettatori a esplorare i processi della creazione scenica, coinvolgendo i cittadini in creazioni collettive e offrendo a tutti una possibilità di affondo nella radice profonda della scena.
“La 18^ edizione di Teatri di Vetro affianca spettacoli di cui il festival ha seguito i processi creativi a nuclei di ricerca in una costellazione di possibili scenici. La programmazione risponde alla complessità dei linguaggi della contemporaneità e invita a interrogare e condividere con il pubblico i processi di creazione, le necessità interne che la scena svela e nasconde, la compresenza e le tensioni vive tra il discorso del teatro e il discorso del pensiero. Un’architettura progettuale resa tangibile dagli oggetti scenici che la compongono. Abitata dalle molteplici figure con cui l’individualità artistica si apre all’esterno da sé, altri artisti e contesti” spiega Roberta Nicolai, direttrice artistica del festival.
OSCILLAZIONI
Apre la programmazione della sezione Oscillazioni un focus su Alessandra Cristiani che presenta Trilogia_la questione del linguaggio corporeo e l’arte di A. Mendieta, C. Cahun, S.Moon. Inaugura l’11 dicembre al Teatro Quarticciolo, con Matrice da Ana Mendieta, prima opera della Trilogia, che trae ispirazione dal lavoro dell’artista cubana che ha indagato l’esperienza dello sradicamento e la perdita delle radici attraverso Land e Body art. Il 13 dicembre al TeatroQuarticciolo è la volta di Lingua da Claude Cahun, ispirata all’ artista pioniera di una sessualità fluida e di uno stile di vita rivoluzionario. Chiude la Trilogia il 19 dicembre al Teatro India, Caduta la neve da Sarah Moon, che prende spunto da una delle maggiori fotografe contemporanee che nel suo percorso ha indagato la bellezza e lo scorrere del tempo con un linguaggio proprio e inconfondibile. A conclusione del lungo processo creativo, il 21 dicembre al Teatro India, Diario performativo, in collaborazione con Alberto Canu e Samantha Marenzi, esplora il linguaggio d’arte come mezzo espressivo, al centro dell’indagine il ritornare o il ripartire dalla radice corporea come causa generante di nuove visioni.
Il 16 dicembre Teatri di vetro sbarca al Teatro India. Operabianco debutta con Trickster un lavoro che parte da The Playhouse di Buster Keaton e da Francis Bacon e in cui l’uso delle citazioni è funzionale all’attraversamento continuo di altre materie nella carne del danzatore. Pixel, scariche elettriche, immagini effimere del web e del cinema, diventano carne, peso, muscoli, acrobazia, respiro. Giselda Ranieri presenta Ice_Scream, un duo tra danza e voce che interroga il binomio oppositivo Riso/Pianto. Un’indagine sul ridere, sul piangere e sull’instabilità degli stati corporei, emotivi e sonori legati a e compresi tra questi due apici. Una ricerca che parla della fragilità e allo stesso tempo della potenza dell’umano che non teme se stesso. Prosegue la serata con Una rinascita appunti su Forough Farrokhzad della Compagnia Bartolini Baronio che compone sulla scena gli appunti di un incontro tra la vita e le opere della poetessa iraniana Forugh Farrokhzad e le memorie personali delle artiste coinvolte. La condizione di spaesamento, l’esilio, esistenziale e reale, causato dalla violenza di condizionamenti sociali ed economici, familiari e culturali, religiosi e di genere, risuona nelle opere e nella storia di ribellione e di ricerca di libertà di Forugh. Chiude la serata Tools di Federico Scettri, un progetto musicale in solo che pluralizza il suono attraverso l’utilizzo del sample come materia viva e dialogica. Un all-in ironico e contraddittorio di field recording, groove, incursioni televisive e interferenze pubblicitarie.
