“Spaghetti”: lo spettacolo di circo contemporaneo sulle migrazioni italiane di inizio secolo
Buio. Valigie di pelle, sacchi di iuta, cassette e scatoloni. Funi di ogni tipo e lunghezza come a voler formare una tenda sul fondo del palco. Fumo a mo’ di nebbia e il rumore di acqua che batte sul fondo delle navi. Così accoglie i suoi spettatori il “Teatro Vascello” di Roma alla prima di “Spaghetti” della Compagnia “Materiaviva Performance”.
Con la regia di Roberta Castelluzzo – e l’aiuto regia di Linda Di Pietro il Vascello ottiene l’ennesimo sold out con uno spettacolo di circo contemporaneo sulle migrazioni italiane di inizio secolo. Sul palco, per circa 80 minuti, 19 performer si alternano nel raccontare le emozioni, i pensieri, le speranze ed i timori di quei trenta giorni in mare. Stretta tra le braccia una piccola valigia per ricominciare, un biglietto spesso prepagato e la speranza di essere fra i sopravvissuti che avranno la fortuna di arrivare all’America.
“Spaghetti” affronta – con una piacevole delicatezza e leggerezza ma con il forte realismo conferito anche dall’uso dialetti – grandi temi legati al topos delle migrazioni: l’euforia della scelta di partire, le difficoltà nel lasciare amori ed amici, il modo immaginare il mare per poi scontrarsi con la puzza del porto e la vastità d’acqua che sembra non finire mai. E ancora lo spirito di adattamento e l’entusiasmo degli italiani contro la delusione del trattamento da pelleoliva o scimmie, delinquenti, mangiaspaghetti puzzolenti, dal “Ci rubate il lavoro” al “Tornatevene a casa vostra“.
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Valigie piene di storie, di speranze, di ricordi, di malinconia e… di pasta. Se si sopravvivrà al viaggio, gli spaghetti saranno di nuovo sulla tavola, senza sapere se ci sarà una casa, senza sapere quale sarà il futuro, ma quel rito, quell’odore, quel sapore inconfondibili … Tutto ciò darà di nuovo forma alla storia familiare, accompagnerà i ricordi e cullerà il sogno di ricominciare. Partendo dall’immagine della valigia piena di pasta, di conserve, di salumi, lo spettacolo della Castelluzzo vuole raccontare storie tanto vere quanto simboliche. Storie di un’immigrazione che nel tempo si ripete identica, con altri nomi, altri tragitti, ma straordinariamente sempre uguale. Storie di viaggio, storie di gente che si sposta per mare e condivide preoccupazioni, speranza, nausee, euforia, paura e, in questo caso, spaghetti.
Ma “Spaghetti” non è lo spettacolo sulle migrazioni che ci si potrebbe aspettare. Oltre al prima e al dopo, al Teatro Vascello ci si concentra proprio su quei trenta giorni di viaggio, in cui tra rumore continuo e odori poco piacevoli, tra tante morti e tante storie, quando vedere la terraferma sembra solo un ricordo e una speranza troppo lontana, nascevano storie e legami ineffabili. Ed infatti gli artisti di “Materiaviva” raccontano i più svariati rapporti, sensazioni e modi di ingannare il tempo a ritmo di musica. A piccole parti di racconto orale si alternano la forte evocatività e l’allegria del linguaggio del circo teatro in un continuo viaggio tra emozioni diverse e differenti punti di vista. Trapezio, tessuto aereo, acrobatica, corda, palo cinese, roue cyr, verticalismo e manipolazione di oggetti sono solo alcune delle tecniche circensi che danno un respiro fisico e acrobatico di straordinario coinvolgimento. Impossibile non restare col fiato sospeso e non lasciarsi trascinare dalle più celebri e popolari musiche dell’inizio del Novecento, canticchiate nei porti o dalle grandi ballate con violino o chitarra acustica.
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“Non avete idea della gente che s’era portata ‘na cosa da suonà: il tamburello, il violino, la fisarmonica. Allora si cercava de fa’ festa, perché – capite – c’avevamo un magone che ci distruggeva. […] Alle volte in mare c’era qualcosa che ci ricordava casa. Qualche rumore per esempio: il rumore delle scodelle, il rumore del ramaiolo nella pentola. Oppure l’odore del sugo. Booono il sugo! Perché se magnava pure insieme qualche volta: dopo tutto quel tempo che passi insieme alle persone, che stai in una situazione così, si diventa quasi una famiglia. Pure quelli che non ho più rivisti una volta scesi dalla nave, oh io ce li ho qua davanti agli occhi, come se fosse oggi. Perché magnà insieme era importante.“
IL CIRCO TEATRO
La Compagnia “Materiaviva Perfomance” nasce dall’incontro tra attori, registi, danzatori, autori, circensi, artisti di strada e tecnici professionisti che alla comune formazione sommano la specializzazione individuale presso varie e diversificate realtà italiane ed estere. Gli spettacoli e le performance proposte da questa compagnia di artisti di strada, uniscono al gusto estetico dell’immagine, costumi dal grande impatto visivo, lo stupore della tecnica circense e la poesia della ricerca teatrale. Trampoli, acrobatica aerea, giocoleria, danza con il fuoco, equilibrismo, palo cinese sono alcuni degli strumenti espressivi utilizzati per creare sogni e suggestioni, spettacoli teatrali e spettacoli di strada che trasportano gli spettatori in una dimensione parallela, al confine tra immaginazione e realtà.
SECONDA REPLICA: Roma, “Teatro Vascello” domenica 30 ottobre alle ore 17
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