Sulle tracce del Drago 2022: vivere e divertirsi rimanendo se stessi
La tredicesima edizione del festival “Sulle tracce del Drago” è stato un successo di pubblico e critica. Famiglie e adolescenti provenienti da tutta Italia hanno letteralmente invaso la villa comunale e l’area antistante l’Emiciclo, il cuore pulsante della politica regionale, che in occasione del weekend appena trascorso è diventato la casa dei nerd di tutte le età. Cosplayers e semplici curiosi, gamers e nuovi appassionati si sono dati appuntamento all’Aquila per un festival che in questi anni ha saputo ritagliarsi una centralità notevole nell’ambito degli eventi a tema su suolo nazionale. Le tremila presenze sono qui a dimostrare che parlare di nicchia è quanto meno riduttivo, oltre che ingeneroso. L’universo fantasy, esteso in tutte le sue forme, è un fenomeno globale che trascende il semplice concetto di passione per integrarsi con uno stile di vita coerente con i propri argomenti preferiti.
Sulle tracce del Drago 2022: quale è il rapporto tra l’Abruzzo e il mondo del fantasy?
La manifestazione si è chiusa ieri, domenica 4 settembre, tra giochi, dimostrazioni, laboratori, presentazioni, musica e intrattenimento. La tiktoker (recentemente anche su OnlyFans) Elisa Fortunato (guarda l’intervista) anche conosciuta come la professoressa di corsivo, ha inaugurato la kermesse, Giorgio Vanni, la voce dei cartoni animati degli anni Novanta e Duemila ha reso indimenticabile il sabato sera, e la gara di cosplayers ha rappresentato il clou dell’ultima giornata. Sedici gli iscritti ma anche numerosi partecipanti fuori dalla competizione che si sono comunque divertiti nell’indossare i panni del personaggio più amato. Grandi e piccini, famiglie con bambini al seguito e comitive di adolescenti, tutti con gli occhi incollati sul palco per assistere alla divertente e colorata sfilata che ha potuto contare anche su giovanissimi di otto e dodici anni.
Sulle tracce del Drago 2022: l’intervista a Giorgio Vanni
Il festival, ricco di eventi e ospiti, è stato l’occasione di incontro e riflessione su temi di attualità che hanno visto il coinvolgimento del pubblico, generando un sano interesse per gli argomenti trattati. Non è mancato il dibattito, così come le polemiche al netto delle volgarità gratuite, intorno alla manifestazione che si è conclusa facendo tesoro delle interazioni dei partecipanti e che guarda già alla prossima edizione.
“Vi è un fil rouge che lega coloro i quali amano questo mondo – ha commentato Salvatore Santangelo, ideatore e direttore artistico del festival – che ha generato un clima di divertimento, certamente, ma anche di sincera e genuina socialità. Chi ha partecipato ha potuto esprimere se stesso, lontano da pregiudizi o etichette limitanti. ‘Sulle tracce del Drago’, infatti va oltre la sua mera funziona ludica: è un momento di aggregazione. Anche quest’anno abbiamo colto nel segno e, mi sembra, rispettato le aspettative del pubblico presente”.