Roma a Teatro: gli spettacoli dal 2 al 7 maggio
Comincia tra poche ore una settimana ricchissima di appuntamenti per gli appassionati di teatro a Roma, con il ritorno all’ombra del Cupolone di nomi eccellenti del teatro italiano contemporaneo e una, a dir poco, cospicua e variegata proposta. Tranquilli, vi aiutiamo noi a non perdervi!
Da stasera e fino al 14 maggio, Emma Dante torna all’Argentina con “Il tango delle capinere”, che prende forma dal capitolo Ballarini, terza parte della sua “Trilogia degli occhiali”. Con la sua consueta potenza simbolico, la regista palermitana ripercorre la storia d’amore di una coppia (interpretata da Sabino Civilleri e Manuela Lo Sicco). Tra insuccessi e conquiste, amore e morte, gioia e dolori, prende forma una delicata narrazione fatta di gesti minuti che la rendono una sorta di “cerimonia” di straordinario impatto visivo, attraverso la quale viene celebrata la forza della memoria sentimentale che caratterizza ogni uomo e la capacità di saper eternare il ricordo della persona amata anche quando sopravviene la vecchiaia. Assolutamente imperdibile!
Un ritorno eccellente, sempre nelle stesse date, anche sul palco del Vascello, dove fa tappa “Miracoli Metropolitani”, l’ultimo, causticissmo lavoro della Carrozzeria Orfeo. Come in ogni spettacolo di Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti e soci, si ride e si piange senza soluzione di continuità, con una storia dalle tinte distopiche in cui un’officina riadattata a cucina vede sfilare otto indimenticabili personaggi in grado di evocare il profondo senso di solitudine che attanaglia l’uomo contemporaneo e la sua incapacità di saper porre un freno all’inesorabile processo di disfacimento delle relazioni umane. Assolutamente imperdibile bis!
Tre giorni di replica, dal 5 al 7 maggio al Quirino, per l’affascinante “L’Oreste. Quando i morti uccidono i vivi”, un originale graphic novel theatre di Francesco Niccolini, in cui un commovente Claudio Casadio (Premio Enriquez 2023 per questa interpretazione) è un tenero e disperato ospite di un manicomio, il quale, nonostante le terribili sofferenze riservategli dalla vita, riesce a rimanere aggrappato ad una sua romantica (a tratti struggente) quotidianità, interagendo con una scenografia composta dai bellissimi fumetti realizzati da Andrea Bruno e animati da Imaginarium Creative Studio.
Da stasera al 7 maggio al Vittoria, Simone Cristicchi e Ariele Vincenti interpretano “Marocchinate”, una dolorosa rievocazione dei fatti avvenuti in Ciociaria nel 1944, quando la popolazione locale fu sottoposta a cinquanta terribili ore di violenza ad opera delle truppe marocchine che, dopo aver sfondato la linea difensiva tedesca di Montecassino, furono autorizzate dagli Alleati a fare scempio, macchiandosi, tra le altre cose, dello stupro di migliaia di donne.
Sempre rimanendo nell’ambito dell’interazione tra teatro e supporti video, alla Sala Umberto ancora una volta da stasera fino al 7 maggio è in cartellone “L’onesto fantasma”, scritto e diretto da Edoardo Erba, che racconta il tempestoso rapporto tra tre attori, impersonati da Gian Marco Tognazzi, Renato Marchetti e Fausto Sciarappa, i quali, dopo aver perduto tragicamente il loro compagno di scena, devono decidere se tornare insieme portando in giro “Amleto”, trovandosi costretti a tirar fuori insospettabili scheletri nell’armadio e a dover chiarire l’uno con l’altro la vera natura del loro legame con il partner scomparso. Lo spettacolo è dedicato alla memoria del compianto Bruno Armando, che vi partecipa attraverso alcuni video.
Dal 3 al 14 al Manzoni è il momento di “Toilet” di e con Gabriele Pignotta, un dramedy appassionante e coinvolgente che mescola commedia, suspence e introspezione psicologica, raccontando le vicende di un venditore che, rimasto chiuso nel bagno di un autogrill, prova ad uscirne contattando telefonicamente varie persone, tra le quali un maresciallo dei carabinieri e, soprattutto, coloro che hanno lasciato scritto il proprio numero sui muri della toilette.
Prima nazionale assoluta al Parioli per “Lo stato delle cose” di Massimiliano Bruno, che dal 3 al 21 maggio porterà sul palcoscenico di via Borsi tre spettacoli diversi e non propedeutici tra loro, che prenderanno le mosse dalla storia di uno scrittore in crisi alla ricerca di idee per un nuovo spettacolo. Nel nutritissimo cast che si alternerà nei vari allestimenti, oltre a quella dello stesso Bruno, segnaliamo la presenza di Agnese Fallongo.
Data unica, il 7 maggio, nell’affascinante contesto del Parco Archeologico del Colosseo, per “L’apoteosi di una zucca”, tratto dalla corrosiva satira “Apokolokyntosys di Seneca, con la regia di Pino Quartullo e un interprete d’eccezione come Tullio Solenghi.
Ancora dal 3 al 21, al Basilica, si segnala “Congiunzioni. Primo movimento”, un piccolo progetto di ricognizione delle arti sceniche contemporanee a cura di Fabio Biondi che raccoglierà matrici teatrali da consegnare alle visioni e alle memorie degli spettatori, giocando sulla connessione tra drammaturgia e presenza degli interpreti e sulla loro capacità di saper creare differenti universi artistici.
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Dal 5 al 7 a Lo Spazio Gea Andreotti e Alessio Ingravallo (anche autore del testo) sono i protagonisti di “Due segreti”, uno spettacolo musicale (direzione “a sette note” di Emiliano Begni) che porta avanti la tradizione delle commedie musicali dedicate ai giovani d’oggi, raccontando la storia di due innamorati che rivivono i momenti salienti della loro relazione e cercano di capire cosa aspettarsi da un eventuale futuro insieme.
Stessa programmazione all’OFF/OFF per “Senza santi in paradiso”, un monologo ironico e assolutamente autobiografico (firmato da Pino Insegno) nel quale Nadia Rinaldi racconta la sua ormai lunga carriera di attrice e di personaggio pubblico.
Sempre a proposito di coppie e di commedie, da stasera al 14 maggio al De’ Servi è il turno di “Se mi ricordo ti sposo”, firmata da I Pezzi di Nerd e diretta da Marco Simeoli, in cui un uomo, a 24 ore dal suo matrimonio, perde la memoria a seguito di un incidente occorso durante il suo addio al celibato. Ce la farà a tornare in sé in tempo?
Dal 4 al 7 maggio allo Spazio 18b, “Verso Hyde” di Alessandro Beghini e Beatrice Mencarini, un viaggio nelle profondità più recondite della psiche umana. Ancora dal 4 al 7 maggio all’Hamlet, infine, la Compagnia dell’Araba Fenice presenta “L’undicesimo giorno della falena” di Eva Forte, in cui un gruppo di adolescenti molto legati tra loro sperimenta le prime emozioni forti della vita, tra gioie e dolori, incontri bellissimi e bruschi risvegli.