Roma a Teatro: gli spettacoli dal 14 al 19 marzo
Che settimana quella che sta per avere inizio oggi nei teatri romani! Tra attesissimi debutti e nomi eccellenti del palcoscenico italiano, ci sarà da scegliere tra capolavori annunciati, appassionanti epopee di sport e musica e una vasta selezione di commedie per tutti i gusti. Pronti ad orientarvi?
Una grande storia raccontata come un film, in cui l’ineluttabilità del destino e le brucianti passioni fanno sì che un uomo, nonostante l’evidenza della brutta situazione nella quale si sta cacciando, scelga di cedere ad una passione malsana che lo condurrà ad una terribile catastrofe individuale. Da stasera e fino al 2 aprile arriva all’Argentina uno degli spettacoli più attesi dell’anno, “Uno sguardo dal Ponte”, diretto e interpretato da Massimo Popolizio e tratto dall’opera di Arthur Miller. Vietato perderlo!
Una delle drammaturgie più intense e apprezzate di Florian Zeller per un’interprete d’eccezione: sempre da stasera e fino al 26 marzo al Quirino c’è “La Madre”, in cui Lunetta Savino è una mamma alle prese con la partenza del figlio adulto e il venir meno dell’amore coniugale, che la condurranno ad una vera e propria deriva patologica, costringendola ad interrogarsi sulla sua esistenza e ad affrontare i suoi demoni interiori.
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Sempre a proposito di interpreti d’eccezione e sempre da stasera e fino al 19 marzo, all’Ambra Jovinelli Michele Placido porta in scena “La bottega del caffè” di Carlo Goldoni, in una nuova e accurata edizione diretta da Paolo Valerio in grado di esaltare la raffinata coralità del capolavoro del commediografo veneziano e il suo inimitabile, pungente sguardo sulle miserie e sulle vanità del genere umano.
Debutta il 16 marzo (con repliche fino al 2 aprile) al Manzoni, un piccolo gioiello teatrale che negli ultimi anni ha fatto molto parlare di sé per la sua eccellente capacità di alternare momenti comici a momenti tragici e per il bellissimo affresco familiare che è in grado di creare: stiamo parlando de “I Mezzalira – panni sporchi fritti in casa”, scritto e interpretato da Agnese Fallongo insieme a Tiziano Caputo e a Raffaele Latagliata (anche regista del lavoro).
Sempre dal 14 al 19 marzo, Marco Paolini è al Vascello con il suo nuovo “Antenati the grave party”, in cui l’attore, drammaturgo e regista bellunese ripercorre l’evoluzione della nostra specie attraverso una sorta di incontro immaginario con i nonni dei nostri nonni di 400 generazioni fa, per cercare di capire cosa ci accomuna a loro, quali sono difetti e virtù che abbiamo ereditato e in che modo oggi sapremmo, reciprocamente, relazionarci alle nostre differenti quotidianità.
Data secca, il 19 marzo all’Auditorium, per “Amici Fragili” di Federico Buffa, dedicato all’incontro tra il campionissimo del Cagliari Gigi Riva e il cantautore Fabrizio De André, avvenuto dopo una partita tra Cagliari e Genoa nel settembre del 1969. Altra data secca, stasera, per “Patrizio vs Oliva”, in cui l’ex oro olimpico a Mosca 1980 ed ex campione mondiale dei superleggeri Patrizio Oliva, racconta la sua carriera ricca di successi ma anche di tanti lati oscuri.
Ancora dal 16 e fino al 19 marzo, e sempre alla Sala Umberto, c’è in cartellone Cochi Ponzoni, che in compagnia di Matteo Taranto si cimenta in “Le ferite al vento” di Juan Carlos Rubio, una pièce nella quale un ragazzo, dopo la morte del padre, scopre che il genitore aveva una relazione segreta con un altro uomo: la ricerca e il successivo confronto con quest’ultimo, lo porterà a comprendere quanto a volte possa essere illusoria la pretesa di conoscere chi ci sta a fianco e l’imperscrutabilità attraverso la quale l’amore agisce sulle nostre esistenze.
Dal 17 al 19 marzo al Basilica Leda Kreider e Edoardo Sorgente recitano in “Lancillotto e Ginevra” di Riccardo Favaro e Giovanni Ortoleva, un’affascinante incursione nel mondo dei romanzi cavallereschi tesa a evidenziare soprattutto la loro componente carnale, amorosa, rispetto a quella guerresca e dei duelli.
Stesse date al Lo Spazio per “Io sono Nijinski”, di e con Daniele Bernardi, dedicato al celebre “Dio della danza” Vaslav Nijinski e tratto dai suoi Diari, scritti durante un soggiorno in Svizzera tra il 1918 e 1919, quando l’immenso ballerino russo cominciò a manifestare i primi segni dello squilibrio psichico che funestò la sua vita di lì in avanti.
Dal 16 al 19 marzo e poi di nuovo dal 21 al 26 marzo, al Tor Bella Monaca, Carlotta Proietti e Gianluigi Fogacci portano sul palcoscenico “Intamuros” di Alexis Michalik, un vorticoso incrocio di storie e stati d’animo, in cui un giovane regista di teatro tiene un seminario all’interno di un carcere con due soli detenuti, assistito dalla sua aiuto regista, incidentalmente anche sua ex moglie. Ce la farà a riuscire nell’impresa?
Prostituzione digitale, avventure clandestine e la continua ricerca di impulsi ed emozioni che possano riempire di umanità i vuoti esistenziali: dal 14 al 19 marzo, all’OFF/OFF Theatre, arriva “400 euro, 2 ore di nudo” di Tommaso Agnese, con Edoardo Purgatori e Manuela Zero.
Una carrellata di sketch, monologhi e canzoni dove il politicamente scorretto la fa da padrone: dal 15 al 26 marzo, al Golden, va in scena “Noi in quanto che”, scritta da Claudio “Greg” Gregori con Lallo Circosta e Riccardo Graziosi, entrambi protagonisti della commedia con Vania Della Bidia.
Doppio appuntamento con la stand up comedy al De’ Servi, dove stasera e domani Paola Michelini è la mattatrice di “Wanderwoman” di Arianna Dell’Arti, mentre il 16 e 17 marzo è il turno di Chiara Becchimanzi con “Terapia d’urto – Dio, Patria e famiglia”.
Debutto in prima assoluta allo Spazio 18b per “Piaf” di Federico Malvaldi, un commosso omaggio alla vita della meravigliosa e fragile cantante francese, che con la sua voce non ha mai smesso di ammaliare i suoi fan in ogni angolo del globo. Con Veronica Rivolta.
Ultima segnalazione per “In alto mare”, una sorta di commedia nera permeata da una comicità macabra e sorprendente, diretta dal giovane e talentuoso regista Andrea Goracci, che torna al Marconi dopo il successo dello scorso anno dal 17 al 19 marzo.