Roma a Teatro: la guida agli spettacoli dal 31 ottobre al 5 novembre
Una settimana decisamente ricca di appuntamenti per gli appassionati di teatro romani, con debutti di assoluto spessore e tanti bravi attori in scena. Ecco la nostra solita selezione settimanale per aiutare a orientarsi. Pronti? Meno tre, meno due, meno uno…
È una prima nazionale ad aprire la nuova stagione del Teatro Argentina: da stasera e fino al 19 dicembre, Gabriele Lavia dirige ed interpreta un testo di Goldoni tanto famoso all’estero quanto poco rappresentato in Italia, “Un curioso accidente”, una commedia intricata e piena di equivoci ambientata in Olanda nel periodo immediatamente successivo alla “Guerra dei sette anni” (1756-1763), quando in una casa di un ricco mercante con una figlia da maritare (la quale, a sua volta, ha una cameriera anch’essa in età da marito), capitano due soldati francesi, reduci dalla pesante sconfitta militare subita dal loro Paese.
Forse l’opera della letteratura russa più analizzata, criticata, difesa e osteggiata di tutti i tempi, ma che ancora oggi, a distanza di quasi 200 anni dalla sua pubblicazione, continua ad essere di una tragica attualità con la sua divertente ma spietata denuncia del provincialismo più gretto e degli abusi derivati dalla corruzione: da stasera al 5 novembre al Teatro Quirino c’è “L’ispettore generale” di Nikolaj Gogol, diretto da Leo Muscato e con Rocco Papaleo nei panni del Podestà creato dalla geniale penna del fuoriclasse russo.
Ancora spazio a Marco Baliani all’India con un doppio appuntamento: dal 2 al 4 novembre porterà in scena “Rigoletto. La notte della maledizione”, in cui il personaggio reso immortale da Giuseppe Verdi si trasforma in un clown assetato di vendetta; mentre il 5 novembre sarà la volta di “Frollo”, un pupazzetto di pasta frolla che, attraverso una serie di avventure, si trasformerà in un bambino in carne ossa, dando vita ad una potente metafora sulla capacità di saperci difendere nella nostra società divorata dai consumi.
Dall’1 al 5 novembre al Teatro Parioli, Arturo Cirillo cura la regia e recita la parte di Don Catello nell’ormai classico contemporaneo “Ferdinando”, capolavoro drammaturgico del compianto Annibale Ruccello, in cui, all’alba della caduta del Regno Borbonico, l’arrivo di un giovane orfano di efebica bellezza in una residenza nobiliare getta nello scompiglio le donne di casa, riaccendendo passioni sopite e smascherando vecchi delitti.
Torna all’Ambra Jovinelli dal 2 al 19 novembre Teresa Mannino con “Il giaguaro mi guarda storto”, il suo nuovo spettacolo caratterizzato dalla consueta, tagliente comicità e da un abile mix di attualità e autobiografismo.
Debutto nazionale nell’ambito del RomaEuropa Festival per il cult della nuova drammaturgia britannica “Tomorrow’s parties” dei Forced Entertainment, che dal 3 al 5 novembre porterà nella suggestiva location del Mattatoio il paradossale gioco di scena tra un uomo e una donna, dando vita a uno spettacolo brillante e visionario, a una insolita istantanea delle paure e delle speranze di certa borghesia progressista. La versione italiana è a cura di Robin Arthur in collaborazione con Roberto Castello. Protagonisti, Marco Cavalcoli, Roberto Rustioni, Simona Generali e Caterina Simonelli.
Prima assoluta anche per “Novecento”, da stasera al 5 novembre al Vittoria, con l’interpretazione di Stefano Messina (anche co-regista insieme a Chiara Bonome) che porta sul palcoscenico di Piazza S. Maria Liberatrice 10 una nuova versione scenica del celebre libro di Alessandro Baricco, dando voce e corpo all’indimenticabile pianista che non scese mai dalla nave Virginian.
Un racconto intimo e autoironico, tra la profondità del monologo e la leggerezza della stand-up comedy: è quello di “Molto dolore per nulla”, in cui Luisa Borini ci mostra la fatica che si fa per crescere ed imparare davvero ad avere rispetto di se stessi. Dal 3 al 5 novembre al Teatro Basilica.
Si ride alla Sala Umberto dove sempre da stasera e fino al 19 novembre, Biagio Izzo, diretto da Pino L’Abbate, sarà il mattatore di “Letto a tre piazze”, una commedia esilarante tutta giocata sugli equivoci e l’umorismo ambientata nel giorno della vigilia di Natale.
Due date, il 4 e il 5 novembre al Lo Spazio, per un emozionante one woman show che ripercorre l’irripetibile vicenda umana ed artistica di una grande e spesso purtroppo sottovalutata icona del Novecento, Nico, superstar di Andy Warhol e cantante dei Velvet Underground nel loro album di debutto: “Fata Morgana: un’allucinazione dalla folle, sensazionale vita di Nico”, scritto e interpretato da Margherita Remotti per la regia di Jon Kellam.
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Sempre un doppio appuntamento, stasera e domani al Tor Bella Monaca, per il pluripremiato “I due papi”, con Giorgio Colangeli e Mariano Rigillo impegnati ad impersonare Benedetto XVI e Francesco e a raccontare, con arguzia ma anche con leggerezza, la loro storica alternanza al soglio pontificio.
Ispirato al meraviglioso e maledetto “Nostra signora dei fiori” di Jean Genet, arriva al Palladium, solo domenica 5 novembre, “Divine” di Danio Manfredini, quattro volte vincitore del Premio Ubu, che ci condurrà nella scandalosa quotidianità di un giovane travestito parigino, creando una profonda, originale e attualissima riflessione sul concetto di degrado.
Ultima segnalazione per “Leggera” di Claudio Maria Paternò e Caterina Luciani Messinis, il 3 e il 4 novembre allo Spazio 18 b, uno spaccato vita di una giovane donna alle prese con un dramma interiore fatto di prigioni fisiche e mentali.