Roma a Teatro: gli spettacoli dal 29 novembre al 4 dicembre
Come al solito, anche questa settimana una valanga di proposte interessanti è quella che si sta per “abbattere” sugli appassionati di teatri romani. Tranquilli, ci pensiamo noi a darvi una mano ad orientarvi. Da bravi, allacciate le cinture e… meno tre, meno due, meno uno…
Dal 30 novembre all’11 dicembre all’Ambra Jovinelli, Lino Guanciale e Francesco Montanari portano in scena “L’uomo più crudele del mondo”, una potente riflessione sulla natura dell’essere umano scritta e diretta da Davide Sacco, in cui i due attori sono rispettivamente il proprietario della più importante azienda d’armi d’Europa (colui che, appunto, è riconosciuto come l’uomo più crudele del mondo) e un giovane giornalista che lo deve intervistare. Dalla loro chiacchierata, fatta di dialoghi serrati e che fin dall’inizio della rappresentazione assume una strana piega, prenderà origine un confronto-scontro ricco di colpi di scena che si esaurirà in un finale ad effetto pronto a destabilizzare lo spettatore e a ribaltare certi assiomi di pensiero.
Uno straripante Pippo Patavina è il protagonista-io narrante nei panni di Don Blasco Uzeda ne “I Viceré”, al Quirino da domani al 4 dicembre. Tratto dal capolavoro di Federico De Roberto, lo spettacolo, diretto da Gugliemo Ferro, è una trasposizione scenica ricca di nero umorismo e con le caratteristiche di un colossal di un romanzo che sta alla storia del nostro Paese, come i “Buddenbrook” sta a quella tedesca. Da non perdere.
Stesse date all’India per “Una storia vera, se volete”, scritto, diretto e interpretato (in compagnia di Maria Ariis) da Giuliana Musso, autrice e performer di rara intensità la cui profonda consapevolezza civile si estrinseca in drammaturgie in cui confluiscono giornalismo d’inchiesta, poesia e denuncia, come in questo pezzo di bravura, dedicato alla tematica delle violenze perpetrate all’interno delle mura domestiche, in particolar modo ai tristemente taciuti abusi intrafamiliari. Molto toccante.
Tre soli giorni, dal 2 al 4 dicembre all’Olimpico, per il nuovo, appassionante “Pasolini Caravaggio”, di e con Vittorio Sgarbi, nel quale il critico d’arte più vulcanico d’Italia crea un inedito accostamento tra le opere e le esistenze di due artisti corrosivi, che, nonostante la differente collocazione storica, furono accomunati da un’indomita battaglia contro le convenzioni e da un’insopprimibile esigenza di esprimere, oltre al talento, la loro libertà intellettuale.
Sempre a proposito di Pasolini, è un interessante omaggio quello che gli viene tributato dall’1 al 4 dicembre all’OFF/OFF con “Razza Sacra-L’ultimo processo a Pasolini”, con Marco Vergani e Marina Remi che in questa avvincente pièce indagano un aspetto poco battuto nell’esegesi della produzione narrativa e saggistica e nell’esistenza del grande friulano: il suo rapporto con le donne.
Interessante chiusura per “Festival Presente-festival delle nuove generazioni artistiche” di Officine delle Arti Pier Paolo Pasolini (sempre lui!) che, dopo l’esibizione di tanti giovani emergenti tra attori, musicisti e videomakers e dopo la partecipazione straordinaria di Moni Ovadia e Massimo Bernardini ieri con il talk “Per un’idea di teatro”, giunge al culmine oggi e domani al Teatro Eduardo De Filippo con “Viaggiatori di Frodo”, in cui Massimo Venturiello dirige, su un testo di Gianni Clementi, un gruppo di giovani attori in uno spettacolo dedicato ad una pagina nerissima della nostra storia recente, la tragica morte per asfissia dovuta alle esalazioni di carbone che il 3 marzo del 1944 costò la vita a circa 600 viaggiatori (molti dei quali clandestini) nel tratto ferroviario tra Balvano e Bella-Muro, in provincia di Potenza.
Dal 2 al 4 dicembre al Tor Bella Monaca “I Separabili (Romeo e Sarah)”, tratto da Fabrice Melquiot, e interpretato da Alessandro Benvenuti e Chiara Caselli, un uomo e una donna adulti, lontani eredi delle famiglie nemiche degli amanti di Verona di shakespeariana memoria, che tornano ad incontrarsi dopo tanti anni nel condominio in cui sono cresciuti e in cui, in barba ai codici sociali e alle rivalità familiari, avevano dato vita a un patto di amicizia indistruttibile.
Ci si diverte e si riflette al Manzoni dall’1 al 18 dicembre con “Le sorellastre” la divertente commedia di Ottavia Bianchi, che sarà anche in scena in compagnia di Patrizia Ciabatta, Beatrice Gattai e Giulia Santilli (per la regia di Giorgio Latini) in questa storia che vede coinvolte quattro sorelle, le quali, rimaste casualmente bloccate in una stanza per 24 ore, si affrontano e si scontrano in un rendez vous senza esclusione di colpi tra rancori mai sopiti e desideri di vendetta.
Dall’1 al 4 dicembre, a Lo Spazio, Sabrina Martina e Andrea Lintozzi sono due ragazzi affetti da disturbi schizoidi di personalità che provano a diventare due membri funzionali della società civile e “normale” attraverso una sperimentazione di farmaci che possa liberarli dalle loro “tare” e regalargli una prospettiva di felicità.
Dal 29 novembre al 4 dicembre allo Spazio 18b c’è “Non è vero. Bugiardino dell’Essere”, con Luigi Acunzio e Marta Ercolani, dove un uomo e una donna giunti in prossimità della morte, sospesi tra ricordi e vuoti di memoria, tra identità di oggi e identità di ieri, riflettono sul senso della vita e sulla natura umana tanto da un punto di vista del singolo individuo che della società nella sua interezza.
Ultima segnalazione per “Silenzio assordante” diretto da Roberta Castelluzzo, che il 3 e 4 dicembre sarà al Furio Camilo con il suo mix di danza, monologhi e atti circensi per denunciare con forza esuberante la violenza sulle donne.