Tagliacozzo Festival in notturna: al via i concerti a lume di candela
La scorsa notte, dalle 23.30, presso il monumentale Chiostro di San Francesco, il Tagliacozzo
Festival, diretto dal Maestro Jacopo Sipari di Pescasseroli, ha inaugurato la rassegna ideata dal Maestro Alessandro Zerella, segretario artistico del festival, intitolata “Tagliacozzo Notturna”,
una serie di concerti notturni illuminati esclusivamente da candele.
Ospite della rassegna il violinista e compositore Raffaele Tiseo, che ha proposto
insieme al Quartetto Vetter, composto dallo stesso Tiseo e dai colleghi Silvano Fusco,
Flavia Civico, Alessandro Zerella, un concerto dedicato alla Viola d’Amore, uno strumento musicale della famiglia dei cordofoni. Sono controverse le ricostruzioni circa l’origine di questo nome. Le più probabili, dopo che l’ipotesi di una corruzione dell’espressione “viola de’ mori” si è dimostrata priva di fondamento, sono le due tradizionali, che si richiamano alla testa di amorino scolpita nella maggior parte degli esemplari pervenutici, oppure in riferimento alla dolcezza del suono. Quest’ultima sembra essere la più probabile, se consideriamo l’esistenza di altri strumenti con l’attributo “d’amore”,
caratterizzati da una particolare morbidezza di suono, che li distingue dallo strumento da
cui derivano.
Le dimensioni della viola d’amore sono simili a quelle della viola, tuttavia la forma è
simile a quella della viola da gamba, con spalle spioventi e fasce relativamente alte. Lo
strumento si caratterizza per la presenza, oltre che delle sette corde che vengono
sollecitate dall’archetto, di una serie di altre sette corde di risonanza che scorrono sotto
quelle principali, attraverso il ponticello, sotto la tastiera, in un passaggio ricavato nello
spessore del manico, e sono assicurate, in basso con dei chiodini di avorio posizionati a
fianco del bottone, in alto ad un’ulteriore serie di piroli posti su un prolungamento del
cavigliere.
Un’esperienza sensoriale di assoluto livello.