Sanremo 2024. Geolier vince la gara delle cover tra fischi e cori
La quarta serata della 74° edizione di Sanremo, condotta da Amadeus e Lorella Cuccarini, è stata dedicata alle cover e ai duetti: sul palco dell’Ariston si sono alternati ben 172 artisti tra cantanti, musicisti e ballerini.
“Se vai su Spotify trovi scritto ‘chiuso’: stanno tutti qua” afferma Fiorello che compare a tradimento sul palco poco prima dell’apertura ufficiale per chiedere ad Amadeus dove fossero i bagni.
Il vincitore
Geolier vince la serata cover con un medley dal titolo “Strade” insieme a Gué, Luché e Gigi D’Alessio. Ma il pubblico in sala non la prende affatto bene: Geolier rientra sul palco accolto solo da fischi e urla che durano un paio di minuti. Al punto che mentre sta per iniziare qualcuno grida “Non lo fare!“
Dopo l’esibizione del vincitore infatti la premiazione è avvenuta in fretta e furia mentre sul palco e in sala la tensione era palpabile, persino da casa.
L’omaggio a Mango
Fino al momento della proclamazione del vincitore il pubblico non ha certo avuto tempo di annoiarsi tra le 30 esibizioni. Gli spettatori in sala sembravano aver gradito: inutile tener conto delle standing ovation e cori (positivi).
La favorita sembrava essere la giovane Angelina Mango (in gara con “La noia“) che ieri sera ha reso omaggio a suo padre, Pino Mango, venuto a mancare nel 2014 in seguito ad un malore sul palco. Angelina, accompagnata dal Quartetto d’archi dell’Orchestra di Roma, ha cantato per lui “La rondine“: un brano che trasmette costantemente un senso di vuoto e mancanza, rappresentato dalla Rondine che vola via, allegoria della difficoltà di lasciare andare via qualcuno o qualcosa, ma con la consapevolezza che dietro una perdita c’è sempre un volo da spiccare, una libertà.
Un’esibizione a dir poco emozionante, delicata e dedicata, che è valsa ad Angelina e a Mango due minuti di applausi mentre il pubblico in piedi invocava il nome di Pino. Un applauso che la cantante ha preso in silenzio, visibilmente emozionata e facendo un passo indietro.
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Tante emozioni
I momenti di nostalgia non sono mancati: in questa quarta serata ci siamo lasciati cullare dai ricordi sulle note di “Notte prima degli esami” cantata da Gazzelle insieme a Fulminacci e un medley dei brani di Umberto Tozzi che ha duettato con i The Kolors.
Grande commozione anche con Roberto Vecchioni ospitato da Alfa sulle note di “Sogna, ragazzo, sogna“: due generazioni a confronto con grande rispetto e ammirazione, per finire entrambi inevitabilmente con la crime agli occhi. Stessa commozione per i Bnkr44 che hanno cantato “Ma quale idea” con o meglio per Pino D’Angiò, la cui voce è stata danneggiata da una malattia.
Sul palco dell’Ariston Riccardo Cocciante festeggia i 50 anni di “Quando finisce un amore“, cantando insieme ad Irama.
Forti emozioni grazie all’ “Hallelujah” di Cohen eseguita magistralmente dai Santi Francesi e Skin e grazie a Il Volo che ha cantato “Who Wants to Live Forever” dei Queen insieme al chitarrista Stef Burns.
Mr. Rain punta sull’effetto nostalgia con i Gemelli Diversi sulle note di “Mary” e un’esibizione delle Farfalle Olimpiche. Diodato rende omaggio a De André cantando “Amore che vieni, amore che vai” con Jack Savoretti.
Fiorella Mannoia duetta con Francesco Gabbani cantando insieme i brani con cui si contesero la vittoria di Sanremo 2017: rispettivamente “Che sia benedetta” e “Occidentali’s Karma“. Gabbani replica il gesto che sancì la loro amicizia: quando vinse nel 2017 si inginocchiò di fronte alla Mannoia tenendole la mano.
Ottima complicità e chimica tra i Negramaro (nella persona di Giuliano Sangiorgi) e Malika Ayane sulle note di “La canzone del sole“, tra Emma e Bresh in un medley di Tiziano Ferro, tra Maninni e Ermal Meta in “Non mi avete fatto niente“, tra Il Tre e Fabrizio Moro in un suo medley, tra Renga e Nek che cantano le loro canzoni a vicenda.
O ancora tra Rose Villain e Gianna Nannini in un medley della Nannini, tra Loredana Bertè e la chitarra di Venerus in “Ragazzo mio” di Ivano Fossati, tra Sangiovanni e Aitana nella versione italospagnola di “Farfalle/Mariposas“, tra Clara e Ivana Spagna sulle note di “Il cerchio della vita“, tra Mahmood e i Tenores di Bitti in “Com’è profondo il mare“.
Duetti impegnati
Ghali ha duettato con il musicista tunisino Ratchopper per un brano in lingua araba dal titolo “Banya (Vederci chiaro)”, la sua “Cara Italia” e un rivisitazione di “L’italiano” di Toto Cutugno.
Dargen D’Amico ha invece omaggiato il Maestro Ennio Morricone con la BabelNova Orchestra con le parole di “Modigliani“.