Il 17 dicembre Medusa di Fabritia D’Intino e Federico Scettri si muove nella dimensione immersiva dell’oscurità, indagando il possibile stato di invisibilità di un corpo. Che ne è della danza se nessuno la vede? Ilenia Romano debutta con Strings, un lavoro di sperimentazione sul rapporto di assonanza-dissonanza-risonanza tra movimento e musica. Il solo, creato a partire da Voyage that never ends di Stefano Scodanibbio con esecuzione musicale dal vivo Giacomo Piermatti, crea tra corpo e musica un legame che viaggia per echi di mondi reali e immaginari. Le modificazioni di stato del corpo tra ‘accordatura e scordatura’ creano insieme alla musica le condizioni per un’esperienza sensoriale fortemente immersiva. Μονας (monàs) di Teatringestazione è un’opera ibrida tra installazione partecipata, autopoiesi coreografica e live cinema. Il pubblico facendo esperienza del differimento del proprio corpo in immagine, riflette sul rapporto tra spazio reale e spazio di rappresentazione. Dehors Audela con Sfondi/ Wallpapers_primo studio elabora un ambiente visivo abitato da coppe di un passato agonistico e carta da parati, dove le tracce sulle pareti, emerse, sedimentate, configurano lo stato semovibile della memoria.
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Il 18 dicembreTeatrInGestazione in Variante B. NOT FOUND – studio espongono il prototipo che mostra il funzionamento del dispositivo scenico di Μονας. Dehors Audela con Deteriorate, a partire dall’archivio fotografico Totò Musolino, narrano storie inventate attraverso fotografie deteriorate da corrosioni che escludono alcuni elementi interrogando l’ordine degli oggetti all’interno dell’immagine. Perdere l’identità per corrosione, restituisce alle immagini un futuro e le riporta in uno stato eternamente nascente, quello del poter essere tutto e niente. Sempre il 18 debutta Pinocch-Io di Lucia Guarino un percorso che origina il suo pensiero da una personale messa a fuoco sulla fragilità e sull’ambiguità dell’esser-ci, ora-adesso, come esseri umani e viventi. Teatro Akropolis presenta La parte maledetta. Viaggio ai confini del teatro_Carmelo Bene per la regia di Clemente Tafuri. Tra le figure più controverse del Novecento teatrale, Carmelo Bene racconta i fondamenti della sua arte e il conflitto irrisolvibile col sistema del teatro e della cultura. La sua parte maledetta riguarda il paradosso della creazione nel teatro come nel cinema, nella musica e nella poesia, ovvero l’inevitabile incompiutezza dell’opera rispetto a quanto si può intuire e vivere oltre la letteratura, il linguaggio e la rappresentazione.
Il 19 dicembreZugZwang di e con Elisabetta e Gennaro Andrea Lauro: due individui, fratello e sorella, si ritrovano come pedine all’interno di una scacchiera simbolica, cui sono racchiuse tutte le loro possibilità di movimento e di relazione. Ad ogni casa corrisponde un mondo, un enigma da attraversare e decifrare. Insectum in Rome di Silvia Gribaudi e Tereza Ondrová nasce dalla ricerca In-Sectum di Elisabetta Zavoli, fotografa laureata in scienze ambientali e master in fotogiornalismo a Contrasto, e Sara Michieletto, violino primo nell’orchestra del Teatro la Fenice, durante una residenza artistica nella riserva Adolfo Ducke nei dintorni di Manaus, nella foresta amazzonica brasiliana. Le due artiste hanno creato immagini e suoni per riavvicinare le persone ai temi ambientali e spostare il punto di vista antropocentrico dell’esistenza. In Insectum lo studio si fonda sulla visione del mondo dal punto di vista dell’insetto.
