Stop ai teatri da oltre un mese: “Non possiamo affrontare questo momento senza arte”
Mentre oltralpe si parla di riapertura dei luoghi di cultura e anche di teatri, in Italia ci destreggiamo tra zone gialle, arancioni e rosse. Le restrizioni imposte dal DPCM dello scorso 24 ottobre hanno colpito nuovamente e duramente il settore teatrale. Ma i teatri non sono solo quelli da centinaia di spettatori, sono anche quelle piccole perle in grado di proporre un’offerta culturale di tutto rispetto. Tra queste, nel cuore del capoluogo abruzzese, si erge “Lo Spazio Rimediato”.
La nostra intervista al Direttore Artistico Giuseppe Tomei.
Cos’è “Lo Spazio Rimediato”?
Nel cuore del centro storico dell’Aquila “Spazio Rimediato” è un luogo di arte e spettacolo, e ospita numerose attività culturali. Sono previsti corsi di teatro, di disegno e di scrittura per bambini, ragazzi ed adulti. Programmiamo inoltre ogni anno due stagioni artistiche. La nostra sala può contenere fino a 50 posti a sedere. L’obiettivo è quello di concretizzare un crocevia di idee ed iniziative e sviluppare uno spazio di produzione, formazione e incontro adeguato a tutte le fasce di età, creando un luogo in cui sia possibile condividere esperienze culturali nella consapevolezza che tutto ciò che apparentemente è considerato superfluo è in realtà un bisogno fondamentale.
Di fronte ad una nuova chiusura dei teatri, cosa rappresenta questo stop per voi?
Lo abbiamo già fatto: ci siamo fermati e siamo ripartiti. Lo rifaremo, ripartiremo appena possibile. Un ulteriore sacrificio per chi esercita questa professione ma di certo non sufficiente a farci passare voglia di fare e dare teatro.
Dopo il primo lockdown in che modo “Spazio Rimediato” ha reagito? Con la riapertura a giugno in che modo avete lavorato?
Abbiamo ridotto la capienza a trenta posti, rispettato le norme di distanziamento e di igiene, adottando anche dispositivi atti alla disinfezione di sedie, palco e locali igienici.
Come si può affrontare questo periodo storico così particolare senza arte e senza teatro?
In questo caso sarò brevissimo, se non addirittura laconico: non si può.
Con uno sguardo ai mesi passati e non solo, con riguardo al settore teatrale, quali errori sono stati fatti?
Non sono in grado di rispondere a una domanda che comporta una certa complessità e competenza non solo artistica, ricordo solo che il teatro in quanto luogo di cultura e di conseguente riunione di persone è risultato, dati alla mano, il luogo con meno contagi in assoluto. Preferirei non andare oltre. Traete le vostre conclusioni.
Cosa ha in cantiere “Spazio Rimediato” per il futuro?
I corsi on line sono attivi già ora, la nostra partecipazione a Sharper 2020 sarà presto in rete, la stagione interrotta è pronta a ripartire con importanti novità per quanto riguarda artisti e Enti co-organizzatori, una nostra produzione (scritta, diretta, allestita e interpretata da professionisti aquilani del settore) è pronta a partire in tournée. E questa è solo la punta dell’iceberg!
Leggi anche: Speciale Nick Drake, il poeta maledetto del rock inglese in bilico tra Baudelaire e Robert Johnson