“Rivoluzione”, il nuovo singolo dei Safari è un invito alla riflessione
Si intitola “Rivoluzione” ed è il nuovo singolo dei Safari, disponibile da venerdì 22 ottobre su tutte le piattaforme digitali. La giovane band genovese, con all’attivo un EP e due singoli, riparte, dopo uno stop lungo ma produttivo causato dalla pandemia, da un brano che ha l’intento di far riflettere le persone, senza mai nascondere la vena divertente che la caratterizza.
Un brano diretto, senza fronzoli, che nasce quasi da uno sfogo e che riporta i ragazzi stilisticamente indietro nel tempo. “Per noi suonarla – raccontano – rappresenta tornare alle nostre origini, alla nostra attitudine live e punk-rock. Se si ascolta bene, inoltre, è facile ricollegare questo brano al nostro primo EP La gente non sta bene“.
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Ma “Rivoluzione” non è soltanto musica. Tra le parole, semplici ma mai banali, i ragazzi hanno nascosto un messaggio molto importante al quale tengono particolarmente. Qualcosa che va al di là degli accordi e che vuole rispondere ad una semplice domanda: abbiamo ancora voglia di fare rivoluzione? Di insorgere? Di far valere le idee come se fossero l’unica cosa davvero importante?
Forse nella domanda si trova già la risposta. L’immagine che passa, infatti, è quella di una generazione disillusa, governata da un costante malcontento celato dall’apatia e dal falso impegno verso inutili questioni.
“A nostro avviso – spiegano i Safari – anche la musica sembra essere troppo stanca per affrontare temi sociali rilevanti. Possiamo contare sulle dita di una mano i gruppi italiani che attualmente riescono a far ragionare le persone con le loro canzoni. Il nostro scopo – continuano – vuole andare in contro a questa esigenza. Da una parte c’è la voglia di far divertire le persone, dall’altra la necessità di lasciare un dubbio, una domanda che possa far pensare”.
Ogni elemento di “Rivoluzione”, così, viaggia in una direzione comunicativa precisa: dalle singole note, alla scelta della copertina fino al videoclip. Immagini a corredo del brano ma che riescono minuziosamente nell’intento di denunciare uno stato mentale ormai stagnante che accomuna un’intera generazione.
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Siamo davvero così stanchi per lottare per ciò a cui teniamo? Lasceremo che gli altri prendano le decisioni al posto nostro a causa della nostra pigrizia?
UN PO’ DI BIOGRAFIA
Siamo un’impresa a perdere, un piccolo miracolo. A testi in italiano sovrapponiamo distorsioni e tensioni mentali.
I Safari, giovane band genovese, nascono a Genova nel 2017 dall’idea di fare rock. Nel gruppo, da sempre, si mixano approcci alla musica e gusti differenti, artisti italiani, grandi classici e nuove scoperte internazionali riescono a trovare un giusto punto d’incontro per dare vita a sonorità sempre in evoluzione.
“La gente non sta bene” è il primo EP della band, uscito nel 2018, registrato e prodotto Ferrara da Manu Fusaroli. Al primo lavoro del gruppo seguono diversi concerti in giro per il Nord Italia per un totale di 5.000 km percorsi e 30 live. Un anno e mezzo di tour che ha portato i ragazzi a condividere il palco con grandi artisti del calibro di Omar Pedrini, Edda, AmbraMarie, Lombroso e Giorgieness, anche durante importanti eventi come il Collisioni Festival di Barolo, l’Andalo Rock e il Covo Club di Bologna.
La band pubblica poi altri due singoli “Spettri” e “Dagli Occhi Oceani”, mentre l’attività live viene interrotta nel 2020. “Rivoluzione” è il nuovo singolo che anticiperà il nuovo album. Registrato a Genova presso il Greenfog Studio di Mattia Cominotto, verrà accompagnato da un video tanto casereccio quanto divertente.
La nuova attività live sarà curata da Molecole Produzioni, per cantare nuovamente insieme sopra e sotto il palco.