Spettacolo, per cinema e teatri l’Agis lancia l’allarme
Il mondo dello spettacolo dal vivo è in crisi. In base all’ultimo rapporto della Siae il presidente dell’Agis (Associazione Generale Italiana dello Spettacolo) Francesco Giambrone si dichiara preoccupato per il futuro di un comparto così strategico.
I dati, ha commentato Giambrone all’Ansa, “riflettono la situazione di estrema difficoltà che stanno ancora vivendo l’intero comparto dello spettacolo dal vivo e le sale cinematografiche. Ci sono segnali di ripresa ma le conseguenze di tre anni di pandemia oggi si sommano a quelli della crisi legata al caro energia e e all’incremento del costo delle materie prime”.
Lo spettacolo in generale è ancora lontano dai numeri pre Covid. Rispetto al 2019, infatti, si registra un -72% di spettatori e -78% di spesa.
Nell’analisi della Siae emerge come a livello generale (considerando quindi anche teatro, concerti, sport, etc.) nel 2021 il numero degli spettatori, rispetto al 2019, è calato da 306 milioni a 84. Dati che si riflettono negli incassi passati dai 2,7 miliardi di euro del 2019 agli 870 milioni del 2021. In un comunicato congiunto del presidente onorario della SIAE Mogol e del direttore generale Gaetano Blandini, si sottolinea come servirà “una visione sistemica e un’idea di sviluppo condivisa per attivare una vera ripartenza”. Ma anche un’attenzione particolare “ai lavori creativi e alle loro esigenze”.
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“Quello che servirà – ha dichiarato Blandini – sono interventi mirati e diversi da settore a settore, perché la ripartenza si accompagni ad innovazione tecnologica e sicurezza”. In questa ottica è chiaro il riferimento al Governo.
E proprio durante un incontro tra il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e il presidente dell’Agis Giambrone si è affrontato il momento critico vissuto dal mondo dello spettacolo. Una situazione ancora emergenziale e che richiederà alcuni investimenti da parte dello Stato. Come nel caso del Fondo Unico dello Spettacolo.
“Sono grato al Ministro” – ha dichiarato Giambrone in seguito all’incontro– per il confronto costruttivo e per la sensibilità dimostrata. Lo spettacolo e l’esercizio cinematografico vivono ormai una condizione di costante emergenza e meritano attenzione e interventi tempestivi e concreti. Il Ministro con l’incontro di oggi ha manifestato ascolto e attenzione rispetto alle principali esigenze del settore”.
Lo stesso Ministro ha affermato di aver “ascoltato con grande attenzione le questioni poste da AGIS, che studierò approfonditamente nelle prossime ore. In tal senso garantirò il mio impegno per affrontare concretamente le esigenze del settore dello spettacolo dal vivo e dell’esercizio cinematografico”.
La crisi, l’aumento dei costi della vita non colpiscono solo concerti e tour, i quali sempre più frequentemente in Europa vengono annullati per problemi finanziari. Anche il mondo dei cinema e dei teatri sta vivendo un calo degli introiti che potrebbe avere conseguenze gravi a medio-breve termine. Gli incassi derivanti dalle proiezioni nelle sale e dagli spettacoli live sono una buona fetta della torta che permette al mondo dello spettacolo di andare avanti. Non bastano di certo i guadagni ottenuti dalle piattaforme streaming.
Nonostante l’offerta nelle sale sia aumentata del 26% gli spettatori stentanto a crescere, con le presenze in sala che non superano il 5% in più degli anni precedenti. Da qui bisognerebbe rivedere non solo la qualità dell’offerta, ma anche i costi per accedere alle sale. Costi troppo alti allontanano il pubblico, in particolare quelle fasce che per anni hanno dato linfa vitale a questo settore. In particolare gli adolescenti, per i quali circa 20€ tra biglietto e consumazione possono risultare una discriminante tra l’andare al cinema (o meno frequentemente a teatro)o cercare altri passatempi. Così come per le famiglie, per le quali una giornata al cinema sta diventato quasi un lusso, virando perciò sempre di più su siti pirata o altro.
Da qui l’urgenza di agire per ripopolare le sale dei cinema e dei teatri.
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