Quark compie quarant’anni: il 18 marzo 1981 andava in onda la prima puntata
Quarant’anni fa, il 18 marzo 1981, andava in onda la prima puntata di Quark, il famosissimo programma Rai di divulgazione scientifica, che nel 1995 si è trasformato in SuperQuark, ideato e condotto da Piero Angela.
Per rendere comprensibili al grande pubblico i temi trattati, Angela si ispira al format dei documentari della BBC e di David Attenborough. I cortometraggi animati di Bruno Bozzetto vengono usati per semplificare concetti altrimenti complicati e le interviste con gli esperti dei vari argomenti sono sempre esposte nel linguaggio più chiaro possibile. La trasmissione, introdotta dalla storica sigla, risultato dell’arrangiamento dei The Swingle Singers dell’Aria sulla quarta corda di Johann Sebastian Bach, ottenne un subito un grande successo, nonostante andasse inizialmente in onda in seconda serata.
Se c’è qualcosa capace di catturare immediatamente l’attenzione dello spettatore, è proprio lei: la sigla. E chi lavora nel mondo dello spettacolo televisivo, questo lo sa bene. Negli anni ormai ne abbiamo ascoltate un’infinità, e di ogni genere, ma quella di Quark è decisamente sui generis, sopra le righe. Stiamo parlando del capolavoro della musica classica, dolce, profonda e delicata allo stesso tempo.. Una composizione classica diversa dalle altre a cui siamo abituati, che spesso sono di lunga durata e dal sapore molto “intellettuale”, che è di frequente il pubblico a cui si rivolge maggiormente questo genere di musica. Ascoltandola si ha come l’impressione che l’abbiano scelta proprio perché capace di sciogliere le difese e le barriere del pregiudizio che nel bene o nel male tutti abbiamo anche senza volerlo, e renderci “vergini” davanti al mondo della conoscenza, per fare spazio e preparare il terreno alle successive ore di dosi massicce di sapere.
“La prima volta che siamo andati in onda c’era ancora l’Unione Sovietica e si parlava di rifugi antiatomici. Nel 1981 nasceva anche il primo personal computer, mentre il telefonino e internet erano lontani. Andare in onda alle 21.35 significava essere già in seconda serata: in quella storica prima puntata portammo a casa un risultato di oltre 9 milioni di telespettatori”, raccontò lo stesso Piero Angela.
Il nome scelto “Quark”, sempre stando alle parole del conduttore, fu preso in prestito alla fisica che studia appunto le particelle subnucleari dette “quark” i più microscopici componenti della materia ad oggi conosciuti: “Quindi è un pò come andare dentro alle cose”
Uno dei tanti meriti che di vanno riconosciuti alla trasmissione è sicuramente quello di aver portato nelle case degli italiani argomenti complicati, di solito per i soli addetti ai lavori, redendoli non solo comprensibili, ma piacevoli. Una divulgazione da maestri che ovviamente è un pregio di famiglia, considerando il successo che il figlio di Piero, Alberto Angela, ha ottenuto con i suoi documentari a tema storico, archeologico, antropologico, culminati con i successo dell’ormai notissimo Ulisse – il piacere della scoperta.