Tinte orientali e amori conflittuali nel nuovo singolo di Cecilia Quadrenni
“Verso Oriente” è il nuovo singolo della cantautrice toscana Cecilia Quadrenni. Nel brano la voce dell’artista, delicata e armoniosa, fa da ponte tra due mondi, unendo il pop elettronico ad atmosfere orientali.
“Nel videoclip girato nella suggestiva Montevecchia (LC) si mescolano le emozioni di chi si lascia logorare dal rancore e dall’odio perdendosi nei vicoli magici e angusti del paese e quelle di liberazione e pace caratterizzate dall’ascesa sulle scalinate in direzione del santuario – racconta Cecilia Quadrenni – Un’esperienza straordinaria dove il luogo evocativo e senza tempo, si è mescolato alle note della canzone in un connubio perfetto».
Come hai trascorso gli ultimi mesi?
Esco come tutti da quel brutto periodo di lockdown e sto ripartendo con tutta la voglia di fare musica e recuperare il tempo perso.
Qual è l’origine del tuo ultimo singolo “Verso Oriente” e come mai un titolo così interessante?
“Verso Oriente” racconta di uno scontro fra due persone, allude ad un amore che finisce e la sensazione che rimane è quella dei soldati combattenti, come in Medio- Oriente, di guerre insensate in cui alla fine ci si dimentica l’obiettivo e si combatte per abitudine. E’ un titolo simbolico di un cammino interiore che ci porta in posti lontani. I cori arabi iniziali sono reali cori di preghiere nella moschea.
Quali sono i tuoi progetti musicali futuri?
Sto promuovendo il singolo e spero di riuscire a farlo sentire anche dal vivo insieme ai miei inediti e cover che fanno parte del repertorio e dell’album che uscirà in autunno.
Sei laureata in psicologia. Quanto può l’arte e la musica avere una funzione terapeutica e in che ambito?
In realtà mi ha sempre appassionato la ricerca e la causa dei disagi psicologici e come la voce stessa possa essere il risultato di uno stato di salute emotivo o meno, ovvero di come certi disturbi dell’emissione vocale possano essere la causa di blocchi emotivi del passato. Quindi certamente la relazione esiste ed è molto stretta.
C’è un artista da cui trovi ispirazione?
Ho sempre ascoltato e ammirato Mango, infatti nel mio album ci saranno due suoi brani come omaggio. Mi ispira a livello vocale e credo di averne subito qualche contaminazione. Del panorama musicale internazionale ammiro la genialità di Stromae.
Si può vivere a tuo avviso di sola musica? un emergente può farlo?
In Italia è molto difficile. Io l’ho fatto e al momento continuo a farlo. Dipende da come uno vuole vivere e se è disposto a fare delle scelte e delle rinunce. Non siamo tutti uguali. Certo è che ci si deve abituare a fare anche cose che non ci piacciono ed entusiasmano, è un cammino duro con poche tutele. Ma secondo me si può ancora percorrere.
Lascio a te le ultime parole di questa intervista..
Spero di poter incontrare presto le persone che mi seguono e che mi dimostrano sempre tanto affetto e potermi esibire il prima possibile dal vivo.
ph. Roberto Covi