Rockin’1000 torna a Parigi, verso il sold out allo Stade de France
Dopo la lunga attesa dovuta alle restrizioni legate al contenimento della pandemia, il 14 maggio Rockin’1000 ritorna in Francia con il grande concerto allo Stade de France di Parigi. Al momento sono stati venduti 45.000 biglietti e si sta per sfiorare il sold out.
“Ricominciamo da dove ci eravamo fermati 3 anni fa. L’entusiasmo è alto, anche se la guerra che stiamo vivendo porta con sé una nota di tristezza e di rabbia. – dichiara Fabio Zaffagnini, Ceo e direttore artistico di Rockin’1000 e prosegue: Abbiamo avuto un sacco di tempo per perfezionare un progetto musicale già ai limiti della realtà, per curarlo nei minimi dettagli, limare le sbavature, creare più dinamiche. Quello che faremo non sarà “solamente” un concerto in cui suonano tante persone, ma uno spettacolo pieno di sorprese, in cui si alterneranno vuoto e pieno, in cui ci commuoveremo, poi salteremo come pazzi cantando a squarciagola; lo Stade de France si trasformerà in un’astronave piena di colori che ci farà viaggiare nella storia della musica Rock. Sarà indimenticabile.”
Rockin’1000 è uno spettacolo unico che vede protagonisti oltre 1000 musicisti (1088 per l’esattezza) provenienti da tutto il mondo, che suonano dal vivo, simultaneamente un repertorio rock di due ore: 359 chitarristi, 166 bassisti, 238 cantanti, 216 batteristi e, per la prima volta in Francia, 109 tastieristi, porteranno sul prato dello Stade de France, i più grandi standard della musica Rock.
I musicisti che suonano a Parigi provengono da ben 25 paesi appartenenti ai 4 continenti Europa, Asia, Africa, Nord America e Sud America: 846 musicisti solo dalla Francia, 160 dall’Italia e a seguire dalla Germania, Belgio, Austria, Stati Uniti, Monaco, Polonia, Svizzera, UK, Grecia, Irlanda, Olanda, Spagna, Tunisia, Algeria, Brasile, India, Indonesia, Lettonia, Lussemburgo, Filippine, Portogallo, Svezia e Ucraina.
Sono 745 le città di provenienza! Il musicista che viene da più lontano è un chitarrista che arriva dalle Filippine, mentre quello più anziano è un cantante tedesco di 70 anni e il più giovane è un batterista francese di 16 anni. La musicista che ha colpito di più l’organizzazione per la sua provenienza geografica è una giovane chitarrista ucraina. Finalmente crescono le quote rosa: da sempre Rockin’1000 cerca di incentivare le musiciste: per la prima volta, con 309 femmine e 779 maschi, quasi il 30% dei candidati è donna.
Confermato anche per questa seconda edizione francese il maestro di cerimonia e padrino del concerto: Philippe Manoeuvre, riferimento assoluto nel Rock’n’roll e vera icona del rock in Francia.
A dirigere l’orchestra, come nel 2019, sarà il maestro Alex Deschamps, compositore, autore, arrangiatore e polistrumentista
Un ospite d’eccezione si unirà all’avventura: Matthieu Chedid, noto anche con lo pseudonimo -M-, cantautore e polistrumentista francese, con diversi album all’attivo che lo hanno consacrato a livello nazionale e internazionale, collaborando con artisti come Sean Lennon, Johnny Hallyday, Vanessa Paradis, Billy Ze Kick e tanti altri. Tra gli ospiti partecipa con un contenuto speciale anche Richard Kolinka, batterista dei Téléphone: suonerà nella sezione dei batteristi sul mitico brano “Un autre monde”. Ad aprire lo show, il dj-set firmato da Émilie Mazoyer, conduttrice radiofonica e produttrice, specializzata in musica rock.
