Roma a Teatro: guida agli spettacoli dall’11 al 16 marzo

È una settimana ricchissima di nuovi appuntamenti quella che attende da stasera gli appassionati di teatro che gravitano su Roma. Ecco i nostri consigli. Pronti?
Al Teatro Vascello debutto romano domani sera e repliche fino al 16 marzo per “Moby Dick alla prova” con Elio De Capitani impegnato a restituire il geniale spettacolo di Orson Welles, un esperimento molteplice in cui una sintesi estrema del romanzo-capolavoro di Melville si trasforma in un’opera d’arte totale in cui blank verse shakespeariano, metateatro, parti cantate e personaggi bellissimi si intrecciano per raccontarci una storia eterna in grado di accompagnarci in ogni istante della nostra vita.
Stessa programmazione al Quirino per “La signora Omicidi” tratto dal racconto William Arthur Rose e adattata da Mario Scaletta, una commedia ricca di humor e divertenti intrighi in cui si racconta l’improbabile incontro tra Louise, una arzilla e svampita affittacamere, e il professor Marcus, presunto musicista, in realtà a capo di una pericolosa banda di malviventi che proprio Louise finirà per smascherare. Protagonisti Giuseppe Pambieri e Paola Quattrini, diretti da Guglielmo Ferro.
Dal 12 al 23 marzo al Parioli è in cartellone “Plaza Suite” del grande Neil Simon che, con la solita arguzia che lo contraddistingue, immagina che le pareti di una suite (quella appunto dell’hotel Plaza) parlino davvero come dice il proverbio e raccontino quello che succede al loro interno grazie alle confessioni di tre diverse coppie tutte interpretate da Corrado Tedeschi e Debora Caprioglio.
Dall’11 al 23 marzo all’India c’è “Il Golem”, in cui Juan Mayorga, uno dei drammaturghi contemporanei più rappresentativi di Spagna, partendo dalla famosa leggenda ebraica, costruisce una storia (di una donna che tenta di salvare suo marito da una malattia incurabile rivolgendosi ad un’organizzazione segreta) che ci interroga sul nostro tempo, segnato da incertezze e trasformazioni. Dirige Jacopo Gassmann.
Due repliche, il 16 e il 17 al Teatro Biblioteca Quarticciolo, per “Foresto” (tratto da “La notte poco prima delle foreste) di Bernard Marie Koltès, un racconto di anime buie che Babilonia Teatri (Enrico Castellani e Valeria Raimondi) porta per la prima volta su un palcoscenico romano intrecciando diverse lingue (francese, italiano e dialetto veronese) con lis e musica elettronica.
Al Tor Bella Monaca appuntamento da non perdere il 13 marzo (un’ulteriore replica è prevista per il 29 aprile) con Cinzia Leone, impegnata in “Mamma sei sempre nei miei pensieri, spostati!”, in un cui l’energetica attrice romana si proverà ad esplorare a tutto tondo il rapporto madre-figlia, facendo naturalmente ricorso alla sua verve e al suo linguaggio privo di filtri ; sempre nel teatro ubicato in via Bruno Cirino 5, altri due spettacoli: dal 13 al 15 marzo, Alessandro Martorelli (anche regista), Alessandra Barbonetti, Alessandro Scafati e Antonio Pellegrini sono i protagonisti di “I 39 scalini, un thriller irresistibile”, tratto dal giallo di John Buchan e dalla memorabile pellicola di Alfred Hitchcok, un noir divertente, serrato e velocissimo in cui i 4 attori interpretano ben 40 personaggi diversi; dal 14 al 16 marzo, invece, c’è “Fanny”, una commedia di Rebecca Déraspe che ci racconta con delicatezza e umorismo come l’immaginario delle donne riesca a mettere in crisi i modelli e i luoghi comuni, attraverso le vicende di una coppia di cinquantenni che affittano una camera della loro casa a una giovane studentessa di filosofia.
Dopo 24 anni, Lella Costa e Gabriele Vacis riportano sul palcoscenico “Otello. Di precise parole si vive”, al Teatro Vittoria dall’11 al 16 marzo. Una brillante rivisitazione del capolavoro di Shakespeare che ne mantiene intatta la sostanza narrativa, ma interviene su quelle parti che richiedevano un aggiornamento alla contemporaneità.
Dal 12 marzo al 6 aprile, al Sistina, arriva la nuova commedia di Vincenzo Salemme, “Ogni promessa è debito”, in cui il proprietario di una pizzeria di Bacoli, dopo essere miracolosamente scampato ad un incidente di mare facendo un voto religioso e promettendo una cifra spropositata a Sant’Anna come dono per la sua salvezza, si trova
costretto ad affrontare le pretese di un’intera città che gli chiede conto delle sue promesse.
