Risate e apoftegmi musicali all’ombra del Gran Sasso con Greg e Max Paiella
“Anvedi che strina“. Esternazione, questa, derivante da un mix linguistico tra il romanesco e l’aquilano, che meglio non potrebbe descrivere il clima autunnale presente ieri all’Aquila in occasione di Apoftegmi Musicali, spettacolo avente per protagonisti Greg (Claudio Gregori del duo Lillo&Greg) e Max Paiella, entrambi romani, appunto. Amici inseparabili, artisti spesso convergenti su progetti da condividere, tanto nel settore musicale quanto in quello teatrale o d’intrattenimento più in generale, hanno dato vita a uno show ricco di sketch e risate, fortemente influenzato da una corrente di contagiosa positività. Che, a scanso di equivoci, è quanto di più necessario occorra in tempi assurdi come quelli che stiamo vivendo.
Nonostante fosse la metà di luglio, la “strina“, cioè il vento freddo tipico delle zone interne dell’Abruzzo, per un serata ci ha fatto dimenticare di essere in estate. La centralissima piazza Duomo, affollata per l’occasione, era ugualmente bellissima, ancora ferita dal sisma del 2009, ma orgogliosa nel rivendicare la sua disponibilità a ospitare eventi e manifestazioni culturali, anche se a condizioni diverse dalla normalità. Sedie distanziate e mascherine tra i presenti, un colpo d’occhio a cui abituarsi non sarà facile ma che attualmente è inevitabile. Le normative vigenti lo impongono e pur di ripartire e dare voce al settore cultura e spettacoli è un compromesso più che accettabile.
Alle 21.30 spaccate il duo ha fatto la sua apparizione sul palco. “Apoftegmi musicali” è un vorticoso spettacolo in cui ai tradizionali stornelli romani si alternano quelli della tradizione romena, dove i dialoghi comici in cui Greg e Max, immersi nel buio della vita, ma illuminati da due faretti sottostanti, ironizzano sui rapporti interpersonali in modo surreale, assurdo e grottesco. Con battute a tratti ciniche, a tratti talmente sibilline da lasciare il pubblico interdetto. Sketch divertenti e in alcuni casi improvvisati grazie alle contingenze del momento, hanno reso l’atmosfera leggera ma dinamica.
Una serata, quella prevista all’interno del cartellone de “I Cantieri dell’Immaginario” che ci ha riconciliati con la normalità, seppure parziale per le misure che bene abbiamo imparato a conoscere, antecedente all’emergenza covid. Una risata può davvero salvarti la vita o, quanto meno, farti dimenticare le preoccupazioni del momento e le contraddizione di un periodo storico che sembra più un girone dantesco che una fase della nostra esistenza. Ripartire da qui, dallo spettacolo, dall’intrattenimento, dalla voglia di condivisione che alimenta le nostre passioni. E grazie a Greg, a Max e a chiunque altro salga sul palco per ricordarci quanto sia importante, nel sistema Italia, il settore cultura. Forse non considerato con le dovute attenzioni.
Sedie distanziate, mascherine tra il pubblico, autocertificazioni. Una piazza Duomo ancora ferita dal sisma del 2009. Una strina autunnale. Passa tutto in secondo piano di fronte agli sketch, ai paradossi e al nonsense di “Apoftegmi Musicali”, esilarante show di Claudio “Greg” Gregori e Max Paiella. Dio salvi lo spettacolo dal vivo, la musica e la risata facile. Gloria allo spirito, al grottesco e agli stornelli. Ai canti popolari, al country, al blues e alla genziana. Una serata di anormale normalità, finalmente!