Teatro Kopó, a Roma quattro monologhi per resistere
“Resistiamo con il Teatro” è il nome della nuova rassegna teatrale del Teatro Kopó di Roma. Un cartellone che conta al momento quattro bellissimi monologhi tutti da ridere e riflettere in scena il sabato alle ore 20.30 e la domenica alle 18.
Ad inaugurare la stagione il 16 e il 17 ottobre e il 23 e il 24 ottobre una produzione dello stesso teatro “Una donna sola” della compianta Franca Rame. Vedrà in scena la direttrice artistica Francesca Epifani per una regia di Simona Epifani. Sorelle da sempre, socie dal 2013, hanno fondato insieme Teatro Kopó e promuovono – fin dall’apertura- la cultura in una zona periferica della città di Roma.
Lo spettacolo, come molti della nota scrittrice, ruota intorno alla figura della donna. Una donna quindi, in questo caso anche sola e una nuova dirimpettaia oggetto di un “conato di confidenza” durante il quale Maria, casalinga a cui non “manca proprio niente”, in un ritmo sempre più incalzante e in un susseguirsi tragicomico di eventi, racconta la propria vita.
Un atto unico dalla forte ironia che mette a nudo le dinamiche familiari nelle quali è facile riconoscersi, riderne e riflettere. A seguire, nel week-end del 13-14 novembre troveremo “Perdifiato” di Michele Vargiu per una regia di Laura Garau che porteranno in scena il racconto di una storia di passione e di lotta, di muscoli e di respiri spezzati.
È la storia di Alfonsina Strada, ciclista professionista e appassionata, detentrice di numerosi record su pista, nonché unica donna nella storia a correre il Giro d’Italia, nel 1924, al grido di “Vi farò vedere io se le donne non sanno stare in bicicletta come gli uomini!”.
Dodici tappe per un percorso di 3.613 chilometri per quel “Bel Paese” in cui era ancora inconcepibile che una donna potesse gareggiare in uno “sport per soli uomini”.
Ma “Perdifiato” racconta anche e soprattutto una grande storia di affermazione ed emancipazione: la storia di una donna Emiliana e testarda, che corre in volata contro il maschilismo e il pregiudizio. Fino all’ultimo respiro.
Il 20 e il 21 novembre debutterà, invece, “Il mio bacio verrà a cercarti”. Maria Elisa Barontini, attrice e autrice dello spettacolo, racconterà la storia di Elvira Mattei, maestra elementare amante della letteratura che si ritrova a fare i conti con il proprio status di single, o meglio di zitella, come lei stessa tiene a precisare. Venire a patti con la mancanza di un amore la porterà a confrontarsi con se stessa, aprendosi a prospettive che non aveva mai immaginato.
Elvira sarà, poi, davvero una zitella? O meglio, le zitelle esistono davvero? Il viaggio dentro la sua anima sarà surreale e pieno di ostacoli da superare, ma Elvira non sarà sola. A sostenerla non mancheranno gli amici di sempre: William Shakespeare, Oscar Wilde, la sua Jane (Austen, naturalmente) e tantissimi altri. Insomma, attraverso le loro pagine immortali, i più grandi autori di tutti i secoli faranno a gara per consigliare Elvira.
A chiudere la rassegna troveremo Claudia Mariani che calcherà le assi del palcoscenico con il suo “Io, lui e la fata turchina” il 27 e il 28 novembre. Lo spettacolo è a metà strada tra una commedia, uno stand-up comedy e un monologo e racconta il dramma che tutti conosciamo: “Il tradimento!” Ma in realtà analizza una temibile patologia che colpisce gli uomini giunti alla soglia della mezza età, che vedono questo momento della loro vita più che altro come l’inizio della fine.
Ma è davvero così? oppure si tratta più precisamente di un nuovo inizio? Mille le domande che la protagonista si pone, e noi con lei: cosa fa funzionare una coppia? Perché alcuni restano insieme ed altri no? A che punto sono i rapporti tra uomo e donna? Speriamo che in un’oretta o poco più la nostra Valeria, donna tradita, riesca a darci tutte le risposte.
Siamo certi che questa stagione sarà una meravigliosa ripartenza per il Teatro Kopó che, parallelamente ha organizzato anche la stagione teatrale “A teatro con mamma e papà”, con la speranza che anche i più piccoli possano appassionarsi alla magia del palcoscenico e che possano – un giorno- essere fruitori e spettatori consapevoli da adulti.
“Speriamo in una ripartenza reale e ci auguriamo che il pubblico torni a riempire i teatri ora che finalmente abbiamo ottenuto – dopo lunghe battaglie – la capienza al 100%” queste le parole di Francesca Epifani.
Lo stesso augurio facciamo anche noi sia al Teatro Kopó di Roma che a tutti i Teatri d’Italia: che si torni presto alla normalità e che si ricominci a respirare nuovamente la meravigliosa aria del teatro e della cultura in tutte le sale grandi e piccole di cui il nostro bel paese è ricco.
Tutte le ulteriori informazioni sono consultabili sul sito www.teatrokopo.it