Roma a Teatro: guida agli spettacoli dal 22 al 27 ottobre
Si apre stasera una settimana ricca di debutti sulle ribalte di Roma. Noi, come sempre, siamo prontissimi ad aiutare gli appassionati nella scelta. Meno tre, meno due, meno uno…
Prima alzata di sipario stasera al Quirino e repliche fino al 3 novembre per l’attesissima prima nazionale di “1984” una rivisitazione unica e sorprendente del capolavoro di George Orwell firmata da Robert Icke e Ducan Macmillan. Violante Placido, Ninni Bruschetta e Woody Neri saranno impegnati a mettere in scena, tra thriller, storia romantica e noir, quello che a tutti gli effetti è considerato il prototipo di ogni utopia negativa e la rappresentazione probabilmente più efficace e sconvolgente di ogni totalitarismo (oltre, ça ca sans dire, uno dei libri più letti e amati della storia).
C’è tempo da stasera fino al 10 novembre all’India per “Riccardo III”, in cui la celeberrima tragedia di Shakespeare, nelle mani del regista Luca Ariano, diventa un dispositivo sfolgorante di luci e strappi visivi, all’interno del quale Pietro Faiella (anche responsabile insieme allo stesso Ariano del progetto di questa visionaria architettura del potere), nei panni del Duca di Gloucester, ci restituisce tutta la crudeltà dell’ultimo sovrano inglese appartenente alla casata York.
Dopo Edith Piaf, la brava Melania Giglio si cimenta ancora una volta con una grande ugola del passato: da stasera al 27 ottobre, infatti, sarà protagonista al Manzoni della sua stessa pièce (diretta da Daniele Salvo) “Amy Winehouse – L’amore è un gioco a perdere” in cui, grazie anche alla sua notevole voce, ripercorrerà la struggente vicenda umana ed artistica della compianta cantante inglese.
Dal 25 al 27 ottobre “Roberto Zucco”, ultima opera del grande drammaturgo francese Bernard Marie Koltès, sbarca sul palcoscenico del Vascello con la pregevole regia di Giorgina Pi, impegnata a tradurre la dimensione corale di questo particolare testo e a restituirne il raffinato tessuto psicologico, raccontando le gesta (reali) di un criminale evaso dal carcere e della sua rocambolesca fuga dalla polizia di tre stati.
Dal 24 al 27 ottobre Peppe Barra torna alla Sala Umberto con “Buonasera a tutti. Dai miei disordinati appunti”, un recital molto intimo nel quale il cantante e attore napoletano si mette a nudo davanti al proprio pubblico attraverso la sua maschera fantastica e i suoi tanti registri vocali.
Dal 25 al 27 ottobre, al Basilica, Manuel Giliberti dirige “Harem” di Alberto Bassetti, una tragicommedia dell’attesa nella quale quattro donne di nascita e razza diversa consumano la propria esistenza all’interno di uno dei tanti castelli che Federico II fece costruire nei territori da lui dominati.
È un grande classico della drammaturgia argentina, “Stéfano” di Armando Discepolo, ad essere in cartellone all’Arcobaleno sempre dal 25 al 27 ottobre, in cui un musicista che si sente in grado di poter conquistare il mondo è costretto a scontrarsi con una realtà ben diversa dalle sue aspettative, tra miserie quotidiane e frizioni domestiche. Regia di Stefano Angelucci Marino.
Due repliche, il 24 e il 25 ottobre al Tor Bella Monaca, per “ProPOSITIVA” nel quale Elena Di Cioccio, dopo il suo coming out sulla contrazione dell’HIV, parla apertamente dell’ormai lunga esperienza di sieropositività, mischiando rabbia e allegria, leggerezza e consapevolezza.
Dal 24 al 27 ottobre, doppio appuntamento a Spazio Diamante: nella Sala Black, Mario Russo e Alfredo Tortorelli sono impegnati in “Affogo” di Dino Lopardo, un monologo polifonico nel quale, attraverso la vicenda personale di un giovane che vuole diventare un campione di nuoto nonostante la sua paura dell’acqua, diventa l’occasione per affrontare temi delicati come quelli delle condotte aggressive, del bullismo e di certa corruzione, familiare e sociale, che inevitabilmente manda in corto circuito la dimensione più profonda di una persona.
Stesse date, nella Sala White, anche per “Club27” di e con Elisa Di Eusanio, un evento di musica live e prosa nel quale vengono celebrate le vite e le carriere alcune grandi star (Hendrix, Morrison, Winehouse, Cobain, Joplin) accomunate dalla giovane età in cui è avvenuto il loro prematuro decesso.
Dal 25 al 27 ottobre, al Belli, “Four Minutes Twelve seconds” di James Fritz, con la regia (e la traduzione) di Giancarlo Nicoletti, un thriller mozzafiato e attualissimo in cui un diciassettenne è impegnato a difendersi dall’infamante accusa di aver diffuso on line un video hard con la sua ex fidanzata (della durata, appunto, di 4 minuti e 12 secondi).
Dal 24 al 26 ottobre, a Fortezza Est, prima assoluta per “Margherita tra le stelle”, scritto e diretto da Marco Usai, un brillante omaggio alla grande astrofisica fiorentina Margherita Hack. Con Valeria Romanelli, Teo Guarini, Chiara Tomei e lo stesso Marco Usai.
Infine, ultime due repliche stasera e domani all’Anfitrione per “Tutti tranne lui”, ultimo spettacolo di Andrea De Rosa impegnato in scena con Chiara Mastalli in una storia ironica di amore, segreti e amicizia.