Pronti a scatenarsi
Annalisa ha aperto la serata delle cover con un’esecuzione eccezionale di “Sweet Dreams (Are made of this)” con La Rappresentante di Lista e il Coro Artemia. Mentre Big Mama coinvolge l’Ariston in una sensuale “Lady Marmelade” con Gaia, Sissi e La Niña.
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Fred De Palma ha portato sul palco gli Eiffel 65 in un medley dei loro successi. Mentre Alessandra Amoroso ha dedicato alcuni brani al suo Salento con i Boomdabash, e i La Sad cantano “Lamette” con Donatella Rettore.
I Ricchi e Poveri invece si sono scatenati insieme al pubblico di platea e galleria con un proprio medley insieme a Paola e Chiara.
Una Co-co sottotono
Nella quarta serata il ruolo di co-conduttrice è stato affidato a Lorella Cuccarini. La showgirl, cantante, ballerina e attrice ha fatto il suo ingresso all’Ariston in un modo tutto suo: è entrata dal foyer con un piccolo musical che raccontava la sua storia.
Un’energia travolgente con cui balla, canta e coinvolge pubblico e conduttori raccontandosi come bambina prodigio della danza, come Sandie nel musical Grease al fianco di Amadeus e nel programma “Fantastico 6” ballando Sugar Sugar con il suo Manuel Franjo impersonato da Fiorello.
Per il resto della serata, da Lorella Cuccarini ci saremmo aspettati di più: annuncia di aver scelto di omaggiare 4 grandi stilisti italiani indossando capi che in epoche diverse sono stati “modernissimi”. Ma non li spiega nemmeno tutti e per tutto il tempo non fa altro che stare al fianco di Amadeus e leggere qualche cartoncino.
L’unico episodio degno di nota che la coinvolge con sua evidente sorpresa è un regalo di Amadeus, suo amico da oltre trent’anni. Il conduttore rivela che, quando Lorella era una bambina, sua mamma – una sarta – era solita cucire vestiti per lei e versioni in miniatura per le sue bambole. La Cuccarini si emoziona solo al ricordo e si commuove già prima che Amadeus le consegni una scatola dorata contenente una bambola che le somiglia e indossa il suo stesso vestito.
Gli ospiti
In questa serata gli ospiti sono stati ricevuti velocemente sul palco o direttamente in platea, giusto per il tempo di un saluto. Parliamo dei cani dell’unità cinofila che si occupa della bonifica e della sicurezza del Festival di Sanremo, del campione di moticiclismo Pecco Bagnaia, della campionessa di pattinaggio artistico Carolina Kostner.
Sul palco Margherita Buy presenta il suo primo film da regista “Volare” (al cinema dal 22 febbraio) accompagnata all’amica e collega Elena Sofia Ricci. Invece in platea il cast della miniserie Rai “Mameli – Il ragazzo che sognò l’Italia” annuncia le puntate di lunedì 12 e martedì 13.
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Sul Suzuki stage, sotto la pioggia, si esibisce Arisa con “La notte“, mentre sulla Costa Smeralda tornare a suonare Gigi Dag.
I Jalisse
Ormai la loro perseveranza era durata un meme, ma come si suol dire, “chi va piano, va sano e va lontano“. I Jalisse ce l’hanno fatta: solo 27 anni dopo la loro vittoria, il duo è tornato a Sanremo. Non per gareggiare con uno dei brani con cui si sono candidati ogni singolo anno, ma in qualità di ospiti.
Per intercessione di Fiorello, i Jalisse sono tornati sul palco dell’Ariston con la loro “Fiumi di parole“. Canzone che la maggior parte del pubblico più giovane (che si è affezionato alla loro causa negli ultimi anni grazie al fenomeno dei meme) ha ascoltato per intero solo ieri sera sul palco di Sanremo, dove tutto inizio quasi trenta anni fa.
I trattori
Sul palco di Sanremo arriva la protesta dei trattori: è Amadeus a leggere una sintesi del documento del collettivo ‘Riscatto Agricolo’ consegnato al Festival: “Gli agricoltori italiani pagano lo scotto di decisioni sbagliate non basate sulla scienza. Basti pensare a politiche comunitarie quali il green deal, la direttiva sulla qualità dell’aria o il regolamento sui fitofarmaci, fortunatamente ritirata dalla Commissione Ue grazie alle nostre proteste; tutte queste politiche, a nostro avviso eccessivamente sbilanciate a favore dell’ambiente, vanno a discapito di tutta l’agricoltura italiana, con particolare riferimento alle piccole aziende. Su queste questioni pesa poi la spada di Damocle dei prezzi pagati agli agricoltori. Ricordiamo a tutti che noi non possiamo programmare il prezzo di vendita dei nostri prodotti, perché siamo sottoposti ad un mercato drogato dalle speculazioni, dove il prezzo a noi pagato è un decimo di quello che pagano i consumatori”.
La Top 5
- Geolier con Gué, Luché e Gigi D’Alessio – medley “Strade“
- Angelina Mango con Quartetto d’archi dell’Orchestra di Roma – “La Rondine“
- Annalisa con La Rappresentante di Lista e il Coro Artemia – “Sweet dreams (Are made of this)“
- Ghali con Ratchopper – medley
- Alfa con Roberto Vecchioni – “Sogna, ragazzo, sogna“
(Fonte foto: sanremorai)