Il 20 dicembre debutta Voice Over di Paola Bianchi una coreografia con nove danzatrici in scena, che nasce dalla trasmissione via audio della descrizione di alcune posture presenti nel solo di danza […] KZ e dal passaggio istantaneo e diretto dalla parola al corpo (eterodirezione). Memoria collettiva, trasmissibilità e intrasmissibilità sono i nuclei su cui si appoggia Voice Over, dove il corpo diventa grido senza esporre l’orrore. Strangers in the night, la nuova co-creazione firmata da Jos Baker, Linus Jansner e Carlo Massari, parte del percorso di ricerca sulle Metamorfosi e segna un‘importante passo avanti verso l’affermazione dello stile compositivo identitario di C&C Company. Una ricerca meta-teatrale, che buca la quarta parete e coinvolge il pubblico in un’escalation di follia, violenze e ironia. Irene Russolillo con Fàtico set predispone una pratica collettiva di ascolto in relazione al movimento, declinazione partecipativa dello spettacolo Fàtico: è un punto di incontro tra un concerto e un workshop, in uno spazio condiviso.
Il 21 dicembre è in scena […] KZ di Paola Bianchi è una danza che incorpora il rumore di fondo di audiocassette con la voce di persone deportate nei campi di sterminio nazisti, il fruscio, i vuoti, i buchi, le voci. Fàtico di Irene Russolillo è un progetto coreografico e musicale in cui il canto e la danza battono il tempo di tre orazioni. Battaglia della compagnia francese Emile Saar è la storia di un’opera perduta di cui resta solo la storia che ne raccontano due archeologi.
ELETTROSUONI
La musica elettronica e le sperimentazioni compositive tra musica e video attraversano il Teatro India e il Teatro del Lido. Wahid di Simone Alessandrini costruisce un dialogo tra strumenti a fiato trattati ed elementi del folklore musicale egiziano. A seguito della collaborazione con i Mazaher, collettivo musicale de Il Cairo, Simone Alessandrini rielabora tessuti ritmici e timbrici dello Zar, musica di antichissima provenienza, registrata durante la permanenza in Egitto, volendo creare così, una sintesi tra rituale e performance. Overlay di Riccardo Gola è un ipnotico set per contrabbasso ed elettronica, in cui strati di densa materia sonora si sovrappongono a voci campionate, in una coinvolgente performance di improvvisazione elettroacustica.
COMPOSIZIONI
Composizioni, l’8 dicembre al Teatro Lido di Ostia, prevede il coinvolgimento diretto degli spettatori proponendo progetti artistici dal carattere partecipativo e rendendo gli eventi scenici non solo attraversabili, ma campi di gioco e sperimentazione in cui la presenza di cittadini, amatori, bambini, anziani e migranti diventa parte integrante della ricerca.
Elisabetta Lauro con Circuiti, un percorso laboratoriale che si inserisce nel più ampio Obey – progetto che si dirama in diverse direzioni, ognuna con il proprio fulcro tematico – indaga insieme alle giovani danzatrici del Liceo Coreutico Giovanni Paolo II, la dimensione del femminile e il concetto di disobbedienza a partire da un’idea di energia confinata e lineare, per cercare varchi di apertura e zone di fuori fuoco. Il lavoro di Gennaro Lauro, Questo ballo è per noi – parte di To Repel Ghosts/Lettera al Padre, si rivolge ai cittadini maschi o che si identifichino come tali, di età compresa tra i 15 e i 65 anni condividendo con loro e attraverso pratiche corporee una serie di domande: Cos’è il maschile? Di chi è? Mi appartiene? O sono io ad appartenergli? Quanto mi ha dato e quanto mi ha tolto? Può essere più mio? E come? Mentre Variazioni di spettro del collettivo Secondo Nome predispone un confronto aperto e condiviso con i partecipanti sulle modalità compositive e di improvvisazione a partire dal progetto performativo Spettro Variabile. Infine, Sonar di Ivan Gasbarrini/Zona Incerta crea con un ambiente interattivo in cui movimento, suono e video si intrecciano e si confondono. Uno spazio immersivo che si apre alle relazioni, al mutamento, alle possibilità di sconcerto o dissonanza alla fluidificazione tra scena e sala preparando l’atto finale della giornata: una festa.
TEATRI DI VETRO, Festival delle arti sceniche contemporanee – direzione artistica Roberta Nicolai – giunge alla 18esima edizione grazie al sostegno di MIC, della Regione Lazio, della Fondazione Carivit che concede un proprio contributo alla sezione Trasmissioni e in collaborazione con Teatro di Roma, Teatro del Lido, ATCL Lazio, Comune di Tuscania.
