Record per la Marilyn di Andy Warhol: battuta all’asta per 195 milioni di dollari
È record da Christie’s a New York. La celebre casa d’aste ha venduto Shot Sage Blue Marilyn di Andy Warhol per la strabiliante cifra di 195 milioni di dollari, elevandolo a quadro più costoso del XX secolo.
Il quadro più costoso del XX secolo
Shot Sage Blue Marilyn, celebre serigrafia di Andy Warhol ha ottenuto il primato di quadro contemporaneo più caro al mondo. All’asta “21st Century Evening Sale”, che si è tenuta da Christie’s a New York, l’opera è stata battuta per la cifra record di 195 milioni di dollari, equivalenti a 184 milioni di euro.
A lasciare strabiliati non è solo il costo ma anche l’estrema rapidità con cui è avvenuta la compravendita. In appena quattro minuti, nella gremita sala del Rockefeller Center, il noto mercante e gallerista Larry Gagosian ha ottenuto la famosissima opera.
Non è noto se l’acquisto sia a titolo personale o per conto terzi, tuttavia il prezzo pagato è vicino a quello della base d’asta (Christie’s aveva pronosticato 200 milioni di dollari come massimo della stima di partenza) e tutto il ricavato andrà in beneficenza alla Thomas and Doris Ammann Foundation di Zurigo.
Leggi anche: TEDX L’Aquila inaugura l’Xperience Village
Il ricavato della vendita verrà devoluto in beneficenza
La serigrafia è stata affidata personalmente a Christie’s dalla Fondazione Ammann di Zurigo, intitolata ai due fratelli, fondatori della Thomas Ammann Fine Art nel 1977, una storica galleria svizzera che ha sostenuto numerosi artisti contemporanei.
Nello specifico, Thomas e Doris Ammann hanno gestito tale spazio d’arte con cura e dedizione rendendolo uno dei più importanti d’Europa, stimato e frequentato dai più grandi collezionisti di tutto il mondo. Dopo la morte del fratello nel 1993, Doris ha continuato a dirigere con successo la galleria, supportando un’intera generazione di artisti contemporanei e perpetrando varie campagne di beneficienza.
Anche per i suddetti motivi i 195 milioni di dollari ottenuti dall’opera di Warhol serviranno per fornire assistenza medico-sanitaria e servizi educativi a bambini e ragazzi indigenti. Una vendita quindi che stabilisce non solo un unicum nel settore delle aste d’arte, ma che risplende anche nell’ambito delle iniziative solidali ed assistenziali.
Leggi anche: Yōkai: mostri e leggende giapponesi in esposizione alla Villa Grande di Monza
Marilyn Monroe come icona pop
Un prezzo tanto strabiliante è in parte giustificato anche dalla storia particolare di Shot Sage Blue Marilyn. Warhol realizzò l’opera nel 1964, due anni dopo la morte della star di Hollywood. L’immagine di Marilyn riprende una foto promozionale scattata per il film dell’anno prima “Niagara”.
Si tratta di un ritratto della diva dall’inconfondibile chioma bionda, modificato in chiave pop, come fosse un’icona pubblicitaria. L’artista si avvalse della tecnica della serigrafia, in base alla quale duplicava le immagini su carta o tela utilizzando uno strato di seta a maglia fine come uno stencil. La metodica, già usata per altre celebrità come Elvis Presley, sulla figura di Marilyn Monroe ebbe un risultato davvero suggestivo.
Il re della Pop Art modificò i colori dell’attrice rendendo il volto rosa color gomma americana, le labbra rosso rubino e le palpebre azzurre, su un fondale verde salvia. Dato l’elettrizzante risultato ne realizzò altre quattro versioni con sfondi differenti: rosso, arancione, blu e turchese.
La particolarità che rende l’intera serie unica nel suo genere è tuttavia un’altra e si ricollega a un insolito episodio riguardante la performer Dorothy Podber.
Leggi anche: Romaeuropa Festival: la presentazione del programma della 37° edizione
Shoot them: il caso di Dorothy Podber
In base a quanto raccontano le cronache dell’epoca e le riviste del settore, poco dopo la realizzazione della serie, Dorothy Podber passò a trovare Warhol nel suo studio, la celebre Factory, e rimase molto colpita dalle serigrafie su Marilyn. Chiese quindi il permesso di “shoot them” e il maestro acconsentì credendo che volesse semplicemente fotografarle.
Tuttavia il verbo “to shoot” in inglese vuol dire sia fotografare che sparare, così la donna tirò fuori dalla borsa una pistola e scaricò i proiettili sulle tele. Un attonito Warhol provvide subito a restaurare la serie, ma volle comunque tenere traccia di quel folle episodio intitolando il gruppo Shot Marilyns.
Il quadro Shot Sage Blue Marilyn è stato l’ultimo dei cinque a essere battuto all’asta ed è forse anche questo sorprendente aneddoto ad aver innalzato il suo valore. Con 195 milioni di dollari, è l’opera d’arte americana più costosa di sempre.
Ha, infatti, battuto il record detenuto dal dipinto senza titolo del 1982, raffigurante un teschio, dell’artista newyorkese Jean-Michel Basquiat, battuto all’asta da Sotheby’s nel 2017 per 110,5 milioni di dollari. Sfiorato anche il record mondiale se si pensa che il costo della serigrafia è secondo soltanto a quello del Salvator Mundi venduto nel 2017 da Christie’s a New York per ben 450 milioni di dollari.
Leggi anche: Rockin’1000 torna a Parigi, verso il sold out allo Stade de France