Sulmona, la rivoluzione sperimentale di Patrizio Maria D’Artista al teatro Caniglia
Nuovo corso per il Teatro comunale “Maria Caniglia” di Sulmona (L’Aquila) grazie all’affidamento sperimentale della programmazione e della gestione della stagione di prosa all’associazione culturale Meta. Una formula originale affidata al compositore sulmonese Patrizio Maria D’Artista, scelto come nuovo direttore artistico di questo progetto culturale.
L’associazione si occuperà inoltre della programmazione della stagione di teatro ragazzi, della produzione di nuovi spettacoli originali e di proiettare il teatro verso una nuova fase, quella nella quale verrà restituita alla struttura sulmonese il suo ruolo chiave nella produzione culturale della città. L’idea è quella di avviare, sin dai primi di gennaio e per tutto il 2021, un percorso che porti a trasformare nel tempo il “Caniglia” da teatro di ospitalità a teatro di produzione in grado di mettere in rete e sostenere direttamente oltre alle imprese teatrali di rilievo nazionale, anche realtà professionali, scuole di teatro, compagnie e associazioni che operano nel territorio, favorendo la produzione di spettacoli e contenuti che potranno rappresentare la città di Sulmona in tutta la Penisola.
Oltre alla storica sala da 700 posti, il “Caniglia” vuole costituire un elemento propulsore verso la creazione di un sistema forte e diversificato che aumenti la fruizione e la visibilità anche di altre importanti risorse del patrimonio comunale, dalla sala del cinema teatro Pacifico, in collaborazione con la società Magia Cinematografica, al Foyer del teatro comunale, al Piccolo Teatro di via Quadrario.
D’Artista coordinerà il lavoro di una squadra giovane e animata da un amore viscerale per il territorio e per il teatro. “Sono onorato di poter dare il mio contributo professionale al teatro che più amo”, dice D’Artista, “dove sono nato artisticamente e alla mia città alla quale sono da sempre profondamente riconoscente. Credo sia il momento più importante della mia carriera. Il futuro che abbiamo davanti è una chiamata alla responsabilità”.
Piuttosto fitta l’agenda di impegni:
“Nel breve periodo”, spiega, “si dovrà lavorare ad una stabilizzazione della struttura organizzativa a servizio del teatro, a garantire una programmazione di qualità, ad avviare nuove produzioni originali, a favorire processi di collaborazione attiva con tutte le realtà associative sulmonesi che si occupano di spettacolo dal vivo e a lavorare alla creazione di nuovi pubblici della cultura con particolare riferimento alle nuove generazioni”.
Questo progetto vedrà la luce in un periodo storico particolarmente complesso ed incerto dove si è palesata la grande precarietà e fragilità del settore dello spettacolo. Un presente che ha visto un aumento significativo del consumo culturale domestico e via web a discapito di altri settori culturali legati a luoghi fisici come i musei, i teatri e le arti performative, fortemente colpiti dalle misure restrittive.
“Consapevoli di quanto sia difficile questo momento abbiamo scelto di restare e fare la nostra parte per uscire da questo stallo perché abbiamo un disperato bisogno di cultura. Noi tutti dobbiamo prendere atto che non ripartiremo dall’attimo prima in cui il mondo si è fermato. Bisogna essere lucidi interpreti del nostro presente. “Siamo esseri sociali fatti di relazioni umane. Una prossimità conquistata frutto di una complessa evoluzione antropologica e di innumerevoli battaglie culturali nel segno dell’inclusione, eppure abbiamo dovuto imparare a tenerci a distanza. Attraverso l’esperienza teatrale torneremo ad incontrarci”.
Le attività di prosa e di spettacolo che l’associazione culturale Meta porrà in essere andranno ad integrarsi con quelle concertistiche che la Camerata Musicale Sulmonese propone da moltissimi anni, insieme a tutte le iniziative promosse dal Comune di Sulmona.
“L’obiettivo”, ha spiegato sindaco di Sulmona Annamaria Casini, “è anche promuovere la produzione teatrale e per ‘fare cultura’ con l’ambizione di portare fuori dai confini territoriali i talenti della nostra area, con evidenti ricadute economiche ed occupazionali. Vogliamo dare ai giovani che credono nella cultura ed hanno competenze e capacità specifiche una prospettiva di lavoro, di crescita e di realizzazione in grado di richiamare anche risorse finanziarie dal Fus (fondo unico dello spettacolo) che fino ad oggi hanno interessato il nostro territorio in modo del tutto marginale”.
“Il progetto” ha aggiunto l’assessore alla Cultura Manuela Cozzi, “intende rafforzare una rete di competenze collegando attraverso idee le molteplici strutture che afferiscono al patrimonio cittadino, al cinema Pacifico, al foyer del teatro, a spazi aperti come il Parco fluviale, al centro cittadino. Questo è un primo passo verso una gestione diversa e duratura, promuovendo un nuovo dialogo fra teatro e territorio anche facendo ricorso alle nuove tecnologie, sito web e pagine social dedicate, caratterizzate da un Logo distintivo, mai avuto fino ad oggi per promuovere il nostro Teatro a livello regionale e nazionale”.