Tra ingressi speciali, musiche composte ad hoc, nuovo design nelle luci, assetto audio che bilancia il suono dei mille e gli assoli degli special guest e l’inserimento di due palchi – chi ha assistito allo show del 2019 scoprirà tante novità introdotte in questa seconda, rinnovata edizione.
La direzione artistica di Fabio Zaffagnini si arricchisce di una squadra creativa dedicata: Marco Boarino – Show Director, dalla consolidata esperienza internazionale nella regia e direzione creativa multidisciplinare, Andrea Celi – Concept Creator & Author, Jordan Babev e Davide Pedrotti – Light designers. Obiettivo: creare un’esperienza immersiva unica, creando dinamismo sul suono dei mille musicisti, potenziando l’uso delle luci e potenziando il ritmo dell’azione scenica.
IL REPERTORIO
La scaletta ufficiale non verrà svelata prima del concerto. Al momento sono stati confermati 21 brani per un repertorio di due ore che promette di essere un’iniezione di adrenalina pura: si va da alcuni dei pezzi più iconici della Storia del Rock come Born To Be Wild (Steppenwolf), Sympathy for the devil (The Rolling Stones), Another brick in the wall (Part 2) (Pink Floyd), Killing in the Name (Rage Against The Machine) e Paradise City (Guns n’Roses) a brani indelebili, amati trasversalmente da più generazioni come Don’t Look Back In Anger (Oasis), Space Oddity (David Bowie), Under Pressure (Queen/Bowie), Won’t Get Fooled Again (The Who), Gold On The Ceiling (The Black Keys), Lithium (Nirvana), Hells Bells (AC/DC), Seven Nation Army (The White Stripes).
Come nel 2019, anche questa edizione celebra la cultura musicale del paese ospitante: in repertorio una selezione di pezzi molto amati che hanno lasciato il segno nella cultura rock francese e non solo, come Un Autre Monde (Téléphone), C’est comme ça (Les Rita Mitsouko) e Antisocial (Trust) e un blocco dello show dedicato interamente allo special guest Matthieu Chedid noto come -M- che porterà Mojo, Je Dis Aime, un Medley e Machistator.
Durante lo show ci sarà anche l’esecuzione di My Hero (Foo Fighters), uno speciale tributo a Taylor Hawkins, batterista dei Foo Fighters, recentemente scomparso.
Philippe Manoeuvre
Dopo aver seguito i più grandi (Lou Reed, The Rolling Stones, Johnny, Gainsbourg …) e lavorato, tra gli altri, per Rock & Folk, Métal Hurlant, France Inter, RTL, OÜI FM o il programma “Les Enfants du Rock”, Philippe Manoeuvre è oggi considerato un’icona del rock in Francia. Ha pubblicato la sua Discothèque idéale, così come le biografie di personalità come Michael Jackson, James Brown, Michel Polnareff e ha scritto con Joey Starr, nel 2017, “Le Monde de demain”. Nel 2018, “Rock, ma vie est un roman” vende più di 70.000 copie, nel novembre 2019 l’audiolibro è stato pubblicato da Harper Collins.
Emilie Mazoyer – Nel 2001 inizia a lavorare per Radio France come centralinista per poi scalare la classifica alla vecchia maniera. In 20 anni di carriera per Le Mouv’, France Inter, Pure Fm ed Europe 1, ha creato un nuovo stile di programmazione musicale, vicino agli ascoltatori, divertente ed eclettico, e ha seguito dal vivo i più grandi festival d’Europa: Old Plows, Benicassim, Isola di Wight, Pukkelpop, Eurosonic, Hellfest. Ha intervistato personaggi importanti, da Jack White a Marilyn Manson passando per Alice Cooper, Depeche Mode, Robert Plant, Pete Doherty, Slash, i Foo Fighters. Collabora con le riviste Rock&Folk e FauxQ ed è molto richiesta dai canali TV per la sua conoscenza musicale. Dall’inizio del 2022 è membro del programma ”Culture Club” in Belgio sul canale Tipik (RTBF).
