Roma a Teatro: guida agli spettacoli dal 7 al 12 gennaio 2025
La settimana che inizia è senza dubbio una delle più eccitanti per gli appassionati di teatro che vivono o si trovano a Roma, con debutti di livello in serie e una grande possibilità di scelta. Puntuali, torniamo anche in questo 2025 con i nostri consigli.
Un inno alla resistenza dell’anima e alla ricerca incessante di significato e verità: dall’8 al 19 gennaio al Teatro Argentina, Toni Servillo è il protagonista di “Tre modi per non morire. Baudelaire, Dante, i Greci” un lavoro scritto appositamente per lui da Giuseppe Montesano, nel quale si cerca di spiegare come la poesia possa diventare una guida nella difficoltà della vita di tutti i giorni, intrecciando le liriche del grande poeta francese, gli infiniti significati delle opere del divin fiorentino e l’inestinguibile fiamma intellettuale e spirituale degli antichi greci.
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Non soltanto una rivisitazione della tragedia forse più amata di Shakespeare, ma un gioco teatrale anarchico in cui si mischiano comicità surreale e dramma intimo lasciati esplodere in scena dal genio di Filippo Timi, accompagnato da un cast eccellente composto da Lucia Mascino, Marina Rocco, Elena Lietti e Gabriele Brunelli. Da stasera fino al 12 gennaio, all’Ambra Jovinelli la nuova versione di “Amleto²” scritto dallo stesso Timi. Da non perdere.
Come ogni gennaio da anni a questa parte, la stagione del Vascello riparte da stasera al 12 gennaio con l’incontenibile Antonio Rezza e il suo “Bahamuth”, un debordante intreccio di ironia e poesia visiva, liberamente associato al “Manuale di zoologia fantastica” di J.L. Borges e M. Guerrero, in cui l’attore di Novara si scatena come suo solito esondando tra danza, spasmi e salti verticali da una scatola prospettica senza pareti creata ad hoc da Flavia Mastrella.
Dal 9 al 26 gennaio, al Manzoni, torna il bellissimo “Letizia va alla guerra. La suora, la sposa e la puttana” con Agnese Fallongo e Tiziano Caputo impegnati nel tragicomico racconto della vita di tre donne la cui quotidianità viene sconvolta dall’irruzione della guerra, costringendole a prendere delle coraggiose decisioni per provare a sopravvivere alle brutalità del conflitto e intrecciando in modo struggente i loro destini. Dirige Adriano Evangelisti.
Ancora dal 7 al 12 gennaio al Quirino “La strana coppia”, uno dei capolavori della commedia del Novecento firmato da Neil Simon. All’inedita coppia formata da Gianluca Guidi e Giampiero Ingrassia spetterà il compito di portare sul palcoscenico di via delle Vergini 7 le esilaranti avventure-disavventure dei due coinquilini newyorchesi Felix e Oscar, ritrovatisi a dover condividere lo stesso appartamento dopo i rispettivi, disastrosi divorzi.
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Dal 10 al 19 gennaio (repliche soltanto dal venerdì alla domenica), all’Arcobaleno, un grande classico del teatro elisabettiano come il “Volpone” di Ben Jonson trova una nuova, efficace messa in scena con la regia di Carlo Emilio Lerici e l’interpretazione di un sempre ottimo Edoardo Siravo (affiancato da Francesca Bianco).
Medesime alzate di sipario alla Sala Umberto per “Il professionista. Nella mente di un sicario”, scritto e diretto da Tommaso Agnese, una dark comedy nella quale, un sicario, interpretato da Luigi Di Fiore, tenta di cambiare vita dopo essersi innamorato di una affascinante cantante, i cui panni sono vestiti da Claudia Vismara.
Dal 9 al 12 gennaio, al Basilica, Mauro Lamantia (diretto da Matteo Gatta su testo di Iacopo Gardelli) è il protagonista di “Gramsci Gay”, in cui le vicende relative alla prigionia del filosofo sardo si intrecciano a quelle di un vandalo di fantasia che ha deturpato a Bari un murales raffigurante il volto di Gramsci posto fuori il carcere di Turi, dando il la ad una storia in cui impegno e disillusione, fiducia e indifferenza, si mescolano in uno spettacolo di notevole potenza emotiva.
Uguali giorni di programmazione a Spazio Diamante (Sala White) per “Intorno al vuoto” di Benedetta Nicoletti, un toccante affresco sul mondo dell’Alzheimer, visto sia dalla parte dei malati ma anche e soprattutto da quello delle famiglie e dei caregivers. Con Gianluigi Fogacci, Paola Giorgi e Fabiana Pesce diretti da Giampiero Rappa.
Da stasera al 12 gennaio all’OFF/OFF Theatre, Giancarlo Nicoletti dirige un nuovo e originale allestimento di quello che è ormai a tutti gli effetti un classico contemporaneo, “Persone naturali e strafottenti” di Giuseppe Patroni Griffi, un inno alla tragicommedia ambientato a Napoli in una notte di Capodanno. Nel cast, oltre allo stesso Nicoletti, Marisa Laurito, Guglielmo Poggi e Livio Beshir.
Doppio appuntamento a Lo Spazio: stasera e domani sera, “Ombre” di e con Giuseppe Innocente, dove un artista, rinchiuso nel suo studio di notte, mette su carta il suo vulcanico universo interiore. Il 9 e il 10 gennaio, invece, ecco “Femminile single(are)” di e con Carlotta Rondana (regia di Francesca Nunzi), un appassionante mix di commedia, eccessi da cabaret e stand up comedy utilizzato per raccontare la tragicomica condizione dell’essere oggi una donna single che prova desideri nei confronti dell’altro sesso.
Debutto assoluto all’Altrove per “Una culla sbagliata” di e con Ottavia Bianchi, che dal 10 al 12 gennaio ci farà entrare nel difficile privato di Jeannette, una donna in bilico tra il fanatismo religioso della madre adottiva e la prepotente scoperta di se stessa. Liberamente ispirato al best seller “Perché essere felice quando puoi essere normale?” della scrittrice britannica Jeannette Winterson.
Thriller, giallo, commedia e un pizzico di erotismo: è questa la ricetta di “Senza respiro”, dal 10 al 12 gennaio al Marconi, con Pamela Prati, Simone Lambertini e Gianluca Lombardi.
Ultima segnalazione dal 7 al 12 gennaio, al Belli, per “Funny money. In fuga con il malloppo” di Ray Cooney (diretto da Matteo Vacca), una commedia dai ritmi serrati che prende le mosse dal fortunoso ritrovamento sulla metropolitana di una valigetta contenente 2.500.00 di euro.