Roma a teatro: guida agli spettacoli dal 12 al 17 marzo 2024
Solita settimana ricca di appuntamenti nei teatri romani, con tanti debutti e una grande possibilità di scelta per gli appassionati.
E, puntuali, ecco i nostri suggerimenti per non perdersi.
Meno tre, meno due, meno uno…
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Dal 13 al 24 marzo, all’Ambra Jovinelli, il Quadrivio, formato da Roberto Aldorasi, Alessio Boni, Francesco Niccolini e Marcello Prayer, riscrive e mette in scena “L’Iliade-Il gioco degli dei”, uno dei caposaldi della poesia occidentale, nonché il racconto della guerra di tutte le guerre, il cui fascino e la cui modernità nel rappresentare un mondo permeato dalla paura, dai giochi di potere e dall’ossessione del nemico riescono ancora a stupire. Tra gli interpreti, oltre allo stesso Boni, Iaia Forte.
Da stasera al 24 marzo, al Teatro Quirino, Pippo Pattavina, diretto da Guglielmo Ferro, è il protagonista di “Pensaci, Giacomino”, uno dei lavori in cui Luigi Pirandello riesce meglio a dar corpo con più intensità ad una critica profonda e lontana da qualsiasi tentazione qualunquista delle convenzioni sociali e dell’ipocrisia con le quali la gente comune traveste la propria mancanza di principi etici.
Ancora da stasera al 24, al Vittoria, “7 minuti” di Stefano Massini, una pièce in cui il recente vincitore del Tony Award con “Lehman Trilogy” e ormai autore di fama mondiale, prendendo spunta da un fatto di cronaca realmente avvenuto in una fabbrica tessile francese, racconta l’aspro confronto tra undici donne che costituiscono la rappresentanza sindacale della stessa e che devono decidere se accettare o meno la proposta di taglio dell’intervallo proposta dai vertici aziendali. Con Viviana Toniolo.
Sempre stesse date all’Olimpico per “Semo o nun semo”, lo spettacolo che il Premio Oscar Nicola Piovani, in scena anche in veste di pianista, ha dedicato alle canzoni romane. Con lui le voci di Sara Fois, Donatella Pandimiglio, Pino Ingrosso, Carlotta Proietti e l’attore Massimo Wertmüller.
Ultima alzata di sipario il 24 al Teatro Arcobaleno per “La Pace” di Aristofane, uno dei riferimenti imprescindibili della commedia occidentale rivisitato nell’allestimento della compagnia Castalia (che ha da poco festeggiato il suo trentesimo anno di attività) adattato e diretto da Vincenzo Zingaro.
Dal 15 al 17 marzo, al Teatro Tor Bella Monaca, Edoardo Siravo è un interprete d’eccezione in “Falstaff e le allegre comari di Windsor” di William Shakespeare nella versione e nell’adattamento di Roberto Lerici, in cui uno degli antieroi più riusciti del Bardo si esibisce nel meglio del suo repertorio comico (e non solo).
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Dal 14 al 24 marzo, all’India, Piero Maccarinelli dirige una compagnia composta da giovani attori e allievi dell’Accademia Silvio D’Amico in “La casa nova” di Carlo Goldoni, adattato dallo scrittore padovano Paolo Malaguti, che, preservando il senso originale di tutte le battute, ne offre una godibile versione contemporanea in grado di rendere piena giustizia all’originale del grande commediografo veneziano.
Dal 13 al 17 marzo, alla Sala Umberto, Max Paiella e Simone Colombari sono in cartellone con “Jannacci. Una storia raccontata e cantata”, omaggio al poliedrico cantautore e cabarettista milanese e alla sua luminosa carriera.
Doppio appuntamento il 16 e il 17 al Teatro Argot per “Sono una bomba-La storia di Peppino Impastato”, uno spettacolo in cui Nicolò Ayroldi rende omaggio alla vicenda umana e al sacrificio dell’indimenticabile giornalista e attivista siciliano e della sua coraggiosa lotta contro la mafia.
Stessa programmazione all’Off/Off per “Roma e dintorni, tra sacro e profano”, in cui Vinicio Marchioni compie un viaggio immaginifico che, da Trilussa a Califano, da Belli a Remo Remotti, ci guida nel cuore di Roma e della romanità, passando dalla bellezza alla suburra più oscena.
Da stasera al 24 marzo al Belli, nell’ambito della rassegna “Expo-Teatro Italiano Contemporaneo”, debutta “I cuori battono nelle uova”, il nuovo spettacolo di Alberto Fumagalli nel quale tre donne in gravidanza incrociano i loro destini e le loro fragilità.
Dal 13 al 24 marzo torna al Teatro Parioli Riccardo Rossi con “Discorsi amorosi. Tutto quello che sopportiamo per amore ma senza il quale non riusciamo a vivere”, il nuovo divertente e pensieroso spettacolo dedicato all’educazione sentimentale e al modo di vivere l’amore nella propria (e altrui) quotidianità.
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Dal 14 al 17 marzo, al Teatro Lo Spazio, “Vivien” di Donatella Busini, in cui una donna rinchiusa in un manicomio nei primi anni Settanta del secolo scorso è convinta di essere la figlia di una delle attrici più discusse e controverse di sempre, la grande Vivien Leigh.
Dal 15 al 17 marzo, all’Altrove, “Cosa potrebbe andare storto” di Giorgio Bianchi e con Ottavia Bianchi, Patrizia Ciabatta, Roberto Fedele e Giorgio Latini, una commedia paradossale ambientata nel corso di una rapina in banca.
Il ricordo dell’amicizia tra Pier Paolo Pasolini e Giorgio Manacorda in un monologo denso e tormentato che ha già riscosso grande successo in molti teatri e in molti festival: dal 15 al 17 marzo, all’Ar.Ma Teatro, “Pasolini a Villa Ada”, diretto e interpretato da Ivan Festa.
“Ma davvero pensiamo di conoscere tutte le facce dell’amore? E se quello che pensiamo di vedere e di sentire non fosse la realtà?”: queste domande trovano una risposta in “Amore?! Ci conosciamo?” di Loredana De Paola, con Marina Vitolo, Gigi Miseferi e Stefano Scaramuzzino, al Teatro Delle Muse dal 14 al 24 marzo.
Ultima segnalazione per “Abbracciami Pirla” di e con Fabrizio Bianchi e Alessandro Grima, incontro fortuito e fatale tra due disadattati che si salvano a vicenda a un passo dal rispettivo suicidio. Al Kopo’ il 16 e 17 marzo.