Roma a Teatro: guida agli spettacoli dall’12 al 17 dicembre
Settimana ricca di nuovi appuntamenti nei teatri romani! Ed eccoci pronti con i nostri soliti suggerimenti per gli appassionati. Meno tre, meno due, meno uno…
Da stasera al 17, attesissima prima nazionale al Vascello per “Amistade”, la nuova fatica di Antonio Rezza, che, in un particolare habitat materico creato come di consueto da Flavia Mastrella, “dialoga” con la voce registrata di Fabrizio De André, creando una vicenda in continuità con il nostro presente fatto di abusi e veicolazioni di massa straordinariamente efficaci.
Stesse date al Quirino per “Anna Karenina”, in cui Galatea Ranzi, diretta da Luca De Fusco, veste i panni dell’eterna eroina nata dalla penna di Tolstoj e protagonista di una delle storie più belle che siano mai state partorite dalla letteratura di ogni tempo.
Dal 14 al 17 all’Argot c’è uno degli attori e registi più apprezzati del teatro italiano, Michele Sinisi, che propone la sua riscrittura poetica e visionaria dell’“Amleto” di William Shakespeare.
Dal 13 al 17, al Quirino, Nello Mascia e Valerio Santoro sono gli interpreti di “A che servono questi quattrini”, arguta commedia di Armando Curcio sui temi dell’inutilità del denaro e sulla dannosità del lavoro, che già alla sua uscita, nel 1940 (portata in scena dalla mitica compagnia De Filippo), rivelò il suo potenziale corrosivo e che oggi, in epoca di spread, bolle finanziarie e fallimenti di colossi bancari, risulta quanto mai attuale.
Unica replica stasera al Tor Bella Monaca per “Dioggene” di Giacomo Battiato, con il bravissimo Stefano Fresi, impegnato in tre quadri e con un personaggio di grande suggestione emotiva, un famoso attore chiamato Nemesio Rea. Sempre nel teatro di via Cirino 5, dal 14 al 16 segnaliamo anche l’interessante rilettura (per sola voce e musiche dal vivo) del capolavoro verghiano “Mastro Don Gesualdo” da parte di Andrea Tidona.
Dal 14 al 17, al Basilica, è in cartellone “Giusto”, di e con Rosario Lima, una sorta di incontro in dialogo con il pubblico per riflettere sulla diversità e per provare a superare i propri limiti, accompagnato dalle suggestive illustrazioni di Gregorio Giannotta.
Stesse date a Lo Spazio per “A Sciuqué”, scritto e diretto da Ivano Picciallo, uno spettacolo che indaga con intelligenza su un male sociale che attira a sé uomini e donne di tutte le età, categorie e classi sociali: la dipendenza dal gioco d’azzardo.
Una storia piccola ma che ha come scenografia il mondo intero: è quella scritta e diretta da Tommaso Capodanno, “Terra: viaggio attraverso i continenti. Da Dakar a New York, da Bombay a Parigi.”, in cui si incontrano due attori, una ballerina sufi, due percussionisti senegalesi, un corpo di ballo Bollywood, una crew di breakdance acrobatica e un ballerino di “mapping dance”. Al Vittoria dal 12 al 17.
Fino a domani, e sempre nell’ambito della rassegna “Trend” dedicata alle nuove frontiere della drammaturgia britannica, c’è tempo al Belli per “Blush” di Charlie Josephine, un testo a dir poco potente e schiumante rabbia, dedicato a quella malattia tutta contemporanea che risponde al nome di revenge porn.
Dal 14 al 31, a Spazio 18b c’è “Delitto al Grand Hotel”, con Jacopo Bezzi, Michele Lisi, Carlotta Mangione e Tommaso Paolucci, un giallo interattivo in cui il pubblico condivide la scena con gli attori, realizzato sul modello di una escape room.
Ultima segnalazione per “La moglie perfetta”, uno spettacolo brillante scritto, diretto e interpretato da Giulia Trippetta, in cui una singolare docente tiene un corso di comportamento e buone maniere rivolto a giovani aspiranti spose. Il e il 17 al Kopó.