Roma a Teatro: gli spettacoli dal 3 all’8 maggio
Una settimana ricca di appuntamenti per gli appassionati di teatro romani, che avranno la possibilità di scegliere tra una serie estremamente variegata di proposte. Dalla commedia esilarante alle risate permeate da un pizzico di amarezza, passando per partecipati omaggi musicali, fino ad arrivare a testi drammatici di grande impatto emotivo e forza della parola, ci sarà veramente l’imbarazzo della scelta.
Una riflessione arguta su quella che dovrebbe essere la nostra naturale predisposizione ad avere cura del prossimo e su come, talvolta, decidere di “diventare buoni” per davvero comporti un atto di vero e disinteressato coraggio: è quella che vedremo in scena in “Buoni da morire”, di Gianni Clementi, che avrà nei panni della coppia borghese protagonista della vicenda Debora Caprioglio e Pino Quartullo. La regia è di Emilio Solfrizzi. Al Teatro Quirino da stasera fino al 15.
Stesse date al Teatro Brancaccio per “Samusà”, il nuovo spettacolo della mattatrice comica Virginia Raffaele che torna sul palco di via Merulana 244 con una storia che affonda le sue radici nell’infanzia trascorsa dall’attrice e showgirl romana in un luna park, per poi dilatarsi nel consueto, arrembante assalto comico e performativo. Risate assicurate.
Dal 4 e sempre fino al 15, alla Sala Umberto, “Ovvi destini”, scritto e diretto da Filippo Dini, una pièce che intreccia i destini di tre sorelle con quelli di uno strano, misterioso personaggio che prenderà a ricattare una di loro innescando, tra mistero e sprofondi emotivi, delle dinamiche molto particolari che troveranno la loro definitiva risoluzione in un finale di sicuro impatto. Cast di eccezione con Vanessa Scalera, Anna Ferzetti, Daniela Marra e Pier Giorgio Bellocchio.
Medesima dead line al Parioli per “Cetra…una volta”, il commosso omaggio al quartetto più noto della musica italiana scritto da Toni Fornari e diretto da Augusto Fornari, che vedrà lo stesso Toni Fornari portare in scena la musica, le canzoni e le memorabili parodie del gruppo vocale romano insieme a Stefano Fresi e Emanuela Fresi.
Ancora dal 4 e fino all’8 all’India arriva “PIGS” di e con Raquel Silva, una straniante favola filosofica che prende le mosse dalla crisi economica del 2008 per raccontarne gli effetti sulla vita quotidiana di una donna, costretta a dover far fronte ai suoi problemi materiali e psicologici per riuscire a tirare avanti.
Doppio appuntamento al Vascello con Roberto Latini, che dal 3 al 5 sarà sul palco con “In exitus” e dal 6 all’8 con “Venere e Adone (siamo della stessa mancanza di cui son fatti i sogni)”, rispettivamente una sorta di trip linguistico e allucinato ispirato da Testori e uno spettacolo in cui le due figure mitologiche che tante pagine e immagini sublimi ispirarono a grandi artisti -da Shakespeare a Tiziano, da Ovidio a Rubens-diventano simboli dell’amore terrestre e divino.
Dal 3 al 5 all’OFF/OFF per “Tipi”, one man show scritto, diretto e interpretato da Roberto Ciufoli in cui una sequenza screziata di tipologie umane sfilano in un’esilarante passerella di monologhi, poesie, sketch, balli e canzoni.
Stesse date al Teatro Lo Spazio per “Candy- Memorie di una lavatrice”, di e con Iris Basilica, una delicata ma allo stesso tempo potente vicenda al femminile, che denuncia i diversi tipi di violenza che le donne subiscono, a partire dallo sfruttamento sul posto di lavoro fino ad arrivare a quelle spesso sottaciute dalle mogli dei loro stessi aguzzini.
Doppio appuntamento questa settimana al Teatro De’ Servi, dove dal 3 al 5 sarà in cartellone il poliedrico performer Alessandro Gori con la sua debordante trilogia “Sgargabonzi live”, che poi lascerà la ribalta alla stand up comedy di Davide Marini, impegnato dal 6 all’8 con “Siete troppo forti”, un’avventura alla ricerca della felicità dove il sogno della vita da libero professionista si scontra con le tre paure del comico trentenne: partita iva, politicamente corretto e vecchiaia.
Ultima segnalazione per la programmazione settimanale del Basilica, dove domani c’è l’ultima replica de “L’indecenza e la forma” (Pasolini nella stanza della tortura), di Giuseppe Manfridi, un singolare omaggio in versi al Pier Paolo Pasolini più “spietato” e irriverente, che sarà seguito dal 5 all’8 da “Tom” di Rosalinda Conti, una delicata storia di amicizia e nostalgia.