“Le Orchidee”, il nuovo romanzo di Roberta Calandra
In occasione del centenario dalla morte di Marcel Proust, l’autrice Roberta Calandra si fa suggestionare dalla Recherche proustiana e gioca con i suoi temi scrivendo un romanzo immenso, dai connotati esoterici e mistici, che ci guida nella banale straordinarietà della vita. Evocando le erotiche Cattleyas proustiane, “Le Orchidee” è un affresco della vita omosessuale in una Roma contemporanea come metafora di una ricerca di individualità a tutto campo. Tra salotti e circoli culturali, appuntamenti new age, saunee, discoteche e famiglie fintamente normali, i personaggi di questa storia sembrano spesso essere più motivati a splendere come petali carnosi che a mettere radici. Una fitta trama di intrecci che si snoda in una trilogia che, capitolo dopo capitolo, scava sempre di più nell’anima dei suoi personaggi, i quali, in maniera sempre più profonda, dovranno fare i conti con loro stessi interrogando spesso la morte.
In libreria dal 13 novembre con Porto Seguro Editore, Le Orchidee, il nuovo libro di Roberta Calandra, un romanzo immenso, dalle suggestioni proustiane, la storia di Tommaso e Diana anime affini, quasi gemellari, amici immediati legati da un filo invisibile ed indissolubile.
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Diana sta con Chiara da tempo immemore, hanno due gatti, una casa, un rapporto stabile, un progetto di vita. Eppure la prima, mentre fissa il soffitto in una notte insonne, si chiede se è mai stata davvero innamorata dell’altra. E mentre se lo chiede pensa a Veronica, il suo “e se” eterno, instabile, attrattivo, forsennato. Quando in una delle sue cene con gli amici del giovedì le arriva un messaggio – “Chiara ti tradisce” – questa si configura come la sua madeleine. Quella che cambia tutto, che spezza la sua vita quotidiana e innesca un processo di cambiamento e rivoluzione, in una rievocazione del passato che scorre come un fiume, alternandosi a un presente che si pone come una sfida per la felicità.
Poi c’è Tommaso: medico per passione, ma di quelli che non si deve e non si può far coinvolgere, padre per scelta, crede che il trantran cadenzato della sua vita con Alessandro rientri in uno schema di vita sensato. Ha chiuso tutto il dolore del suo passato dentro una scatola che non può ignorare. Poi la vita lo trascina in un nuovo flusso di incontri, e cambia tutto.
Tommaso e Diana sono anime affini, amici immediati, quasi gemellari. Due vite qualunque, collegate come da un filo invisibile che le lega indissolubilmente, lei il battito d’ali di una farfalla, lui il paesino dall’altra parte del mondo che crolla, per poi rinascere.
“È raro che una felicità venga esattamente a posarsi sul desiderio che l’ha reclamata” M. Proust