È Giorgio Lupano, dal 13 al 30 marzo, a portare sul palcoscenico del Manzoni uno dei personaggi più affascinanti del ‘900 letterario, Benjamin Button, nato dalla penna di Francis Scott Fitzgerald, e che ne “La vita al contrario” si chiama Nino Cotone, un ottantenne che per un curioso scherzo del destino ha vissuto nel corpo di un bambino dopo aver affrontato l’infanzia come se fosse stato un anziano.
Doppio appuntamento anche al De’ Servi: l’11 e il 12 c’è Chiara Becchimanzi impegnata in “Terapia intensiva – Beata Ignoranza”, in cui la stand up comedian, da anni versata nell’indagine dei rapporti tra comicità e psicoterapia, si scatenerà in un incontrollato “bombardamento” a colpi di risate sul pubblico; dal 13 al 16 marzo, invece, sarà la volta di “Uomini stregati dalla luna” di Nicola Pistoia e Pino Ammendola, ambientato in un’osteria la notte di Capodanno, quando i titolari della stessa, ridotti sul lastrico dalla mancanza di prenotazioni, si intrattengono con l’unico cliente, un uomo appena uscito da un fidanzamento decennale, in quella che possiamo definire una sorta di comica terapia di gruppo, che verrà interrotta dall’arrivo inaspettato di una donna.
Sempre con la medesima programmazione dal 13 al 16 marzo, a Spazio Diamante (sala White) Sabrina Scuccimarra porta in scena il suo “Giorni infelici”, in cui una cinquantenne che vive da sempre arroccata in un suo personale castello di certezze senza strutture vede la sua routine sconvolta dall’arrivo inaspettato di una “vicina”.
Da stasera al 13 marzo al Belli debutta “Papaveri”, scritto, diretto e interpretato da Rossella Pugliese, nel quale un padre e un figlio tormentati dal desiderio di essere sempre i migliori, sono costretti a confrontarsi con la dura realtà e a chiedersi cosa bisogna davvero fare per essere bravi figli e bravi genitori.
Una pièce, liberamente ispirata a “La ricotta” di Pier Paolo Pasolini, che esplora le marginalità umane e sociali del nostro tempo attraverso il fantasma di Stracci, il personaggio reso celebre dall’opera del poeta e regista friulano: il 14 e il 15 marzo, al Palladium, Gigi Borruso dirige e interpreta “La passione di stracci”.
Un viaggio ironico all’interno della famiglia di uno dei musicisti italiani più noti: è quello che fanno Marianna e Marco Morandi, figli di Gianni, in “Benvenuti a casa Morandi”. A dirigerli, Pino Quartullo. Dall’11 al 16 marzo all’OFF/OFF.
Due date, il 12 e il 13 marzo a Lo Spazio, per “L’uomo sottile” di Sergio Pierattini, con Massimo Reale, una riflessione sulla menzogna e sulla colpa ambientata nel mondo del Palio di Siena.
Dal 13 al 23 marzo, al Marconi, arriva un classico della commedia latina, “L’avaro” di Plauto nella versione di Roberto Lerici tratta da “Aulularia”.
Dal 14 al 16 marzo, all’Altrove, Viola Pornaro è la protagonista di “La signora Sandokan” vestendo i panni di Ida Salgari, la moglie del grande Emilio, la quale, dopo il suicidio del marito, viene rinchiusa nel Regio Manicomio di Torino dove si lascia andare al racconto della tormentata e avventurosa esistenza del famoso scrittore e dei loro rapporti di coppia.
Prima assoluta all’AR.MA, dove dal 14 al 23 marzo arriva “Guerre”, di e con Ivan Festa e tratto dal quasi omonimo (“Guerra”) ultimo romanzo di Louis Ferdinand Céline edito per la prima volta in Italia nel 2022 e subito assurto allo status di gioiello ritrovato per la sua capacità di saper descrivere con crudezza ma anche inarrivabile umanità la natura terribile di ogni conflitto.
Ultima segnalazione per “Dopo la bora”, il 14 e 15 marzo a Spazio 18b, basato sull’esperienza dello psichiatra Franco Basaglia nel manicomio di Trieste durante gli anni ’70 dello scorso secolo. Diretto e interpretato da Federica Dordei (insieme a Giulia Chiaramonte e Isabella Delle Monache) e scritto da Francesca Miranda Rossi.