Roma a Teatro: guida agli spettacoli dal 14 al 19 maggio
Tanti debutti anche questa settimana nei teatri romani.
Puntuali i nostri consigli per non perdervi.
Meno tre, meno due, meno uno…
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Da oltre due millenni, nella tradizione cristiana, è il simbolo per eccellenza dell’abiezione e dell’ambiguità, eppure Giuda potrebbe essere considerato anche altro se solo potesse parlare. Ed è quello che fa, tornando tra noi per dire la sua in “Noi Giuda” di Angelo Longoni, dal 15 al 26 maggio al Parioli. Con Massimo Ghini.
Da stasera al 19 maggio, al Teatro Vascello, Gabriele Portoghese, diretto da Fabio Condemi, è impegnato in “Questo è il tempo in cui attendo la grazia”, una biografia onirica e poetica di Pier Paolo Pasolini ottenuta attingendo dalle sue sceneggiature, attraverso le quali a si vuol cercare di mostrare lo “sguardo” e le folgorazioni figurative che caratterizzavano le pellicole del grande friulano.
Dal 15 al 19 maggio, al Teatro Basilica, Maurizio Donadoni riporta in scena il suo “Matteotti medley”, un appassionato documentario teatrale dedicato al deputato socialista brutalmente assassinato dai fascisti il 10 giugno 1924.
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Uno spettacolo comico e dissacrante su quanto la discriminazione di generi passi spesso per il linguaggio: dal 16 al 19 maggio, a Spazio Rossellini, “Stai zitta!”, tratto dal libro della recentemente scomparsa Michela Murgia e interpretato da Antonella Questa, Valentina Melis e Teresa Cinque.
Unica replica stasera alla Sala Umberto per “Nella pancia del pescecane”, in cui i detenuti della casa di reclusione di Rebibbia, guidati da Emilia Martinelli e Tiziana Scrocca, si cimentano in una riscrittura (sempre ad opera della Martinelli e della Scrocca) del “Pinocchio” collodiano tesa a sviscerare la profonda umanità che alligna nella vicenda del burattino più amato del mondo, le cui gesta (e i cui compagni d’avventura) sono evocati in un lungo viaggio introspettivo dei protagonisti.
Unica replica il 15 maggio, al Teatro De’ Servi, anche per “Drama Queen”, nel quale la dissacrante stand up comedian Laura Formenti porta sul palcoscenico di via del Mortaro uno spaccato della vita al tempo dei social, tra drammi, nuovi trend e vittimismo prêt-à-porter. Sempre nello stesso teatro, dal 16 al 19 maggio, Alessandra De Pascalis interpreta 5 diversi personaggi, 5 diverse donne, nel divertente “Mi vedo co’ uno” di Alessandra Carvaruso, in cui si indaga sull’atteggiamento degli uomini di fronte alla possibilità di una relazione.
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Dal 17 al 19 maggio, al Tor Bella Monaca, spazio a “Pane, latte e lacrime” di Veronica Liberale, una commedia corale ambientata nel quartiere di San Lorenzo a Roma nei giorni del tragico bombardamento che lo rase quasi al suolo il 19 luglio 1943. Dirige Pietro De Silva.
Dal 14 al 19, al Dei Documenti, “De Profundis – L’altra metà del giardino” di Paolo Orlandelli, ispirato all’opera di Oscar Wilde e in cui vengono raccontati i tre processi di cui il grande scrittore dublinese fu protagonista.
Ultima segnalazione per “Semplicemente donna” di e con Stefania Benincaso e Lorenzo Flaherty, sabato 18 e domenica 19 maggio al Teatro Marconi, uno spettacolo che si propone di accendere i riflettori su un tema molto scottante, vale a dire il motivo per cui, spesso, alcune donne vittime di violenza non denunciano il sopruso subito.