OSCILLAZIONI è organizzata e ideata dall’Associazione Il triangolo scaleno. Il progetto, promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, è vincitore dell’Avviso Pubblico biennale “Culture in Movimento 2023 – 2024” curato dal Dipartimento Attività Culturali ed è realizzato in collaborazione con SIAE
In collaborazione con: Teatro di Roma, Teatro del Lido, Teatro Biblioteca Quarticciolo, Accademia Nazionale di Danza, ATCL, ORBITA/Spellbound, TenDance Festival, Teatro Akropolis_Testimonianze ricerca azioni Festival, NDN Network drammaturgia Nuova, ANTICORPI XL, Europe Beyond Access 24-27, ATAC, ARCI Roma Aps, LAZIO YOUTH, DAMS Università Roma Tre, Roma Tre Dipartimento Filosofia, Comunicazione e Spettacolo, Liceo Coreutico Istituto Giovanni Paolo II, Consorzio Casa Internazionale delle Donne Aps, Centro Internazionale La Cometa, Stap Brancaccio Accademia di Teatro e Arti Performative, Associazione Cassiopea Ets Alta Formazione Artistica, Scuola d’arte Cinematografica Gian Maria Volonte’, Liminateatri, Teatro e Critica, Krapp’s Last Post.
CALENDARIO
TEATRO DEL LIDO DI OSTIA
domenica 8 dicembre
17h00 Elisabetta Lauro_Obey#circuiti
17h30 Gennaro AndreaLauro_Questo ballo è per noi – restituzione laboratorio
18h00 Secondo Nome_Variazioni di spettro
18h30 Ivan Gasbarrini/Zona Incerta_Sonar installazione interattiva
TEATRO BIBLIOTECA QUARTICCIOLO
mercoledì 11 dicembre
21h00 Alessandra Cristiani_Matrice da Ana Mendieta
venerdì 13 dicembre
21h00 Alessandra Cristiani_Lingua da Claude Cahun
TEATRO INDIA
lunedì 16 dicembre
19h30 Giselda Ranieri _Ice_Scream
20h30 Operabianco _Trickster
21h30 Bartolini/Baronio_Una rinascita appunti su Forough Farrokhzad
22h30 Federico Scettri_Tools
martedì 17 dicembre
18h00 Operabianco_Dialogo nello scorrere della creazione (incontro)
19h00 Fabritia D’Intino_Medusa
20h00 Ilenia Romano_Strings
21h00 Dehors Audela_Sfondi/ Wallpapers_primo studio
22h00 TeatrInGestazione_Μονάσ (Monás)
mercoledì 18 dicembre
18h00 TeatrInGestazione_Variante B. NOT FOUND – studio
19h00 Dehors Audela_Deteriorate
20h00 Lucia Guarino_Pinocch-Io
21h30 Teatro Akropolis_La parte maledetta. Viaggio ai confini del teatro Carmelo Bene
22h30 Simone Alessandrini_Wahid
giovedì 19 dicembre
19h30 Elisabetta e Gennaro Andrea Lauro_ZugZwang
20h30 Silvia Gribaudi & Tereza Ondrová_Insectum in Rome
21h30 Alessandra Cristiani_Caduta la neve da Sarah Moon
22h30 Riccardo Gola_Overlay
venerdì 20 dicembre
17h30 Presentazione della fanzine OSCILLAZIONI#3 Lascia dormire il futuro (incontro)
19h00 Irene Russolillo_Fàtico set
20h30 Paola Bianchi_Voice Over
21h30 Carlo Massari C&C_Strangers in the night
sabato 21 dicembre
19h00 Compagnie Emile Saar_Battaglia
20h00 Alessandra Cristiani_Diario performativo. Movimento n potenza
21h00 Paola Bianchi_[…KZ]
22h00 Irene Russolillo_Fàtico