Roma a Teatro: guida agli spettacoli dal 4 al 9 febbraio
È ai nastri di partenza una settimana ricca di debutti per gli appassionati di teatro che gravitano su Roma. Tanti gli spettacoli sui quali da stasera si alzerà il sipario e tante, soprattutto, le attrici e autrici pronte a farsi valere sul palcoscenico.
E voi siete pronti per fare la scelta migliore?
Ecco i nostri soliti consigli.
Meno tre, meno due, meno uno…
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Una grande interprete per un capolavoro senza tempo: da domani al 23 febbraio, all’Argentina, Pamela Villoresi sarà Annette in “Guerra e Pace”, il capolavoro di Tolstoj, ancora oggi un affresco insuperato di una società, quella russa, in cui i lati oscuri e luminosi della quotidianità convivono creando una complessa convivenza tra vita e morte, gioia e dolore e, appunto, guerra e pace. La regia? Un’autentica griffe, quella di Luca De Fusco.
Dal 7 al 16 febbraio, al Teatro Vascello, prima nazionale per “Bocconi amari – Semifreddo”, scritto, diretto e interpretato dall’incontenibile Eleonora Danco, che stavolta mette in piedi un infuocato interno domestico in cui madre, padre e figli si fanno letteralmente a pezzi in un’esplosione di conflitti interpersonali raccontati con un linguaggio universale in cui tanti si potranno riconoscere e, soprattutto, con un fuoco di fila di battute serrate e un ritmo travolgente che non potranno lasciare indifferenti.
Dal 5 al 16 febbraio, all’Ambra Jovinelli, Amanda Sandrelli e Gigio Alberti, affiancati dai talentuosi Alessandra Acciai e Alberto Giusta, sono i protagonisti di “Vicini di casa” di Cesc Gay, una commedia libera e provocatoria che indaga con divertita leggerezza ipocrisie e inibizioni del nostro tempo.
Stessa programmazione alla Sala Umberto per “Elena, la matta”, liberamente ispirato al libro di Gaetano Petraglia “La matta di piazza Giudìa”, nel quale la brava Paola Minaccioni veste i panni di Elena Di Porto, la “matta” del ghetto ebraico di Roma che con il suo coraggioso antifascismo e la sua avversione alle ingiustizie viene giustamente ricordata ai giorni nostri come una delle più notevoli antieroine del Novecento del secolo scorso.
Dal 5 al 9 febbraio, al Teatro India, è in cartellone “La morte a Venezia”, in cui il pluripremiato autore e regista Liv Ferracchiati, ispirandosi al celebre racconto lungo di Thomas Mann e combinando tre diversi linguaggi (parola, danza e video) crea un’affascinante riflessione sui temi dell’incontro tra esseri umani (ben esemplificato da quello tutto nutrito di sguardi tra i due personaggi principali dell’opera, lo scrittore Von Aschenbach e il suo amato Tadzio) e della morte.
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Dal 7 al 16 febbraio, all’Arcobaleno, c’è “Il caso Socrate. Dell’amore, dell’anima e… altre quisquilie”, scritto e diretto (con Benedetta Nicoletti) da Francesco Polizzi, uno spettacolo innovativo che dà vita ai profondi dialoghi filosofici di Platone, incentrati sull’enigmatica figura di Socrate, attraverso i vari generi -comici e seri, farseschi e tragici – del teatro musicale.
Due date, l’8 e il 9 febbraio al Teatro Vittoria, per “Le sfacciate meretrici”, scritto, diretto e interpretato da Chiara Bonome, un omaggio all’impegno e al coraggio di tutte le donne che hanno contribuito all’indipendenza e all’Unità italiana attraverso il racconto di alcune delle loro storie così incredibili, eppur vere.
Stessa programmazione anche per “Nudo proprietario” al Ciak, in cui Rodolfo Laganà la fa da mattatore tra ironia, aneddoti unici e musica dal vivo.
Il 6 e il 7 febbraio, al Teatro Parioli, c’è “Chat a due piazze” di Ray Cooney (nella versione italiana di Gianluca Ramazzotti), la divertente storia di un tassista bigamo che, nell’epoca di internet, rischia che la sua doppia vita venga scoperta dopo il casuale incontro in rete tra i due figli che ha avuto dalle sue due mogli. Con Marco Todisco.
Doppio appuntamento al Tor Bella Monaca: dal 6 all’8, Paolo Maria Coggi dirige ed interpreta il suo “La versione ufficiale”, in cui due amici, due giornalisti, tornano ad incontrarsi dopo 15 anni tra ricordi piacevoli e dissapori mai sopiti; dall’8 al 9, invece, Francesca Chillemi e Kabir Tavani sono i protagonisti de “Il giocattolaio”, un thriller psicologico dove un probabile serial killer e una giovane psicologa sulle sue tracce si incontrano.
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Si ride come di consueto al Teatro De’ Servi, dove da stasera al 16 febbraio va in scena “Scemi di guerra”, una commedia “militare” scritta e diretta da Edoardo La Rosa che segue le gesta di tre soldati eccentrici e apparentemente incompatibili tra loro.
Dal 7 al 9 febbraio, a Lo Spazio, “Uht. da consumare preferibilmente entro…”, uno spettacolo di teatro-danza della compagnia Teatro Del Mediterraneo che vuole essere una riflessione potente e intima sulla ciclicità dei ritmi di vita.
Da stasera al 6 febbraio, al Teatro Belli, “A cuore aperto”, scritto, diretto e interpretato (con Maria Cristina Gionta) da Patrizio Cigliano, la storia d’amore poetica e senza tempo tra Maria e Giuseppe, due anziani che si confrontano con i ricordi di una vita passata insieme.
Dal 6 al 16 febbraio, al Sette Off, “Paolo & Francesca. Non esiste amore che non trafigga mani e piedi” di e con Francesca Bruni, in cui i celebri personaggi danteschi rivivono la loro bruciante passione, ancora oggi simbolo di vera identità di fronte a ogni proibizione.
Ultima segnalazione per “Secondo piano”, dal 7 al 9 febbraio all’Altrove, diretto e interpretato (con Sara Mafodda e Mersila Sokoli) da Michele Eburnea, in cui la separazione di una coppia si trasforma nell’opportunità di rivivere le diverse tappe della loro relazione.