Roma a Teatro: gli spettacoli dal 18 al 23 ottobre
Finalmente ci risiamo!
Dopo la lunga pausa estiva, torna la nostra rubrica settimanale sugli spettacoli teatrali a Roma. Come sempre, avremo il piacere di consigliarvi quelli che, a nostro avviso, costituiscono le proposte più interessanti, sperando, anche in un periodo segnato da profonde complessità economiche e sociali come quello che stiamo vivendo, di aiutare gli spettatori ad orientarsi all’interno di una programmazione, al solito, ricchissima di eventi e piena di grandi appuntamenti.
Pronti? Tornate in fretta ad allacciare le cinture!
Meno tre, meno due, meno uno…
Si riparte.
Da oggi fino al 30 tocca alla straordinaria Emma Dante il compito di aprire la nuova stagione del Teatro Argentina con “Pupo di Zucchero”, una pièce liberamente tratta da “Lo cunto de li cunti” di Giambattista Basile, con la quale la regista e drammaturga palermitana (che già aveva attinto dalla medesima fonte per “La Scortecata” del 2017) crea una sorta di favola barocca che celebra la memoria dei defunti e, al contempo, la pienezza della vita, attraverso il racconto di un vecchio che, nella notte tra l’uno e il due novembre, per sconfiggere la solitudine, inviata a cena nella loro antica dimora i propri cari non più vivi. Inutile dirlo: imperdibile!
Leggi anche: A Palazzo Cipolla la mostra su Raoul Dufy, il maestro di Le Havre “pittore della gioia”
Come pure non si dovrebbe perdere per nessuna ragione “La vita davanti a sé”, che sempre dal 18 al 30 porta sul palco del Quirino un commovente Silvio Orlando nei panni (figurati, anzi, “trasfigurati”, verrebbe da dire) dell’indimenticato protagonista del romanzo di Romain Gary, Momò, un bambino in grado, con la sua ironia e la sua leggerezza, di passare attraverso le esperienze più drammatiche e le situazioni più surreali della vita librando la sua anima pura e regalando un messaggio d’amore dolcissimo e senza tempo.
Partenza col botto anche per l’India, dove dal 19 al 23 torna dopo i continui sold out dello scorso anno “Tutto brucia”, graffiante riscrittura de “Le Troiane” di Euripide ad opera della storica compagnia Motus, nella quale le parole della regina Ecuba si mescolano alle musiche e lyrics di R.I.F. (Francesca Morello) e alle riflessioni di grandi scrittori e intellettuali (Sartre, Butler, De Martino) per raccontare il lamento di un Mediterraneo nero che, allora come oggi, è scena di conquiste dell’Europa coloniale, di migrazioni e diaspore.
Occasione unica il 23 al Palladium per vedere in azione una delle più grandi attrici contemporanee del teatro italiano, la bravissima Maria Paiato, che ne “L’avvelenatrice”, tratto dal racconto di Eric Emmanuel Schmitt, mette in scena l’ennesimo, felice personaggio femminile della sua carriera, vestendo i panni di un’assassina, la quale, dopo una serie di delitti, si muove fra ulteriori seduzioni e rinnovati inganni, avvicinandosi anche all’idea di una possibile redenzione.
C’è tempo sempre fino al 23 all’Ambra Jovinelli per applaudire ne “Il cotto e il crudo” la coppia storica della comicità pugliese, Emilio Solfrizzi e Antonio Stornaiolo, alias Toti e Tata, che in una sorta di “rimpatriata” onorano i trent’anni abbondanti del loro apprezzato sodalizio a colpi di battute ad effetto, con l’intento di celebrare in due ore ad alto potenziale comico anche la loro amata madrepatria.
Leggi anche: Harry Potter, concerto di fine anno a Roma
Di nuovo fino al 23, al Manzoni, appuntamento con “Quasi amiche”, in cui Paola Gassmann e Mirella Mazzeranghi sono due donne di una certa età che cercano di farsi compagnia in una complessa coabitazione, nel corso della quale le loro rispettive esistenze (e i loro rispettivi affetti) si mischiano dando vita ad una gradevole commedia con uno sguardo attento e delicato ai problemi reali della quotidianità.
Dal 20 al 23, a Lo Spazio, Daniele Trombetti dirige ed interpreta “Quello che resta”, una bella storia di amicizia che coinvolge una coppia di amici che, dopo essersi persi di vista per tanti anni, si ritrovano insieme per onorare la memoria di un loro terzo amico scomparso affrontando un lungo viaggio per spargerne le ceneri alla luce dell’aurora boreale.
Infine, da domani e ancora fino al 23 a Le Maschere “Mio per sempre” di Pierfrancesco Fanzoni, un intenso monologo sulla difficoltà dell’essere umano e sulla difficoltà della vita interpretato da Loredana Giordano.