Roma a Teatro: guida agli spettacoli dal 16 al 21 aprile
Dal 17 al 28 aprile, all’Argentina, appuntamento da non perdere con uno dei registi più acclamati della scena teatrale contemporanea, Antonio Latella, che firma la regia di un grande classico goldoniano, “La Locandiera”, affidando il ruolo principale ad un’interprete d’eccezione come Sonia Bergamasco, che impersonerà la rivoluzionaria Mirandolina, prima donna protagonista di un testo teatrale italiano, bravissima nel tener testa (e nel mettere nel sacco) l’universo maschile con la sua intelligenza.
Altro spettacolo da non perdere anche al Vascello, dove da stasera al 21 aprile è in cartellone “La ragazza sul divano” dell’ultimo premio Nobel per la letteratura Jon Fosse, che verrà diretto da Valerio Binasco, anche sul palcoscenico insieme, tra gli altri, ad un’altra grande attrice come Pamela Villoresi, alla quale toccherà essere la protagonista della pièce, una donna di mezza età con velleità artistiche le cui ferite affettive patite in gioventù, vedremo, non si sono mai rimarginate del tutto.
A proposito di classici, dal 17 al 28 aprile, all’Ambra Jovinelli, c’è “Il Cyrano De Bergerac”, adattato, diretto e interpretato da Arturo Cirillo, che ci farà immergere nelle avventure senza tempo di questo meraviglioso antieroe, da ormai ben oltre un secolo esempio di una vita vissuta all’insegna del pericolo e dello sprezzo delle convenzioni.
Da stasera al 28 aprile, al Quirino, Neri Marcorè rende omaggio a Fabrizio De André con “La buona novella”, in cui assistiamo ad un continuo intreccio tra le canzoni del cantautore genovese e brani narrativi tratti dai Vangeli
apocrifi, in quella che potremmo considerare come una sorta di Sacra Rappresentazione contemporanea.
Dal 17 al 28, alla Sala Umberto, Carlotta Proietti e Gianluigi Fogacci sono i protagonisti del metateatrale “Intramuros” di Alexis Michalik, in cui un regista e la sua assistente (ed ex moglie) vengono chiamati a tenere un seminario all’interno di un carcere.
Dal 18 al 21, all’India, un commosso omaggio alla grande poetessa polacca Wislawa Szymborska “Sulla morte senza esagerare”, ideato e diretto da Riccardo Pippa, in cui si riflette sul tema della morte in chiave ironica e divertente attraverso un uso non convenzionale di maschere contemporanee.
Dal 16 al 21 aprile, al Brancaccio, c’è il ritorno del musical dedicato ad uno dei cattivi più temuti e amati di ogni tempo, Dracula, con “Vlad. Dracula”, scritto (con Manuela Scotto Pagliara) e diretto da Ario Avecone. A dare voce al vampiro transilvano, Giorgio Adamo.
Stesse date al Vittoria per Marco Falaguasta, che è attore e autore (con Alessandro Mancini) di “Non ci facciamo riconoscere”, in cui una delle frasi più usate dai genitori per richiamare i figli ad un comportamento più consono in determinate circostanze, dà la stura ad una sorta di excursus su quell’indimenticabile periodo che è andato dagli anni Settanta agli anni Novanta dello scorso secolo, riflettendo sugli avvenimenti che principalmente lo hanno caratterizzato da un punto di vista tanto storico quanto di costume.
Doppio appuntamento all’OFF/OFF Thetare: dal 16 al 18 aprile, “Adolf prima di Hitler”, liberamente tratto da Antonio Mocciola dalla biografia di Gustav Kubizek, in cui il migliore amico di gioventù racconta chi era prima il ragazzo che si trasformò nel famigerato dittatore nazista; dal 19 al 21 aprile, invece, Urbano Barberini è in programma con “Sulle Spine” di Daniele Falleri, un noir psicologico a tinte comiche che racconta le particolari vicende di un aspirante attore con una pessima adolescenza alle spalle e una tanta confusione dentro di sé.
Dal 18 al 21 aprile, al Ghione, Maurizio Casagrande (anche autore con Francesco Velonà) recita in “In viaggio con papà”, una commedia nella quale un padre e un figlio, estremamente differenti e diffidenti tra loro, riescono piano piano a “trovarsi” dopo aver compiuto un viaggio che li ha portati a naufragare su un’isola deserta.
Allegria e comicità elegante intorno al tema delle relazioni di coppia e delle sue particolari dinamiche: dal 16 al 21 aprile, al Tor Bella Monaca, “Come ammazzare la moglie o il marito senza tanti perché” di Antonio Amurri. Con Marco Cavallaro, Maddalena Rizzi, Bruno Governale e Alessandra Cavallari.
Un viaggio tra musica e comicità per raccontare la storia del mondo dall’uomo primitivo all’intelligenza artificiale: il 19 e il 20 aprile, a Lo Spazio, “Tanto tempo ma’ (La fine del mondo in 80 minuti)”, di e con Emiliano Reggente e Attilio Fontana.
C’è tempo fino al 21 aprile, a Le Maschere, per “I Promessi Sposi – Quel guazzabuglio del cuore umano”, un’interessante rivisitazione del romanzo manzoniano in cui ci si immagina che i personaggi principali vengano chiamati sui banchi di un tribunale a raccontare la loro versione dei fatti, in un continuo gioco di confessioni e flashback. Diretto e interpretato da Valentina Gristina, drammaturgia di Giacomo Sette (anche interprete).
Ultima segnalazione, il 20 e il 21 aprile al Kopò, per “Una Nit – Storia di un clown che non sa come si muore”, di e con Riccardo Forneris, uno studio ludico sulla morte attraverso l’amore per la vita.