“This is Fine” del regista abruzzese Gianmarco Nepa vola al Wimbledon International Short Film Festival
Ormai manca poco. Il prossimo 8 ottobre i riflettori si accenderanno sulla Wimbledon Shorts Awards Night, attesissima cerimonia di premiazione del Wimbledon International Short Film Festival. L’evento, particolarmente sentito nel Regno Unito, vede gareggiare cortometraggi realizzati da giovani promesse della regia cinematografica provenienti da tutto il mondo.
Un giovane regista abruzzese al Wimbledon International Short Film Festival
Per l’edizione 2022 sono stati selezionati diciassette cortometraggi, tra i quali spicca quello di un giovane talento abruzzese, Gianmarco Nepa, classe 1994, da poco diplomato alla Scuola di Cinema IFA di Pescara con una specializzazione in regia.
“This is Fine”, il suo cortometraggio selezionato a Wimbledon, colpisce immediatamente per la potenza visiva e la forte carica emotiva. La pellicola, priva di dialoghi, affida alla espressività del cast attoriale e alla suggestione onomatopeica del suono tematiche estremamente attuali come l’indifferenza ambientale e quella sociale.
In una sala da pranzo, una famiglia composta da un uomo, una donna e un bambino, consuma il pasto guardando la propria immagine proiettata su uno schermo televisivo. Come sotto ipnosi, nessuno sembra accorgersi delle catastrofi naturali che si abbattono sulla casa: un diluvio, un terremoto, un incendio.
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“This is Fine” il cortometraggio pluripremiato
Il cortometraggio, realizzato nel 2021, ha già ottenuto diversi riconoscimenti a livello nazionale.
È stato premiato al concorso BookCiak Azione!, evento di pre-apertura delle Giornate degli Autori – Mostra del Cinema di Venezia 78; si è distinto al Sulmona International Film Festival, ricevendo il Best Abruzzo Short e infine è stato acclamato al Festival internazionale Inventa un Film, tenutosi a Lenola (Latina).
Un grande successo che però non ha minimamente scalfito la grande umiltà del suo autore, perfettamente consapevole che in un ambiente come quello del cinema bisogna rimboccarsi le maniche e mettersi costantemente alla prova.
Anche per questo motivo, durante gli anni accademici, Gianmarco non si è mai tirato indietro nello sperimentare il set anche in altre vesti. Si è proposto infatti, a più riprese, come elettricista, attrezzista, assistente e aiuto regia in valenti progetti cinematografici, da cui ha cercato di trarre massima ispirazione.
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Intervista all’autore
The Walk of fame Magazine ha colto l’opportunità di intervistare Gianmarco Nepa per capire l’origine di “This is Fine” e i suoi progetti futuri.
Quando nasce l’idea di “This is Fine” e da dove ha preso spunto?
L’idea di “This is Fine” nasce durante il secondo anno della scuola di cinema. Agli studenti l’IFA offre la possibilità di iscriversi a Bookciak Azione!, concorso che si tiene a Venezia il giorno prima del canonico Festival del Cinema e che si basa sulla commistione tra sceneggiatura e letteratura. In quell’occasione vengono estratti a sorte tre o quattro libri e ogni aspirante regista può lasciarsi liberamente ispirare dalla trama di uno di essi. A me colpì “Penelope alla peste” di Veronica Passeri, una raccolta di quattordici testimonianze di donne che hanno vissuto la pandemia da Covid-19; in particolare fu una frase a scatenare la mia riflessione artistica: «Le persone sono insensibili alle catastrofi naturali». Un pensiero, a mio avviso tristemente vero, a cui ho tentato di dare la forma del cortometraggio. È stata Una grande sfida, fortunatamente riuscita, nonostante l’esiguità dei mezzi a disposizione.
Perché secondo te le persone sono insensibili alle catastrofi naturali?
Non le definirei soltanto catastrofi naturali, ma anche sociali dato l’impatto psicologico, materiale ed economico che esse portano con sé. Nel libro la causa viene imputata a una sovraesposizione mediatica, io mi permetto di aggiungere alle cause anche la paura che l’individuo dell’era moderna prova nei confronti del futuro. Non sapendo cosa potrà attenderlo nel prossimo domani, preferisce evitare di porsi il problema.
Oltre alla regia ti sei occupato anche di altri aspetti nella realizzazione del cortometraggio?
L’IFA mi ha messo a disposizione tutti gli strumenti necessari per girare, comprese figure di supporto come lo scenografo, il fotografo l’assistente e l’attrezzista. È stato stimolante ascoltare le loro proposte, anche se le scelte definitive le ho prese io. Ad esempio nell’ambito scenografico ho fortemente voluto che il film restituisse dalla prima inquadratura una sensazione ambigua, estraniante. La carta da parati dell’abitazione ad esempio, è decisamente sopra le righe e alquanto anacronistica rispetto al periodo attuale. Ho scelto di non dare alla scena uno spazio e un tempo definito. Tant’è che lo spettatore vede un’unica stanza della casa. Questo anche per dare al mio messaggio un carattere universale: l’indifferenza e la paura sono sentimenti trasversali che appartengono a tutti.
Come ci si sente a partecipare al Wimbledon International Short Film Festival? Le aspettative sono alte?
Ne sono senza dubbio onorato, ma non ho aspettative elevatissime. Per me l’importante non è vincere, bensì avere l’opportunità di mettermi in gioco. Dal mio punto di vista il cinema non è tanto un modo per ottenere fama, quanto un bellissimo strumento per comunicare le mie idee e mostrare la parte più profonda di me, quella che spesso non riesco a esprimere a parole.
Quali progetti hai per il futuro?
Nell’immediato futuro conto di realizzare un secondo cortometraggio al quale sto lavorando già dallo scorso maggio. Nel lungo periodo spero di rendere il mio percorso di studi una vera professione. Ovviamente poter lavorare assiduamente come regista resta il mio sogno più grande, ma la cosa più importante è riuscire a trovare il mio posto nel mondo del cinema, indipendentemente dall’incarico e dalla possibile fama. Amo scoprire cosa c’è dietro la macchina da presa e intervenire sui meccanismi interni della meravigliosa “settima arte”.
Chi volesse guardare il cortometraggio “This is Fine” di Gianmarco Nepa può collegarsi all’indirizzo web www.premio-bookciak-azione.it/bookciak-azione-2021 .
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