Alex Deschamps – Appassionato di produzione musicale e lavoro in studio, nel 2018 ha fondato l’etichetta di musica indipendente French Goose. Lo stesso anno arrangia e produce nel suo studio parigino il primo EP della cantante e attrice Marsu e attualmente sta finendo la produzione di un secondo EP nel 2019 per il duo pop francese So’Filles. È co-fondatore dello Studio Nomade con il quale percorre le strade di Cina e Pakistan dal 2011 al 2014. Lì dirige e realizza tre album originali, distribuiti dalla rete Alliance Française. Attualmente sul palco lo troviamo nello spettacolo musicale di successo Les Franglaises. E’ la voce di David Bowie nel tributo musicale francese Bowie To Bowie.
Rockin’1000
Nel 2015 Fabio Zaffagnini lancia una scommessa folle: far suonare “Learn to Fly” dei Foo Fighters da 1000 musicisti per convincere il gruppo ad esibirsi nella loro città, Cesena. Risultato: il video diventa virale (oggi conta quasi 60 milioni di visualizzazioni) e i Foo Fighters aggiungono una data al loro tour. Nasce un format e iniziano i grandi concerti: il primo è stato organizzato allo Stadio di Cesena davanti a 13.000 spettatori. Un secondo nel 2018, allo stadio di Firenze che ha riunito quasi 30.000 fan del Rock con un illustre ospite, Courtney Love. Nel 2019, lo Stade de France ospitava quasi 55.000 persone per assistere a questo concerto unico. Il 2020 è l’anno di uscita del film We Are The Thousand, l’incredibile storia di Rockin’1000 per la regia di Anita Rivaroli, prodotto da Indyca. Rockin’1000 è un’idea originale di Fabio Zaffagnini, oggi portata avanti con i fondatori Claudia Spadoni, Martina Pieri, Mariagrazia Canu e “Cisko” Ridolfi.
Premi ricevuti:
2019 – Record mondiale del “Rekord Institute für Deutschland”
2017 – Silver Button di YouTube
2016 – Miglior evento al Coca-Cola Onstage Award
2016 – Tribeca Disruptive Innovation Award / Social Network Award / Teletopi
2015 – StartupItalia! Open Summit (Social Innovation Award) / TeleTopi (Better Community Award).
Eventi e festival che hanno ospitato Rockin’1000: Bea World, Huddle, Future Shots, H-Farm Innovation, Festival, Kinnernet, Jova Beach Party, FuckNight, Leadership Seminar with Simon Sinek, Meeting Rimini, Sud Wave, Casa Siae, Milano Film Festival, Social Innovators Connected, SIC! 2015, Bea Festival, Italian Lectures – Unicredit, Youtube Pulse, TEDx, IF Festival, Mobile Era is On, Forum of Excellencies, Sharing Italy e molti altri.
Stade de France: più di 20 anni di successi: Costruito per la Coppa del Mondo 98, lo Stade de France è lo stadio ufficiale delle squadre francesi di rugby e calcio. È stato inaugurato il 28 gennaio 1998 con un gol di Zinedine Zidane contro la Spagna. Da allora ha continuato ad ospitare gli eventi sportivi più prestigiosi. Lo Stade de France è anche l’unico stadio al mondo ad aver ospitato così tante competizioni importanti: i Campionati mondiali di atletica leggera del 2003, i Mondiali di rugby 2007, due finali di Champions League nel 2000 e nel 2006, l’Euro 2016 e presto un nuovo Mondiale di rugby del 2023 e i Giochi Olimpici e Paralimpici del 2024. L’arena dionisiaca è stata anche teatro di concerti indimenticabili: i Rolling Stones, AC/DC, Coldplay, Prince, U2, Muse, Bruce Springsteen, Céline Dion, Indochine, 9 volte Johnny Hallyday, .. i più grandi artisti del mondo si sono esibiti allo Stade de France. Dal 1998, lo Stade de France ha ospitato più di 460 eventi eccezionali e quasi 35 milioni di spettatori dalla sua inaugurazione.