Romaeuropa festival: Ascanio Celestini ricrea il presepe di San Francesco in un supermercato
Il percorso del Romaeuropa festival attraverso le geografie del teatro italiano conduce, il 16 e il 17 novembre – Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, all’ultimo lavoro di Ascanio Celestini, attore-narratore tra i più rappresentativi del panorama italiano, in scena con Rumba. L’asino e il bue del presepe di San Francesco nel parcheggio del supermercato, in prima nazionale e corealizzato con Fondazione Musica per Roma.
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Dopo il suo Museo Pasolini (Ref 2021), Celestini torna al festival per la settima volta in poco più di dieci anni con una nuova favola, al centro il campione di umanità, San Francesco, il santo controcorrente che si spoglia delle sue ricchezze per farsi servo dei poveri.
Nel solco del presepe allestito dal santo nel 1223 a Greccio, di cui quest’anno ricorre l’ottavo centenario, Celestini allestisce il suo presepe nel parcheggio di un supermercato dove Francesco d’Assisi contemporaneo, simbolo di carità laica, incontra i personaggi di strada, gli invisibili delle case popolari, i dimenticati dalla società.
La ricerca documentaria che sempre accompagna il lavoro di Celestini lo ha condotto nel piccolo paese della Sabina, sede della leggendaria ricostruzione della Natività, per ascoltare le voci degli abitanti di oggi, rendendo il suo racconto ancora più vicino alla memoria di quei luoghi.
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Ad accompagnare la parola di Ascanio Celestini la fisarmonica di Gianluca Casadei, già con lui in Laika (2015), e le scenografie firmate dal pittore Franco Biagioni.
L’attore – narratore
Ascanio Celestini è attore, regista e autore teatrale italiano (Roma, 1972). È considerato uno dei rappresentanti più importanti del nuovo teatro di narrazione. I suoi spettacoli, preceduti da un approfondito lavoro di ricerca, hanno la forma di storie narrate in cui l’attore-autore assume il ruolo di filtro con il suo racconto, fra gli spettatori e i protagonisti della messa in scena.
Tra i suoi spettacoli si ricordano: Cicoria. In fondo al mondo, Pasolini (1998); Radio clandestina (2000); Fabbrica (2002); Scemo di guerra. Roma, 4 giugno 1944 (2004); La pecora nera. Elogio funebre del manicomio elettrico (2005); Live. Appunti per un film sulla lotta di classe (2006); Il razzismo è una brutta storia (2009); Pro patria (2012); Discorsi alla nazione (2013).
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Nel 2007 ha girato il documentario Parole sante, incentrato sul tema del lavoro precario, e contemporaneamente è uscito con lo stesso titolo il suo primo album di canzoni; è del 2010 il suo primo lungometraggio, La pecora nera, tratto dall’omonimo spettacolo teatrale, racconto sull’esperienza dei manicomi e sull’alienazione dell’odierna società dei consumi, cui ha fatto seguito nel 2015 la pellicola cinematografica Viva la sposa.
Tra le sue pubblicazioni più recenti si segnalano la raccolta di racconti Io cammino in fila indiana (2011), Pro patria (2012), Un anarchico in corsia d’emergenza (con M.L. Gargiulo, 2015) e Barzellette (2019), Museo Pasolini (2021).