Rosanna Pierleoni presenta all’Aquila “Lo specchio degli occhi tuoi” tra seduzione e devianze
Sabato 21 settembre, a L’Aquila alle ore 18 la Libreria Maccarrone (Centro Commerciale Amiternum – Pettino), ospita un incontro con Rosanna Pierleoni e il suo romanzo “Lo specchio degli occhi tuoi” (Il Cielo Capovolto Edizioni).
L’incontro è organizzato dall’associazione “Il Cielo Capovolto” e dalla Libreria Maccarrone. Sarà presente Maria Alberti, redattore editoriale di “Il Cielo Capovolto” e agente dell’autrice abruzzese. Rosanna Pierleoni, laurea in Giurisprudenza, è nata ad Avezzano e vive a Celano (L’Aquila). Il confronto sarà moderato da Stefano Carnicelli. Le letture sono curate da Adriano Sabatini e Fabio Iuliano si occuperà dell’accompagnamento musicale.
Sarà presente anche Antonio Zenadocchio, artista aquilano che ha realizzato, appositamente per l’opera, il dipinto di copertina “Seduzione distruttiva“. Lo specchio degli occhi tuoi è un romanzo che racconta la storia di due ragazze, Viola ed Elettra, alle prese con un tormentato passaggio dall’adolescenza alla maturità. Siamo a Roma negli anni 2000 anche se la narrazione, con continui colpi di scena, abbraccia l’intera esistenza delle due protagoniste. Il testo pone in evidenza molte tematiche interessanti come l’amicizia, la crisi della famiglia, la consapevolezza della bellezza, la seduzione, l’eros. Esplora anche alcune alienazioni e devianze della nostra società (difficoltà nell’affermare la propria identità, prostituzione giovanile, narcisismo, relazioni tossiche).
LA RECENSIONE (a cura di Stefano Carnicelli)
Tuffarsi nella scrittura di Rosanna Pierleoni è come affrontare un torrente burrascoso alimentato da una grande e rapida cascata. Le storie raccontate sono tumultuosi mulinelli, le cascate sono il flusso della vita che corre e avanza, a tratti dura, misteriosa, prepotente. Sin dalle prime pagine, il lettore viene coinvolto, scaraventato in un turbinio di sentimenti forti, emotivamente passionali. L’avvio è dirompente, tipico di un romanzo giallo: una notte in ospedale, un coltello, un delitto. È una storia che ritorna. Viene consegnata dal tempo con un preciso ordine… il corpo, la lettera, la scatola. Si capirà tutto leggendo, dedicando al testo l’importante attenzione che merita…
Nel suo romanzo “Lo specchio degli occhi tuoi” (Il Cielo Capovolto Edizioni), l’autrice descrive la vita di due protagoniste: Elettra Grieco e Viola Mariani. Sono due giovani ragazze i cui destini, magicamente, si incrociano. Hanno sogni da vendere e tutta la vita davanti; siamo agli inizi degli anni 2000. Entrambe fuggono da un passato, da una famiglia che non sentivano più come la culla in cui esistere. Scelgono Roma quale città in cui vivere per rinascere; finalmente una nuova realtà fino a quel momento vessata. Casualmente si incontrano in un locale (la “Ronda”) dove si balla la salsa. La loro è un’amicizia predestinata; cresce in tempi brevissimi e dopo appena sei mesi sfocia in una cercata e serena convivenza.
Rosanna è davvero abile nel proporre quelle che sono accurate descrizioni. Affresca, con le parole, i luoghi e le scene. Traccia percorsi visivi in cui il lettore può calarsi con profondo interesse. Scrive molto bene l’autrice, è attenta e puntuale nell’uso delle parole. La sua è una scrittura elegante, ricca di riferimenti, fortemente descrittiva. Le frasi sono brevi, evocative, mirate. Nulla è lasciato al caso.
Agli inizi dei vari capitoli ci sono, spesso, passaggi con cui la scrittrice, molto opportunamente, ricompone il filo della storia e dei tempi narrati. È una scossa, un sussulto emotivo che arriva al lettore e lo riporta nel pieno di una narrazione accattivante.
