“Roma a Teatro”: gli spettacoli dal 15 al 20 marzo
Bentornati con la nostra rubrica, “Roma a Teatro“. Questa settimana abbiamo un calendario a dir poco fitto. Per tutti gli appassionati di teatro romano, infatti, ci sarà ampia scelta di cosa vedere. Dai doverosi omaggi a giganti della letteratura e dello spettacolo italiani, alle rivisitazioni argute di classici della narrativa e della drammaturgia immortali, passando per la comicità in ogni salsa, saranno sei giorni da non dimenticare. Senza dimenticare che ad animare le ribalte capitoline ci saranno degli interpreti di primo piano in grado di scatenare vortici emozionali impossibili da contenere. Tre, due, uno…
A cento anni dalla nascita di Pier Paolo Pasolini, Ascanio Celestini rende omaggio al grande letterato e regista friulano con “Museo Pasolini”, uno spettacolo in cui l’attore romano ci guida all’interno di un ipotetico museo a lui dedicato, attraverso le testimonianze di chi lo ha conosciuto, ma anche di chi lo ha solo immaginato, amato e odiato, ricordandone la straordinaria figura e interrogandosi su quale sia il modo per meglio conservare il suo messaggio di uomo e di artista. Dal 15 al 20 marzo al Teatro Vittoria.
Dal 15 al 27 marzo, all’Ambra Jovinelli, Alessio Boni veste i panni di uno dei più amati e indimenticabili (anti)eroi che la letteratura mondiale abbia mai conosciuto in “Don Chisciotte” (con l’adattamento scenico di Francesco Niccolini). Ad accompagnarlo nel ruolo dell’altrettanto indimenticabile suo scudiero Sancho Panza, ci sarà la carismatica attrice turca Serra Ylmaz. Da non perdere.
Stesse date al Teatro Quirino per “Se devi dire una bugia dilla grossa”, due atti firmati da Ray Cooney (versione italiana a cura di Iaia Fiastri) e ripresi nella nuova messa in scena di Luigi Russo che rende omaggio al grande Pietro Garinei, primo regista a dirigere la fortunatissima commedia nel Belpaese. Tra goffi tentativi di seduzione e di relazioni extra coniugali, la divertente vicenda raccontata nella pièce non potrà non farvi ridere. Nel cast, Paola Quattrini, Antonio Catania, Gianluca Ramazzotti e Paola Barale.
Sempre dal 15 al 20 marzo, all’Auditorium Parco della Musica è in programma “L’attesa” di Remo Binosi, che la regista Michela Cescon ripropone a quasi trent’anni dalla storica rappresentazione del 1994 chiamando in causa due attrici particolarmente amate dal pubblico, Anna Foglietta e Paola Minaccioni. A loro spetterà l’onere e l’onore di impersonare le due meravigliose protagoniste di questa storia ambientata in un Settecento dello scorso millennio (nonostante tutto) molto moderno e permeata di amore e di senso dell’amicizia, di erotismo e di sensibilità.
Un commosso ricordo-omaggio dedicato all’immortale Eduardo è quello che Lina Sastri porterà sul palcoscenico del Parioli dal 16 al 27 marzo con “Eduardo mio”, in cui la cantante e attrice napoletana racconterà questo pilastro inamovibile del nostro teatro attraverso i suoi ricordi personali della sua conoscenza in teatro e nella vita.
Una rilettura davvero molto particolare e suggestiva delle vicende del burattino più famoso al mondo può essere ammirata dal 19 al 27 marzo al Teatro India, dove arriva “Enigma. Requiem per Pinocchio” di Mariangela Gualtieri e diretto da Cesare Ronconi, una partitura di canto e suono dal vivo, movimento e versi originali, in grado di dare corpo ad un ammaliante mondo onirico “abitato” da due interpreti fuori dal comune come Silvia Calderoni e Chiara Bersani e animato dall’inesauribile vivacità corporea di Matteo Ramponi.
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C’è tempo fino al 20 marzo, all’Auditorium della Conciliazione, per “Un’ora sola vi vorrei”, lo one man show di Enrico Brignano in cui il comico capitolino, riflettendo sulla fugacità del tempo e sulle nostre ossessioni ad essa legata, si scatena come al solito con la sua debordante ironia fatta di inarrestabili fiumi di parole e continue battute.
Dal 15 al 19 marzo, al Teatro Vascello, torna su un palcoscenico romano il pluripremiato “Macbettu” di Alessandro Serra, audace riproposizione in sardo e nella più pura tradizione elisabettiana (solo attori uomini) scespiriano. Tra trovate sceniche di forte impatto simbolico e un’esaltazione continua della naturale espressività dei corpi e dei gesti degli attori, tra i quali Fulvio Accogli e Andrea Bartolomeo, uno spettacolo davvero imperdibile.
Dal 17 al 20, alla Sala Umberto, Marco Falaguasta, attraverso uno storytelling serrato, si abbandona ad una satira divertente e impietosa della nostra società in “Neanche il tempo di piacersi”, in cui riflette su come siano cambiati certi costumi e certi linguaggi scatenando un gap generazionale tra figli e padri che negli anni Ottanta dello scorso secolo erano “sul pezzo” e che oggi, invece, sembrano residui di un’epoca già lontana nel tempo.
Debutto assoluto al de’ Servi per “Coworking” di Roberto Marafante, che dal 17 marzo al 3 aprile ci fa sorridere indagando su una delle modalità di lavoro più in voga di questi giorni, quella che prevede la condivisione degli spazi tra persone che esercitano una differente attività e che spesso, tra incomprensioni umane e sentimentali, può dare origine a situazioni particolari come quelle raccontate in questa nuova, brillante commedia.
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Dal 17 al 20 marzo, il Teatro lo Spazio si trasforma in una specie di night club nel quale si svolge un party dai riti orgiastici, tra sensuali corpi nudi, diabolici suoni di violini, fumi di candele e alcol. Tutto pronto per “Le Dissolute Assolte (ovvero le donne del Don Giovanni)”, ideato, scritto e diretto da Luca Gaeta.
Dal 15 al 17 marzo, all’OFF/OFF Theatre, la crudele persecuzione perpetrata ai danni della popolazione omosessuale durante il fascismo è al centro del drammatico “L’Isola degli invertiti” di Antonio Mocciola e Pasquale Marrazzo (anche regista), con Antonio D’Avino, Diego Sommaripa e Vincenzo Coppola.
Ultima segnalazione per “Novecento”, dal 17 al 27 marzo al Teatro degli Audaci, in cui il ruolo dell’amatissimo pianista inventato da Alessandro Baricco è affidato a Flavio De Paola.