Roma a Teatro: guida agli spettacoli dal 21 al 26 gennaio
Una nuova settimana ricca di appuntamenti e debutti sta per cominciare! Cari appassionati di teatro che vivete o gravitate attorno a Roma, siete pronti a fare la scelta migliore.
Ecco i nostri soliti suggerimenti.
Meno tre, meno due, meno uno…
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È forse una delle rappresentazioni più riuscite e coinvolgenti della “doppiezza” che, volenti o nolenti, è insita in ciascuno di noi: da stasera al 2 febbraio, al Teatro Quirino, c’è “Il caso Jekyll”, diretto e interpretato (con Daniele Rosso) da Sergio Rubini, tratto e adattato dal celebre romanzo di Robert Louis Stevenson, che ancora i giorni nostri continua ad essere un’insuperabile apologia sulla condizione umana.
Stesse date all’Argentina per due autentiche istituzioni del teatro italiano, Umberto Orsini e Franco Branciaroli, che, diretti da Massimo Popolizio, tornano con “I ragazzi irresistibili” una delle commedie più riuscite del grande Neil Simon, impersonando due anziani attori di varietà che, dopo un lungo periodo di separazione dovuto a delle reciproche incomprensioni, tornano a lavorare insieme in occasione di una trasmissione televisiva che li vuole di nuovo insieme dopo tanti anni per riformare una coppia comica particolarmente amata (quella, appunto, de “I ragazzi irresistibili”).
Dal 22 al 26 gennaio, all’India, è in cartellone “Anna Cappelli”, uno dei testi più intensi e significativi del compianto Annibale Ruccello, la storia di una giovane donna che, tra emancipazione e orrore, rincorre la felicità destreggiandosi tra rinunce e compromessi, prima di abbandonarsi ad un gesto eclatante che cambierà per sempre la sua vita. Nei panni della protagonista, un’intensa Valentina Picello, diretta da Claudio Tolcachir.
Da stasera al 26 gennaio, al Teatro Vascello, “Il Rito”, tratto dal celebre, omonimo film di Ingmar Bergman, uno spettacolo al centro del quale emerge il tema della censura e dell’impossibilità di contenere la potenzialità destabilizzante dell’atto artistico. Adattamento e regia di Alfonso Postiglione.
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Stessa programmazione all’OFF/OFF anche per “La Cerimonia del messaggio”, uno spettacolo esilarante in cui sacro e profano, corpo e spirito, cinismo e pietas si mescolano in un meccanismo perfetto firmato dalla penna acuminata di un maestro assoluto del Novecento, Alan Bennet. La traduzione del testo inglese è firmata dalla compianta Anna Marchesini, mentre il protagonista sarà Gianluca Ferrato, diretto da Roberto Piana.
Doppio appuntamento al Teatro Tor Bella Monaca, dove dal 23 al 25 gennaio (Sala Piccola) va in scena “Maledetto nei secoli dei secoli l’amore” diretto e interpretato (con Renata Palminiello) da Valentina Sperlì, in cui una chiromante che dà consigli sull’amore con una sua trasmissione televisiva, si trova a dover assistere un cugino entrato in coma e del quale deve decidere il destino; il 25 e il 26 gennaio (nella Sala Grande), invece, è il turno di “Carta Straccia” di Mario Gelardi, con Pino Strabioli e Sabrina Knaflitz nei panni di due fratelli la cui quotidianità viene sconvolta (l’opera è tra l’altro ambientata nel 1968, anno rivoluzionario per eccellenza in Italia e nel mondo) dall’arrivo di un misterioso nipote.
Dal 23 al 26 gennaio, consueto doppio appuntamento anche a Spazio Diamante: nella Sala Black, “L’estinzione della razza umana”, scritto e diretto da Emanuele Aldovrandi, la storia di due coppie che, in seguito a una pandemia causata da un virus che trasforma gli esseri umani in tacchini, si ritrovano in un palazzo assaliti da dubbi e paure; nella Sala Grey, invece, “Gennaro Jovine. Fantasmi”, diretto e interpretato da Arturo Scognamiglio, alle prese con il fantasma del celebre personaggio di “Napoli milionaria” appena tornato dalla guerra.
Una guida semplice e sorprendente alle meraviglie dell’arte antica e contemporanea, attraverso le parole semplici e divertenti di un uomo semplice che ha passato una vita a trasportare quadri. Dal 23 gennaio al 2 febbraio 2025, al Teatro Vittoria, Paolo Triestino dirige e interpreta “Guanti bianchi” di Edoardo Erba, liberamente ispirato da “L’arte spiegata ai Truzzi” di Paola Guagliumi.
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Dal 24 al 26 gennaio, all’Arcobaleno, “’O cornuto immaginario” di Franco Cutolo un divertente rifacimento partenopeo del testo di Molière condito da qualche incursione nei libretti d’opera del Settecento napoletano. Con Giovanni Mauriello e Peppe Parisi.
Due repliche, il 23 e il 24 gennaio al Cometa Off, per “Anna Frank. Sound”, che, in occasione degli ottant’anni dalla liberazione del campo di prigionia di Auschwitz (27 gennaio 2025), celebra le parole e l’anima della più famosa vittima del nazismo con uno spettacolo coinvolgente, accompagnato da musica dal vivo. Regia di Valeria Freiberg. Sempre nel teatro di via Luca della Robbia, da stasera fino al 26 gennaio, c’è anche “Due gatte randagie” di Aldo Nicolaj, con Patrizia Bellucci e Barbara Bengala, amiche/nemiche costrette a condividere una vacanza su un’isoletta sperduta.
Dal 24 al 26 gennaio, al Teatro Lo Spazio, “Senza voce” di e con Vincenzo Longobardi, un dramma moderno che, rievocando la tragica storia di una famiglia, vittima a distanza di anni degli strascichi lasciati dal secondo conflitto mondiale, rivive nella nostra epoca.
Ultima segnalazione, all’Altrove, per “Vacanze di Guerra” di Ignasi García Barba, che sempre dal 24 al 26 gennaio sbarcherà sul palcoscenico di via Scalia con la storia di Berta, una guida turistica di un’agenzia di viaggi che organizza visite turistiche nei paesi in guerra. Con Valentina Martino Ghiglia.