A distanza di due anni dal loro incontro, le due protagoniste condividono il “Mama”. È la loro nuova attività, un luogo dove incontrare i clienti iscritti. L’idea era di creare un’oasi di pace; un posto per accogliere, parlare, essere sé stessi senza maschere né filtri, uno spazio anche sensuale per esprimere fisicità e piaceri della carne.
Dei tre elementi dominanti, è spesso la “Scatola” a farla da padrona. Contiene un vestito da ballerina impreziosito dal profumo di petali di rosa. E poi tante lettere, fiumi di lettere indirizzate ai vari personaggi che appartengono alla storia. È Elettra che scrive. Sono lettere intense, piene di pathos, cariche di sentimento. Sono parole che diventano pura poesia che arriva al cuore. In generale, in tutto il romanzo non mancheranno mai i sentimenti.
La convivenza e il Mama non faranno che rafforzare l’amicizia tra le due protagoniste. Il rapporto si fa unione di anime e di corpi; una ricchezza reciproca che riempie ogni vuoto esistenziale. Esserci sempre, vicendevolmente, anche quando il destino apre baratri apparentemente insuperabili.
Nel testo l’autrice esprime una grande fantasia che trova, nelle sue costruzioni, sempre nuove vicende da raccontare. La trama è agile e brillante, ben sostenuta e in continuo movimento, in grado di arricchire e sostenere, in modo pregevole, l’intero romanzo.
Appropriata l’idea di una presenza esterna in qualche modo neutra; presenza che, a distanza di molti anni, propone i passaggi della storia (un tempo di oltre sessanta anni). Soprattutto da voce alle lettere, alle pagine dei diari, agli spunti poetici. Quando la narrazione si fa poesia percorriamo le pagine più acute e vigorose. Rosanna scava nell’animo di Elettra e Viola, le mette a nudo e scruta ogni più piccolo dettaglio. Dipinge, rammenta, cuce frammenti di esistenze che si perdono per poi rinvenire; un trovarsi e ritrovarsi costante che supera lo spazio e il tempo. Tra le due protagoniste esiste un’appartenenza che si fa assoluta.
Le due ragazze subiranno anche gli effetti tossici di improbabili relazioni. In qualche modo sono vittime di uomini che non sanno esprimere quell’amore che le potrebbe rendere felici. “L’amore è folle e folle è la felicità”, scriverà Elettra in uno dei suoi tanti scritti. Il sogno, forse, di diventare una scrittrice? In particolare sarà proprio lei a subire la durezza di un destino ostile, costretta anche a convivere con cattivi segreti che si trascina dall’infanzia. Germano, Augusto, Massimo, Andrea, Roberto, Sergio, sono solo alcuni degli uomini che vivranno l’esperienza del Mama.
Il romanzo abbraccia l’intera esistenza delle due protagoniste. Il loro legame è talmente forte da ricomporsi anche a distanza di molti anni, dopo che il destino aveva imposto percorsi e luoghi diversi (Viola lascerà Roma e vivrà, per tanti anni, in Francia). Nella vita può accadere di tutto. Ci possono essere voci nuove, volti diversi, ma per qualche oscuro mistero si vive e si muore solo per quei cuori a cui si appartiene. Ed è proprio questo quel filo invisibile ed eterno che legherà, per sempre, Elettra e Viola nell’unico luogo, il Mama, in cui furono veramente felici.
Da segnalare il bel dipinto di copertina “Seduzione distruttiva” (2024), realizzato dall’artista aquilano Antonio Zenadocchio appositamente per il romanzo. Arte su arte…
L’AUTRICE
Rosanna Pierleoni è nata ad Avezzano (AQ) nel 1984. Sin da subito s’innamora della parola e dall’età di sei anni si tuffa nelle più svariate letture. Dopo aver conseguito la maturità classica, si trasferisce a Roma dove si laurea in giurisprudenza. È qui che muove i primi passi nel mondo del lavoro. Ha pubblicato il romanzo “I buchi del cielo” (2011) e un saggio sul procedimento per l’adozione internazionale. Vive a Celano (L’Aquila) con suo marito e le loro tre figlie.