“Storia della mia Vita”, Alessandro Faonio scrive attraverso gli occhi di sua nonna
Alessandro Faonio, con la sua penna, ha tratteggiato i contorni di una vita piena di dignità e memoria. Una vita che, al di là del legame di sangue, si unisce alla sua con grande senso di ammirazione e stima; valori ben più forti di un DNA.
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“Storia della mia Vita“ è un romanzo di circa cinquecento pagine incentrato sulla storia della nonna dell’autore, Vita Mongelli. Una storia che fa riflettere sull’approccio alla vita. Questo romanzo restituisce dignità e giustizia a tutte le storie di donne ormai sepolte dalla polvere degli anni.
La guerra, il dolore di una madre e di un padre che con occhi pieni di lacrime guardano i propri figli andare al fronte con l’amarezza di un destino già scritto.
Una famiglia numerosa, tipica del tempo, che accoglie l’ultima nata come una stella capace di illuminare gli angoli bui delle proprie esistenze. E un’esistenza così importante non può non chiamarsi Vita. Faonio racconta sua nonna e la mette sempre al primo posto, basti pensare alla copertina, commovente segno di rispetto e amore infinito.
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Una donna, Vita, costretta, come quasi tutte le donne della sua generazione, a dover fare i conti con la morte e la disperazione ancor prima di conoscere il senso della vita stessa. Il dolore e la perdita sono stati fin da subito compagni di un viaggio molto lungo quasi un secolo. Il lettore si sente cullato dalla narrazione ricercata ma al tempo stesso semplice e scorrevole dell’autore. Si viaggia da Polignano a Mare a Spoleto passando per Roma fino ad arrivare in Abruzzo.
Mentre si sfoglia il libro, leggendolo tutto d’un fiato e lasciandosi trasportare dalle montagne russe di una “Vita” intera, si immagina un ritratto di nonna e nipote che, seduti davanti ad un caminetto, si scambiano racconti ed emozioni. L’immagine della nonna che ripercorre, in compagnia del nipote, fotogramma dopo fotogramma, le lacerazioni, le separazioni, la mestizia per un amore passato, le lacrime ormai asciugate dal vento dell’esperienza e la gioia dei figli, costruisce inconsapevolmente un pezzo di storia familiare indelebile e indistruttibile.
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Leggere questo libro significa immergersi completamente in una realtà del passato che testimonia la resilienza delle donne, nonne e mamme, che hanno, in silenzio, costruito un futuro. Lo scrittore ha riportato alla luce una Vita che ora è impressa nero su bianco su un libro che, sicuramente, d’ora in poi rappresenterà un orgoglio per la sua famiglia.
Vita è una “perla” e lo sarà per sempre. Una perla vera, nata dalle ferite, come lei stessa afferma rivolgendosi alla sorella. Una perla che trasforma le delusioni in forza e voglia di vivere. Una perla che vale la pena di conoscere e apprezzare.