[Recensione] – “The Miracle Club” è una profonda commedia sul candore della speranza
The Miracle Club, il film di Thaddeus O’ Sullivan con un leggendario trio di attrici di diversa generazione – i premi Oscar® Maggie Smith e Kathy Bates, e la candidata all’Oscar® Laura Linney – arriva in sala il 4 gennaio distribuito da Europictures.
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Ambientato nel 1967 nel sobborgo irlandese di Ballygar, che marcia al proprio ritmo, radicato in tradizioni di lealtà, fede e unione, il film si presenta come una non leggerissima commedia in pieno stile umoristico britannico.
Una commedia che strappa lacrime e suscita sorrisi, lasciando lo spettatore quasi sorpreso nell’essere coinvolto in riflessioni inaspettate su temi non esattamente all’ordine del giorno in una commedia.
Dopo panoramiche sugli splendidi panorami irlandesi, “The Miracle Club” ci presenta tre donne visibilmente appartenenti a tre generazioni diverse intente a indossare lo stesso vestito.
Il film racconta infatti la storia di tre donne, la molto anziana Lily (Maggie Smith), la “matura” Eileen (Kathy Bates) e la giovane Dolly (Agnes O’Casey). Le tre amiche partecipano al concorso canoro per nuovi talenti organizzato in memoria della loro amica Maureen, appena defunta.
In palio c’è il pellegrinaggio alla città sacra di Lourdes cui le tre protagoniste ambiscono: Lily ha perso suo figlio – suicida all’età di 19 anni -, è divorata dal senso di colpa e consumata da un problema ad una gamba; Eileen ha bisogno di sfuggire alla sua routine organizzata intorno al burbero marito, ai 6 figli e i 12 nipotini, ma soprattutto spera fortemente in un miracolo per un nodulo al seno su cui ogni giorno “pulisce” con l’acqua santa; Dolly è terrorizzata dal fatto che il suo primogenito Daniel ancora non parli nonostante i consulti dei migliori medici e riversa tutte le sue (disperate) speranze di madre nel pellegrinaggio, nonostante il parere fermamente contrario di suo marito.
Il nome “Lourdettes” è stato già preso quindi il trio si presenta al concorso con il nome di “The Miracles“.
Ma a sconvolgere la loro piccola realtà arriverà la figlia di Maureen tornata da Boston dopo 40 anni di assenza, o meglio di esilio: Chrissie (Laura Linney). Il ritorno di questo personaggio, curiosamente e misteriosamente legato alle tre amiche, riapre vecchie ferite e le quattro dovranno confrontarsi con il loro passato, anche quando viaggiano alla ricerca di un miracolo.
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“The Miracle Club” affronta il tema religioso del pellegrinaggio senza troppi moralismi ma anche senza battute spicciole. Immerge letteralmente protagonisti e spettatori nel luogo sacro di Lourdes ma in realtà ce lo mostra con un distacco privo di giudizi che permette di riflettere sull’approccio di tante persone a questo tipo di realtà.
Certo non mancano la delusione alla scoperta delle speculazioni varie – il commercio e la tradizione quotidiana dei “falsi allarmi” – o la rabbia nel chiedersi “Perché io non merito un miracolo?“. Ma uno spettatore che non affronterebbe mai un pellegrinaggio, si ritrova quasi disarmato di fronte alla fede di queste tre donne disperate, al candore della loro speranza e del mito di una sorta di luogo incantato in cui avvengono miracoli per le persone buone.
Per rendere l’idea ci affidiamo alla delicatezza con cui il personaggio di Maggie Smith afferma: “Siate forti davanti a quello che vedete, siamo di fronte al dolore del mondo“.
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Nonostante tratti temi profondi come il suicidio, le pratiche di aborto prima del 1970, il lutto, la malattia, la rabbia e la paura, “The Miracle Club” resta una piacevole commedia che fa riflettere, di quelle da guardare in una serata da divano, tv e copertina. A strapparvi un sorriso ci penseranno le dolci scene d’amore tra Lily e il suo anziano marito o le gag matrimoniali tra Eileen che minaccia sempre di andarsene e non farsi trovare nello stesso letto una sera e suo marito che sorridendo le risponde “Promesse, solo promesse!“,
O ancora gli uomini che imparano i trucchi per rientrare la spesa quotidiana ma non quelli per cucinare uno stufato senza bruciarlo o attaccare il pannolino della piccola Rosie senza provocare disastri. Per non parlare delle frecciatine continue sulla Francia da parte dei protagonisti irlandesi.
“The Miracle Club” è una storia di riconciliazione. Con se stessi, con le persone più amate, con la propria fede e con le improvvise deviazioni della vita.
Perché in fondo sappiamo tutti che: “Non si viene a Lourdes per i miracoli, Eileen, ma per avere forza quando non c’è nessun miracolo“.